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poi gli USA dicono dei Talebani

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2010 11:21
23/05/2010 11:20
 
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Il Texas riscrive i libri di storia"Nazioni Unite anti-americane"

Svolta neo-con: dal cuore dell'America che conta, che ha dato tre presidenti negli ultimi 50 anni, parte la grande controrivoluzione culturale che imporrà a insegnanti e scolari un balzo revisionista all'indietro. Un precedente pericoloso: molti libri di testo in Usa sono copiati da quelli texani
di VITTORIO ZUCCONI


WASHINGTON - Si spegne qualche luce, nelle aule scolastiche di un grande stato americano in rivolta contro l'età dei Lumi e della ragione, addirittura contro la propria storia. Reazionari e oscurantisti di tutto il mondo unitevi, perché dal cuore dell'America che conta e che tanto influenza la storia nazionale, dal Texas che ha partorito tre presidenti negli ultimi 50 anni, Johnson, Bush I e Bush II, è partita la grande contro-rivoluzione culturale che imporrà a insegnanti e scolari il grande balzo revisionista all'indietro.

Il nuovo curriculum di storia e di scienze sociali dall'asilo ai licei dovrà, per i prossimi 10 anni, riesumare in gloria il senatore alcolista Joe McCarthy cacciatore di spettri comunisti, e seppellire quel pericoloso liberale di Thomas Jefferson; negare la separazione di Stato e Chiesa; accusare le deboli e inefficaci Nazioni Unite, creatura americana, di essere una "Spectre" planetaria anti-americana decisa a indebolire il dollaro come valuta del mondo e rinnegare addirittura una parola sacra, "il capitalismo". Suona troppo polemico e marxiano: meglio parlare di una gentile "economia di mercato". Ai bambini texani sarà insegnata, dall'asilo al liceo, una storia riveduta e scorretta dal fanatismo ideologico rigurgitato dal ventre dell'America arrogante e confusa che, come tutte le società spaventate dai tempi, cerca rifugio nelle grotte del passato e nell'adorazione dei propri immaginari totem tribali.

Un tornado di follia passatista e a tratti ridicolmente ideologico, come tendono a essere tutte le ideologie revisioniste, ha investito il più grande stato americano dopo l'Alaska, colpendo il Board of Education, il consiglio elettivo che governa autonomamente la scuola pubblica negli stati, secondo il rigoroso federalismo. E dunque porta nella cura dei quasi 5 milioni di scolaretti e studenti texani il vento di rancori e le divisioni ideologiche di parte - altro che America bipartisan - soffiato dai peggiori talk-show radiofonici, televisivi e fondamentalisti che inquinano l'aria e rigurgitano il loro odio dalle autoradio, 24 ore al giorno. Un nuova "correttezza politica" rimpiazza quella che tanto aveva indignato i suo critici, ma anche questo è un effetto diretto del federalismo scolastico.


Persino l'ex ministro dell'Istruzione con George W Bush, Rod Paige, certamente non progressista, aveva tentato di opporsi, insieme con gli educatori più equilibrati, allo stravolgimento del curriculum che ora editori dovranno stampare a milioni di copie e gli insegnanti, a partire dall'asilo, dovranno diligentemente illustrare, pena il licenziamento per dissenso. I libri di testo diffusi in stati più piccoli sono spesso copiati, per risparmiare, da quelli texani, anche se l'editoria digitale oggi permette di ridurre i costi delle sperabili modifiche e l'infezione potrebbe diffondersi. Ma il voto del Board del Texas, lo stato che vanta l'indimenticabile omicidio di un presidente detestato come John F. Kennedy a Dallas, è finito secondo rigide linee di parte: nove repubblicani lo hanno approvato contro cinque democratici.

Il calendario, che oggi si calcola in anni BC, Before Christ, e A. D. Anno Domini, va riscritto come B. C. E. e C. E., dove la E sta per "Era", prima e dopo l'Era Cristiana per accrescere l'effetto, anche se la maggioranza dell'umanità nell'era cristiana non si riconosce. Ma il Taxa, per i texani, è il mondo. L'America non dovrà essere più considerata come una "democrazia", parola insidiosissima, ma come una "repubblica (almeno questo) costituzionale". Pure la Costituzione va riletta e reinterpretata. Ai bambini dovrà essere inculcata l'idea che la "separazione fra Stato e Chiesa" è una bisecolare invenzione della sinistra anti-cristiana e negatrice.

Anche se la Costituzione stessa non nomina mai la parola Dio, il famoso emendamento che proibisce al Parlamento di fare leggi che impongano o impediscano pratiche religiose va letto in maniera opposta a come lo lesse il "padre dei padri" fondatori della, orrore, democrazia americana, William Jefferson, quando lo interpretò come "un muro di separazione". Per evitare dubbi, Jefferson sarà espulso dall'insegnamento. La storia americana diventerà dunque, in Texas, una ciambella con un colossale buco nel mezzo. Jefferson diventa il primo dissidente bandito dal partito al potere.

In compenso, dovrà essere celebrato il senatore Joe McCarthy del Wisconsin, tragico clown della Guerra Fredda demolito da un saggio presidente repubblicano, Eisenhower e poi ucciso dalla cirrosi epatica ad appena 48 anni. Sarà un eroe, un martire del patriottismo Usa minacciato dalle streghe rosse. La nazione dovrà riferirsi alla proprie "radici giudaico-cristiane". Il fatto che tra i 39 firmatari della Costituzione abbondassero semmai fieri massoni come George Washington o "deisti" assai poco cristiani, o che tanto l'Indipendenza americana debba all'odiato illuminismo francese nella versione girondina e federalista, non ha turbato i repubblicani decisi al lavaggio dei piccoli cervelli nelle scuole.

Il prossimo passaggio nel "neo-polpottismo rieducativo" di una secessione culturale, in attesa di quella politica spesso accarezzata, sarà naturalmente il creazionismo, cioè il ritorno alla spiegazione rigorosamente biblica della natura e Darwin sarà il prossimo eretico esiliato. Proprio mentre la scienza smonta e rimonta gli ingranaggi e i motori della vita, il più grande stato americano a sud del Canada viaggia in direzione opposta e punta sulla scuola, I grandi cambiamenti della società americana, i progressi materiali, culturali e sociali che l'hanno resa, come disse Reagan usando un'espressione mistica "la città luminosa sulla collina", sono sempre partiti dalla scuola, l'incubatrice del futuro: da lì comincerà la Grande Marcia all'Indietro. Il futuro per i bambini del Texas è divenuto se non più oscuro, certamente più oscurantista.


BY REPUBBLICA


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23/05/2010 11:21
 
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QUESTO E' ORWELL.
I LIBRI E LA VERITA' AL ROGO.
DICESI FASCISMO.


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