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Moratti saluta Balotelli "Non è indispensabile"

Ultimo Aggiornamento: 28/07/2010 01:41
28/07/2010 01:41
 
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Moratti saluta Balotelli
"Non è indispensabile"


Il presidente nerazzurro spiega la decisione di cederlo al City: "Non serve più al progetto della squadra. Peccato perché è un talento e con lui mi trovo bene. Ma s'è rotto qualcosa...". Poi rivela: "Capello non è mai stato in concorrenza con Benitez"


MILANO - "Balotelli è un talento. In questo momento, però, non è sembrato indispensabile". Con queste chiare parole, in un'intervista concessa a Sky Sport, Massimo Moratti scarica, in pratica, il giovane attaccante, sempre più in partenza destinazione Manchester City. Il presidente nerazzurro spiega: "Balotelli un talento che, per conto mio, non si è ancora espresso al 100%. Ma questo talento, in questo momento, non è sembrato così indispensabile all'interno della realizzazione della squadra. Non si è trovato benissimo e anche gli altri in certi momenti, ma le vittorie hanno fatto sì che tutto si perdonasse. Anche perché c'era la stima nei confronti del professionista che gioca bene. Ciò non toglie che questo abbia influito nel sentirlo un po' meno parte di un pezzo unico. E quindi, a questo punto, è quasi un obbligo uscire dalla vicenda in questa maniera. Certo, umanamente mi dispiace. Con lui avevo un rapporto decisamente buono, poi non so cosa dirà lui...".

COUTINHO L'EREDE - Moratti non ha dubbi sull'operazione: "Vedremo se sarà una sconfitta, gli altri la considerino come vogliono. Può essere, lo stabilirà il futuro...". Nella rosa nerazzurra, intanto, c'è già un nuovo talento pronto a decollare e a far dimenticare presto Balotelli. "C'è Coutinho che è un altro giovane. La scommessa, insomma, continua".

ORA LO SFIZIO DI UN GIOVANE
- Sbrigato il capitolo Balotelli, Moratti proietta il pensiero sulla nuova Inter targata Benitez: "Dobbiamo ripartire con quello che abbiamo, un gruppo che ha fatto bene. C'è un allenatore diverso, che ha magari visioni leggermente diverse dal precedente, ma che cerca di preservare il buono. Da lì si riparte, dalle vere necessità che può avere questa squadra. Poi ti puoi consentire lo sfizio del giovane. Non devi cercare la stella ma un giocatore funzionale, l'orologio deve girare così".

BENITEZ L'UOMO GIUSTO - Moratti rivela come mai la scelta è caduta sul tecnico spagnolo: "Benitez era fra gli allenatori quello che aveva un'esperienza internazionale di un certo tipo, di lui mi avevano parlato molto bene e siamo andati diretti. Abbiamo anche valutato delle alternative, perché la scelta era difficile. Benitez è molto professionale, lavora moltissimo, ha degli schemi di lavoro simili a Mourinho, di studiarsi la partita, l'avversario. E 'garanzia di serietà e, spero, di buoni risultati. Umanamente è educato, cortese, affabile, non pressante, anche quando si parla di acquisti. Mourinho lo è stato solo per Quaresma, poi non è andata bene e si è ritirato un po' in seguito. Ho sempre cercato di accontentare tutti, ma questo ha portato alla dispendiosità di cui si parlava"."Non volevo - continua - uno che imitasse Mourinho o si mettesse in concorrenza con lui da un punto di vista caratteriale, anche perché sarebbe stata dura. Benitez è totalmente diverso dal punto di vista caratteriale.

CAPELLO, IPOTESI MAI REALE - Il presidente spiega come mai è stata scartata l'ipotesi Capello: "Quella di Capello è stata un'ipotesi che è durata appena due giorni e mezzo, il tempo di un week end. E' saltata già il lunedì. Non è stato in concorrenza con Benitez, è stato qualcosa di realizzabile, ma che poi non era in realtà realizzabile. E' stata una candidatura che si è ritirata da sola".

MOURINHO TI DA' I RISULTATI - Infine, saluta definitivamente così Mourinho: "Il risultato te lo porta e poi è divertente vivere così al limite, non è una cosa negativa, a me non ha logorato per niente. Mourinho aveva un impatto aggressivo, anche Herrera si divertiva molto, ma i tempi erano diversi anche nella risposta dei media".

(27 luglio 2010)
BY REPUBBLICA


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