Alfonso Papa va in carcere, decisivo voto della Lega
L'avvocato Giuseppe D' Alise, difensore dell'on. Alfonso Papa ha dichiarato che il suo assistito si sta recando in carcere per costituirsi. Dopo il voto dell'Aula gli uffici di Montecitorio si sono subito attivati per la comunicazione formale del pronunciamento favorevole alla richiesta di arresto del parlamentare. Il gip di Napoli aveva richiesto alla Camera l'autorizzazione all'arresto del deputato Pdl contestandogli vari reati nell'inchiesta P4.
Il deputato sarà incarcerato nella casa circondariale di Napoli su disposizione del gip.
Con 319 sì e 293 no la Camera acconsente all'arresto di Alfonso Papa e la maggioranza si spacca tra polemiche, divergenze e tensioni. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto, voluto dal gruppo “Popolo e Territori”, gli ex “responsabili”, guidati da Silvano Moffa, che annuncia: ''Siamo disponibili a farlo perché io ritengo che sia non solo opportuno, ma necessario''. L’aula di Montecitorio si scalda, qualcuno grida: “Vergogna, vergogna”. Ribatte Moffa: "Vergognatevi voi". Poi rivendica la scelta: ''L'unico voto libero in quest'Aula può essere solo un voto segreto perché non strumentalizzabile a fini politici''.
Il Pdl se la prende con la Lega che è stata decisiva nel condannare il deputato coinvolto nell'inchiesta P4. Berlusconi avrebbe detto che presto sentirà Bossi per avere delle spiegazioni in proposito. Probabilmente il chiarimento con il leader del Carroccio arriverà già al Cdm.
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha dichiarato:"Abbiamo seguito la linea di Bossi, siamo stati coerenti”. Ma il premier si infuria, tira un pugno sul banco e con alcuni parlamentari ricevuti nella sala del governo della Camera si sfoga: "E' una pazzia, sacrificano Papa per colpire me, è davvero vergognoso quanto accaduto oggi alla Camera. I veri garantisti siamo noi, lo abbiamo dimostrato con il caso Tedesco".
Arriva il gelo dunque, sull'alleanza con Umberto Bossi, ma i “lumbard” smentiscono sotterfugi e trame segrete con il Pd per cacciare Silvio Berlusconi da palazzo Chigi a favore di futuri governi tecnici.
Papa esce tra gli abbracci dei colleghi. Durante il dibattito alla Camera aveva preso la parola assicurando la sua ''innocenza ed estraneità a tutte le accuse, sicuro che alla fine la verità verrà a galla''. Dopo il via libera per il suo arresto, l'ex magistrato si dice comunque ''sereno'' e sottolinea: ''Ora voglio portare avanti una battaglia sulla legalità: se la dovrò portare avanti da detenuto la porterò avanti anche da lì''.
Berlusconi qualche ora prima di arrivare a Montecitorio parla ai coordinatori regionali del Pdl riuniti a palazzo Grazioli e dice: ''Va fermato il rischio di una escalation di arresti, perché di questo passo si rischia di minare i numeri della maggioranza e di tornare al clima del '92''. Poi, dopo il voto, chiede ai suoi di non mollare: “Dobbiamo andare avanti e reagire agli attacchi della magistratura”. Berlusconi, secondo indiscrezioni uscite da Palazzo, se la sarebbe presa con l'Udc di Pier Ferdinando Casini, i radicali e anche con Benedetto Della Vedova, Fli, che hanno sconfessato sé stessi.
Il premier sembra convinto di essere ormai sotto assedio, stretto nella morsa di certi pm e dei media che puntano a disarcionarlo da palazzo Chigi. Teme Berlusconi, millanta una nuova offensiva contro di lui. In particolare, al Cavaliere non sarebbe piaciuto il fatto che anche il Parlamento abbia paura dei giudici, accettando di “arrestare” in Aula uno come Papa, senza una sentenza di condanna. Hanno colpito Papa, ma in realtà vogliono colpire me, sarebbe stato il ragionamento del premier.
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