''L'altro stipendio di Maroni'': il ministro querela l'Espresso

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snaplinx
00venerdì 8 ottobre 2010 06:47
''L'altro stipendio di Maroni'': il ministro querela l'Espresso

Il gruppo Mythos ha versato 40 mila euro per una consulenza all'eponente leghista.
Il nome del ministro dell'Interno Roberto Maroni comparre in un'inchiesta della procura di Milano per frodi e tangenti, secondo quanto riporta un'anticipazione del settimanale L'Espresso domani in edicola. Ma il ministro non ci sta e informa di aver dato mandato a un legale di querelare il periodico. L'articolo, dal titolo “Inchiesta sui soldi a Maronì, riferisce di 40mila euro dati nel 2007 al ministro - nella sua qualità di avvocato - per alcune consulenze legali dal gruppo Mythos, che secondo l'accusa era diventato una centrale nazionale dell'evasione e della corruzione fiscale”.


Un ex dirigente della società, Franco Boselli, indagato per finanziamento illecito ai partiti, venerdì scorso, rispondendo al pm, ha riferito di aver pagato Maroni “con regolari fatture”. Lo stesso Boselli ha anche detto di aver versato, sempre in quel periodo, uno stipendio “da co.co.pro.” a Isabella Votino, attuale portavoce di Maroni “per organizzare eventi a Roma, per promuovere la nostra società”.


L'avvocato Domenico Aiello, legale incaricato dal ministro, annuncia così di aver “ricevuto mandato dal ministro Roberto Maroni di procedere nelle opportune sedi giudiziarie nei confronti del settimanale l'Espresso in ordine alle affermazioni, allusioni e immagini che lo riguardano”.

Il taglio dell'articolo, prosegue l'avvocato, “maliziosamente introdotto da una titolazione di copertina a dir poco allusiva, configura una lesione del patrimonio di onorabilità del ministro, dell'uomo politico e del libero cittadino. Maroni non ha mai violato la legge che disciplina il finanziamento ai partiti: la vicenda riportata in modo distorto dall'Espresso riguarda la sua attività professionale di avvocato regolarmente iscritto all'albo, svolta in un periodo in cui, peraltro, egli non aveva incarichi di governo ed esercitava regolarmente la libera professione”.

“I compensi percepiti per l'attività professionale svolta dall'avvocato Maroni - aggiunge Aiello - sono sempre stati regolarmente fatturati, dichiarati e documentati nelle sedi preposte. È utile rilevare, infine, che per il medesimo periodo l'avvocato Maroni ha subito una verifica fiscale sulla propria attività professionale che ne ha definitivamente accertato la regolarità e correttezza”.


http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=%27%27L%27altro%20stipendio%20di%20Maroni%27%27:%20il%20ministro%20querela%20l%27Espresso&idSezione=8420
snaplinx
00venerdì 8 ottobre 2010 06:48
COSA SI DICE DELLA LEGA?
LA LEGA
CHE
VI FREGA
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