-Capitolo dodicesimo "I "cari amici" di Russel"-

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n9p
00lunedì 27 settembre 2004 08:40
-Capitolo dodicesimo-
“I “cari amici” di Russel”

Caro lettore occasionale e non con questo dodicesimo capitolo concludo la narrazione post modernistica della storia di Russel, come vi avevo annunciato nel primo capitolo prima o poi vi avrei informato sul perché Russel aveva delle ferite sul corpo, come vi avevo detto il padre di Russel non c’entrava nulla con quest’ultime ma c’era un fattore esterno, ecco caro lettore occasionale e non, il fattore esterno verrà qui riportato per intero sotto vari punti, così che io povero narratore di questa storia possa finalmente andare a dormire!

JOHN MANSFIELD
Se il diavolo nell’iconografia cristiana a un volto questo volto appartiene senza ombra di dubbio a John “ti spacco tutte le ossa del corpo se fiati” Mansfield, John usciva fuori da una famiglia cattiva dalle origini, il padre era un alcolizzato che si divertiva a sparare sale grosse tra le chiappe delle persone di colore e aveva un passatempo assai divertente (per i suoi canoni) ovvero il picchiare a sangue la moglie e il figlio, la madre di John invece era la tipica donna sempre sull’orlo di una crisi di nervi e con seri problemi immaginari di salute, trangugiava, iniettava, aspirava, beveva, mangiava qualsiasi medicinale che gli capitasse sotto tiro dall’aspirina alla morfina, era la tipica donna passiva l’importante per lei erano i suoi medicinali, John invece non sparava sale grosso tra le chiappe di nessuno e non prendeva nessun medicinale in compenso però torturava piccoli animali e faceva lottare il suo cane (tale satana) con altri cani scommettendo sulla vittoria del suo cane che non vinceva mai, portava sempre con sé un coltello a serramanico frutto di una rapina a discapito del comodino del padre, aveva intenzione di rubare anche la pistola ma pesava troppo e declino in un futuro prossimo l’acquisizione della suddetta arma, John non usava mai il coltello per terrorizzare gli alunni della scuola provava piacere solamente nel sentire i visi delle sue vittime contro le sue nocche.
Correva in quegli anni tra le altre cose anche una leggenda metropolitana che lo riguardava, si diceva che John aveva perso la verginità a dodici anni con l’unica amica sana della madre, che guarda caso praticava il lavoro più antico al mondo, John fu espulso dalla scuola a diciotto anni, l’età giusta per finire in carcere con l’accusa di rapina a mano armata e omicidio!

ARTHUR MOONROE
Da tutti soprannominato “il braccio violento del diavolo”, Arthur a differenza del suo compagnuccio di scorribande non usciva da una famiglia disastrata ma l’esatto contrario, i suoi genitori erano degli importanti uomini dell’alta società, ricchi da fare quasi schifo e giustamente visto che non avevano il tempo materiale per occuparsi del figlio lasciarono questa incombenza ad una tata cinese, quest’ultima fu la prima vittima di un giovanissimo Arthur, il suddetto bambino una mattina decise così di punto in bianco di appiccare un fuocherello tra i capelli della sua tata la quale presa dal panico uscì nel giardino con i capelli avvolti da una fiamma… rimase calva e ustionata!
Quando i genitori di Arthur decisero di mandare il loro figlio ad una scuola privata commisero il più fatale degli errori, il ragazzino per divertimento picchiava a sangue i suoi compagni di classe e cercava in tutti i modi ( a volte riuscendoci) a violentare sessualmente le sue compagne, nessuno dei docenti oso denunciare ai genitori il giovane teppista, erano tutti intimoriti dall’importanza del padre che vinse le elezioni e che fu nominato ministro dell’istruzione… Arthur in questo clima di protezione totale ci sguazzava felice… nulla gli era proibito peccato che un bel giorno disturbò la persona sbagliata, apostrofando l’appellativo di brutto negro di merda ciuccia cazzi a un ragazzone grosso come due armadi di colore, il ragazzo in questione che era un tipo che odiava in maniera disumana l’appellativo negro alzò di peso Arthur e lo sbatté con un pugno in piena faccia contro ad un muro… il “povero” Arthur rimase paralizzato completamente, poteva muovere male un dito!

MARK ANTHONY
Per ultimo ma non d’importanza Mark Anthony da non confondersi con il cantante, se ogni gruppo o branco che dir si voglia ha un capo Mark lo era del trio diabolico, con la sapienza di un boss mafioso Mark non si sporcò mai le mani col pestaggio degli altri studenti, non alzò mai le mani su nessuno ma comandava tutti, se un studente osava non darli i soldi della merenda Mark mandava senza indugio John o Arthur a dare una leggera ripassata allo studente in questione.
Mark era inoltre un ottimo studente, il tipico bambinello che piace alle maestre prima e alle professoresse poi, il tipico lecca culo, sapeva sempre cosa, come e chi dire ciò che voleva dire, in poche parole riusciva ad essere un micro boss mafioso e un ottimo studente!
Della sua famiglia non si sa assolutamente nulla, nessun scandalo, nessun divorzio, nessun litigio… sia Mark che la sua famiglia erano delle perfette incognite, a differenza di John Mark non andò in carcere per motivi strettamente legali ma bensì per atti osceni e contro la morale in luogo pubblico, infatti, Mark il piccolo boss mafioso della scuola di Russel era omosessuale (avete presente cari lettori e lettrici occasionali la storia di Gorge Michael? Ecco la storia di Mark è terribilmente simile ma lui ebbe l’accortezza di non farsi fare una fellatio da un poliziotti ma da un minore!), morì in povertà e abbandonato da tutti di polmonite dovuta all’A.I.D.S.!

E con questo cari lettori e lettrici occasionali e non finisce la storia di Russel, so che ci sono dei lati bui in tutto questo ma in fin dei conti la vita di Russel non è di certo la vita di Superman o di Barman…
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