[Foresta di luce] "Mi allontano dall'isola Lupo, il mio retaggio mi reclama oltre mare..."

Lucrezia Shirokokoro Ciccolella
00sabato 18 giugno 2016 13:19
Draugceleb - Lisirya
RIASSUNTO

L'elfo e la ranger si incontrano in foresta con la presenza di Morgor che da una spallata alla ragazza. Tuttavia dopo la parentesi col frisone si parla dell'allontanamento di Lisirya dall'isola per qualche tempo. Una dimostrazione di affetto e poi semplicemente la notte e il viaggio.

COMMENTO

Tremendamente rilassante e bella come role, ci voleva proprio in quest'ultimo periodo. Ah che belle le pause *^*, scrivimi da dove vai e fammi sapere davvero quando rientri. Per il resto, credo tu sappia già come la penso ma lo ripeto grazie a te e al tuo bel pg. [SM=g27836]

REGISTRAZIONE

DRAUGCELEB [pressi lago] Sembra che Iluvatar abbia deciso, una guida sorge per gli elfi, lui ha già fatto quello che avrebbe dovuto fare. Deve tenere a bada Morgor, è ancora esuberante e dispettoso nei suoi confronti quando non vuole fare qualcosa ma si era creato tra loro un legame molto profondo in questi pochi giorni, dovuto da un contatto costante, ma gli manca incamminarsi a piedi per la foresta, cose da elfi infondo. La luna tra poco sarà piena e le stelle ancora coprono parte di cielo visibile da lì. Mantiene le redini solo con la mano destra, lasciando che possa andare dove vuole ed è al laghetto che si sta dirigendo, non pensando a nulla almeno non adesso che può non farlo. La schiena è eretta ma morbida e il corpo segue il movimento che Morgor imprime alla sua figura alternando il trotto al passo. La sua figura è adesso più imponente di quanto già non fosse di per se perchè il garrese raggiunge i 166 centimetri. L'areldar ha bardato se stesso di una tunica bianca, semplice nella forma ma dal tessuto morbido e che odora di foresta perchè da tempo non mette piede in magione per lungo tempo, e se lo fa vi si trattiene solo pochi minuti. Una figura bianca su un gigante nero che si ferma in riva al lago a bere dell'acqua. Allenta la presa sulle redini e poi rimane lì, vuoto o forse non proprio, se ci saranno cambiamenti non lo sa ma sente che molte cose sono all'opera ed il corso degli eventi non è che al suo inizio.

LISIRYA [Pressi Lago] Lisirya pare essere pronta per affrontare il viaggio. Cammina sul sentiero principale che va in direzione della spiaggia, quindi del molo ed infine finire i passi su di una chiatta. La notte avalonese è tranquilla, un letto di stelle fan festa ad una splendida luna quasi piena . Luna, Magica Luna che incontrastata illumina l'isola con i suoi freddi e pur preziosi raggi di argento. la figura della Ranger si staglia nella penobra della sera, fresca e quasi ristoratrice. Una figura di donna vestita di abiti mascolini si appresta a saggiare silenziosamente i ciottolini del sentiero battuto che taglia la foresta per un tratto.I lunghi riccioli sono racchiusi in una alta coda, l'ovale del viso limpido s'illumina alla luce dell'astro notturno. Gli occhi, all'oscurità assumono un colore blu intenso, lasciando la pecularietà del viola per adottare quello che piu si addice alla notte. S'inoltra nel folto ad un certo punto del tratto, giusto per fare una sosta al laghetto, giusto il tempo di bagnare i piedi quando nota qualcuno tra le braccia di qualche fronda dispettosa che le impedisce del tutto la visuale. Sembra il Principe a cavallo. Che sia davvero lui? Lentamente e di soppiatto tenterebbe di accorciare le distanze .

DRAUGCELEB [pressi lago] Bevuto ciò che deve bere il frisone si rimette dritto mentre le orecchie vengono piegate verso l'interno, c'è qualcosa che non va e che Morgor ha sentito. Raccoglie le redini e fa girare il cavallo così che il fianco destro sia rivolto al folto e i posteriori al lago mentre scruta il folto e la luna è ben sufficiente in questa notte per scorgere e sentire un respiro conosciuto che si aspettava di incontrare tra le fronde dove vivono sia lei che il silvano. [Uuma dela. (non preoccuparti)] Morgor non si lascia avvicinare o montare da alcuno che non sia lui e quindi lo avverte di stare calmo e di non creare troppi problemi questa notte. Tenterebbe di impennarsi sulle zampe posteriori per disarcionarlo, ma sapendo come si muove strattona le briglie verso destra così che quel movimento venga spezzato e sia costretto a poggiare nuovamente il peso anche sugli arti anteriori e forse si troverebbe frontalmente a Lisirya adesso. E' attento a non arrecargli troppo danno con il morso per poi intimargli ancora una volta quel comando mentre le orecchie ritorneranno al loro posto, dovrebbe essersi calmato. Il piede sinistro viene fatto scivolare via dalla staffa per poi tracciare un arco con la gamba destra sopra la groppa del frisone per scendere con estrema agilità. (agilità +4) Lo lascia lì mentre gli nitrisce contro e si dirige verso la ranger. [Lisirya, di ronda?] Chiede tranquillamente osservandola con voce profonda e in parte che tradisce curiosità.

LISIRYA [Pressi Lago] Lentamente dovrebbe apparire dall'ombra ,nel momento esatto in cui il cavallo ne dovrebbe scorgere la presenza. E difatti Lisy verso Morgor si appresta a muovere il suo passo, senza dire una parola, nel silenzio assoluto della sua presenza. Alzerebbe dunque la mano destra lentamente e con movimenti ricercati e studiati nel tempo. Tutto quel tempo dedicato alla Natura, tempo che oramai ha radicato in lei nozioni che forse, solo gli elfi sono capaci di apprendere e comprendere. Forse per questo si spiega il particolare legame atavico che prova per questa razza.[schhh] stempera sottovoce in direzione del cavallo ora che il palmo della mano ne toccherebbe il muso, quindi avvicinerebbe anche l'intero corpo e quindi il viso, cosi che possa toccare con la propria fronte quella del cavallo. [Abibi ma ne ah ne...] - tranquillo amico mio - .Un sussurro caldo, avvolgente come portato dal vento, dalla natura stessa. Quindi tenterebbe di muovere passo frontalmente in diagonale , sfiorando il fianco dx del cavallo con il proprio palmo [affinità naturale +3 - istinto animale +3] L'animale dovrebbe riconoscerla come amica, anzi di piu. Come parte integrante della Natura. Non temerla, tranquillizzarsi e legarsi, un po come ha fatto il suo amico elfo che gli sta su, nel corso del tempo. Solo ora gli occhi s'alzano a cercare il volto dell'eletto, solo adesso che lo vede leggermete indietro rispetto lei ed il cavallo.. [E' sempre un piacere rivederti principe, ma... non dirmi mi sei venuto a cercare?] domanda simpaticamente, quindi sorride, appena. [No, Non stasera...] dunque tornando frontale all'elfo, Morgor torna tranquillo a mangiare un po di erba e a bere acqua fresca. [Abbiamo fatto le nostre conoscenze , è tutto a posto!] quindi strizzandogli un occhiolino si ferma ad un paio di passi da lui.

DRAUGCELEB [pressi lago] Morgor stranamente si lascia avvicinare, forse ancora un po' irrequieto, in questo sono simili ma non la vede come nemica, può vederlo nel modo in cui i muscoli di collo, spalle e zampe sono tranquilli e rilassati e non tesi e nelle orecchie, tranquille e portate in avanti incuriosito forse da come è riuscita a fare questa magia con lui che non si lascia avvicinare. Anche l'elfo è curioso ma può immaginare che parte di quei gesti e di quell'avvicinamento dipenda dall'esperienza come ranger dove il contatto con gli animali è qualcosa di quotidiano. Una volta finita quella magia, brontola e gli da una delle sue testate contro la spalla destra e l'areldar lo guarda allontanarsi metà spazientito e metà divertito, è così che l'altro dimostra il suo affetto e anche il suo rimprovero, poi tornerà tranquillo. [No, pensavo semplicemente. Le ombre della mente si fanno più fitte di tanto in tanto e c'è bisogno di districarle.] Se non è in ronda cosa ci fa allora a quest'ora della notte lontana da casa e dal riposo? Lo sguardo infatti si incupisce, non si auspica niente di buono o forse è solo troppo...se stesso. [Dove vai allora?] La terra ferma è un bel problema adesso più che mai ma lì c'è Valstaf e chissà che non vada da lui.

LISIRYA [Pressi Lago] Sorride alla testata del cavallo, massaggiandosi la spalla e guardandolo allontanarsi gli sfodera una linguaccia giusto qualche momento prima che Egli torni a fare altro. [tu pensi troppo principe..] quindi nel tentativo di avvicinarsi ancora di piu alla presenza dell'elfo , tenterebbe di avvicinare la guancia propria a quella di lui, ma per farlo abbisogna di alzarsi un po sulle punte dei piedi, è altissimo. Ma tenta in tutti i modi possibili di non toccarlo, di non avere contatti , sa che non gli piacciono. Quindi riprenderebbe distanze dovute... [Che peccato!] stempera nel sapere quel motivo della sua presenza che non sia legato a lei. [ Mi allontano dall'isola Lupo, il mio retaggio mi reclama oltre mare...] fa una pausa guardandolo un po di sbiego, da un'angolazione diversa mentre comincerebbe a girargli un po intorno, piano piano, lenti passetti. [Mi aspetterai?] è seria. Molto seria. [Non riuscirò ad andare al ballo a quanto pare...] ora sarebbe dietro di lui, alla sx, quindi a quell'orecchio. [ Ho bisogno di te come dell'altro tuo fratello dei boschi] adduce riguardo ad Herualdar, sa che lo conosce, deve. Lo deduce. Tornerebbe frontale...[Mi aspetterai?] ripete. Sorridendo appena , teneramente.

DRAUGCELEB [pressi lago] Forse è vero, forse no, ma molte cose cominciano a pesare e a smorzare alcune verità e alcune propensioni e nonostante la sua pazienza che si può dire infinita, meglio non abusarne troppo perchè poi irrimediabilmente si spezza e le conseguenze cominciano a farsi sentire e cercare la solitudine, l'allontanamento dalla magione, è ciò che gli serve per ricompattarsi e trovare nuova linfa nella foresta. Si avvicina e la lascia fare, abbassando il capo in un gesto naturale perchè non abbia troppi problemi ma è l'unico movimento che fa. Sorride semplicemente in modo affilato ma si fa di nuovo serio quando dice che deve partire e quando gli gira intorno come lui aveva fatto tempo addietro la segue con i propri sensi immaginando dove sia, come si stia muovendo e cosa stia facendo. Parla di Herualdar e ne rimane colpito e gli occhi di ghiaccio si aprono un pò di più, dalle sue parole si deve essere avvicinato molto a lei forse come custode della foresta e forse con la carica di ranger. Ma gli ripete la domanda e lascia passare un po' di tempo prima di rispondere, alzando di qualche centimetro il mento e incrociando il suo sguardo. Sembrerebbe che un fiume di risentimento e rabbia stia per abbatersi su di lei manon è così. [Tenna’ ento lye omenta. Fino a che non ci rivedremo di nuovo.] Parla con l'antica lingua, ad essa non si può sfuggire, le sue parole sono legge scritta nel cuore. [Mellon.] Le prenderebbe il viso tra le proprie mani, grandi ma affusolate e sentirebbe il freddo contatto con gli anelli che porta sempre, lasciandole un bacio che le sfiora appena la fronte.

LISIRYA [Pressi Lago] Lo guarda, lo studia. Lo sfiora con i sensi umani e con la vista. Con quegli occhi che sembrano voler cercare Lui e solo Lui. Il sorrisino sempre accennato. L'ovale e l'espressione rilassata, apparentemente serena.[Tornerò comunque...] fa una pausa, guardando altrove, cercando una compostezza e serietà che prima forse avevano lasciato spazio al Gioco. Sospira, come se qualcosa le impedisse di guardarlo in faccia. Lei non vorrebbe andare, Lei vorrebbe rimanere. Ma purtroppo deve.[ Tornerò a breve quando sarò vicina alle terre del regno...] ancora una pausa..[Ti scriverò.. Mi mancher...ai.] sussurra le ultime parole come se fossero rimaste imprigionate in gola nel momento esatto in cui quelle mani grandi ed affusolato l'avvolgono il viso, quindi il contatto con il metallo di quegli anelli che porta, quindi nuovamente quel calore che l'avvolge il volto che prontamente s'arroventa. E' stata presa alla sprovvista. Troppo forse. Si. Non se l'aspettava affatto quel bacio che sfiora la sua fronte, quel bacio che cerca un contatto con lei. Avvincendo il suo spazio personale...Deglutisce, socchiude gli occhi e s'infiamma a tal punto, dall'imbarazzo e la sorpresa da cercare appiglio dal corpo dell'elfo con il proprio , un assaggio di un abbraccio sentito. [Resta in questa foresta, quando vuoi e quanto vuoi...] la guancia al suo petto, le braccia a cingerlo teneramente e dolcemente. [Quando ti abbraccio mi pare di sentire la Foresta tutta nelle mie mani...] sorride .... Solo un attimo, un altro po... poi andrà via.

DRAUGCELEB [pressi lago] Si lascia abbracciare ma come la volta precedente ne rimane quasi tagliato fuori con gesti che arrivano in ritardo e sono alquanto goffi si potrebbe dire ma semplicemente perchè è già stato uno sforzo per lui fare ciò che ha fatto. Lo fa sorridere il commento riguardo la foresta, ma forse riuscirà a sentirla più viva ancora con l'altro perchè lui è un areldar e le stelle sono la sua casa da quando Iluvatar permise loro di risvegliarsi vicino ad un lago come quello e vedere le luci del cielo. Sospira sentendo la pesantezza che lo aveva portato lì farsi presente ancora ma cerca di relegarla in un altro spazio del suo essere. Deve incontrare qualcuno, deve farlo per chiarirsi ma anche per concludere forse quel capitolo della sua esistenza ad Avalon, uno è già stato chiuso da un po', da quando ha compreso che non puo' esserci un capitolo ulteriore a quelli già avuti. Morgor torna a reclamare quelle che possono definirsi attenzioni e si avvicina ai due calmo. [Appena sarai ritornata scrivimi.] Hanno ancora delle lezioni in ogni caso da concludere anche se dopo il ballo che per uno come lui già si preannuncia abbastanza noioso, se ci va è perchè ha partecipato al torneo e perchè è diventato cavaliere, nulla di più, nulla di meno. Aspetta che Lisirya si prenda il suo tempo e poi, anche lui andrà via, ma prima dovrà salutarla ancora.

LISIRYA [Pressi Lago -> Folto] Si distacca da lui , cala lo sguardo ed il volto leggermente verso il basso trovando nuovamente una distanza tale da non invadere lo spazio personale altrui. Deglutisce, si sistema alla meno peggio e sorride con un po di magone. Non lo guarda... Non vuole farsi vedere debole. Non le piace. [Perdonami...] scuote la testa, non è la prima volta che fa una cosa con lui per poi scusarsi poco dopo...[Ti scriverò appena posso...] fa una pausa e alzando il volto verso di lui un ramingo raggio di luna illumina in pieno una piccola lacrima che le riga la guancia sx [ Lupo D'argento..] sospira nel chiamarlo in tal modo. Notando infine Morgor avvicinarsi, andrebbe a sussurrargli qualcosa in una lingua incomprensibile, [istinto animale +3]dona lui una carezza per poi avviarsi verso il folto, quindi il sentiero, quindi la chiatta, quindi il mare. Ma tornerà. Certo che tornerà.

DRAUGCELEB [pressi lago] Respira regolarmente senza alcuna inflessione particolare nel ritmo dei polmoni. [Che le stelle proteggano il tuo viaggio Lisirya.] In quelle parole c'è la volontà di dirle che non si deve preoccupare e che non dovrebbe forse nemmeno scusarsi arrivati a questo punto. Nota la lacrima ma la lascia lì solo perchè appunto non dovrebbe nemmeno esserci e non sa se capirà questo suo gesto, forse no, ma per lui ha questa valenza. Ha detto le sue ultime parole e Morgor si lascia accarezzare, la vede andare via nella notte. Monta a cavallo, deve dirigersi nell'interno, al monte Calvo, ad una grotta a cercare, a osservare ma si farà riferire da Tarkien se ha davvero preso la barca, dopo un rimprovero dei suoi non si era più mosso e con dovizia registrava chi veniva e chi andava, insieme a Vormusser è i suoi occhi e le sue orecchie e adesso sarà anche i suoi occhi. Sparirà nella notte anche lui, la magione è lontana, tra poco potrà dirsi un mese di assenza dalla stessa, una settimana in fondo passa in fretta.


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