-Quarto capitolo "Agnosognosia"-

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00venerdì 21 novembre 2003 08:58
IV
"Agnosognosia"

E il dolore, il malumore inizia e finisce come polvere su un tavolo, ricordo ancora le cattiverie subite, le botte, la violenza fine a se stessa, ricordo i nomi, le facce, ricordo tutto il tempo passato e tutte le sue forme e figure!
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Il ricordo è una gran brutta cosa anche l'amore lo è come l'odio e tutte le varie sensazioni positive e negative che un uomo o una persona potrebbero sentire e assaporare nell'arco di tutta la sua vita e successivamente alla sua vecchia e morte, è tutto scritto e tutto ricordato nella memoria di altri.
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Astrattismo negativo e distruttivo, ho amato parecchie volte (l'odio è un concetto troppo complesso e lungo per poter affermare con precisione di poterlo provare o pensarlo solamente) e tutte le volte è finito in un turbine senza fine di autodistruzzione, depressione, malinconie e tutte quelle sensazioni "negative" che una persona prova in tutta la sua vita, ogni cosa e ogni parola è già stata precedentemente decisa e appurata.
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E tutto il mondo
può ridere di questo.
Tutti possono ridere di gusto, l'odio come l'amore sono concezzioni astratte per descrivere con parole ciò che sentono i poeti e gli scrittori, ma nessuno ha mai visto questi due sentimenti.
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Nel cervello c'è spazio per tutto questo e per molto altro, la memoria (o il cervello) è un oceano incontaminato e puro senza onde ne temporali senza sentimenti ne dei, non c'è assolutamente nulla solamente ricordi di immagini.
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Passate, presenti e future.
Anche ciò che si chiama comunamente tempo è alquanto soggettivo e irisorio.
Tutti abbiamo del tempo e nessuno lo tiene, nessuno ama, nessuno odia, oceani.
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Ci si ricorda di ricordare un ricordo alquanto ricordato, ricordandosi di ricordarsi ciò che si voleva ricordare.
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Oceani della memoria di quei anni alquanto tormentati per la mia giovane anima.
Amori che sfociarono in rancori, amicizie rovinate e poi ritrovate, esperienze casuali con ciò che viene chiamata sesso.
Ho passato una vita a costruire un castello di menzogne che come fondamenta aveva il mio rancore per gli esseri umani.
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Quel maledetto personaggio che mi tormenta da quando ho preso coscienza di me...
Personaggio=Falsità=Depressione, è meglio di un'equazione di quarto grado (strano che faccio una metafora matematica visto che la odio dall'asilo).
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Ho sempre "odiato" le persone che avevano l'intenzione di farmi amare questa inutile e scialba materia... preferivo e preferisco scrivere un resoconto dettagliato del 900 invece di risolvere un problema, visto che ha nessuno interessa quanto spende un'ipotetica madre a comprare delle ipotetiche mele in un'ipotetico mercato... a parte l'ipotetica madre!
Un bambino di nove anni non può avere l'interessamento di un matematico!
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Insostenibile
conoscenza
di
se
attraverso
delle
persone
che
non
riguardano
con
la
mia
vita
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Espansione logica
del concetto
di
esistenza.
Perchè utilizzare le stesse identiche parole usate da tutti io invento creo modifico mi prendo tutto lo spazio possibile e inimaginabile prendo tutto e tengo il meglio dopo una caledoscopica scrematura mentale si incomincia a scrivere ad aprire le chiuse e far defluire la materia poetica su foglio e tutta l'inutilità del mondo che segue i miei astratti movimenti su un albero morto sbiancato chimicamente sono un'assasino su questo punto di vista ma c'è stata gente che ha scritto più di me e meglio anche se sono un genio ormai morto sono sempre un genio incompreso e nessuno sa quanta genialità si sono persi in questi brevi anni della mia vita letterale poesie e prose per tutti i gusti e per tutte le età e quasi peggio di una publicità per detersivo o per assorbenti che è un altro interesantissimo mondo insplorato il dolore fisico una volta al mese affascinante.
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Come la scrittura può salvare un uomo non stà a me decretarlo, un uomo può essere libero (sempre nei limiti concessi dalla comunità in cui vive!) solamente quando ha un pensiero che prevalga su altri e quest'ultimo nasca, cresca e si evolva nella mente dell'uomo in ogetto, un pensiero, solamente uno può portare avanti un uomo a pregustare la sublime vittoria su un'altro essere e questo che ci differenzia dalle macchine non non abbiamo bisogno di qualcuno dietro.
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Tutto entra e tutto esce, tutto si crea e tutto si distrugge.
Tutto
è
e
tutto
non
è.
E' un pò come il famoso monologo esistenzialista scritto dal primo grande psicologo.
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Adoarbile minaccia alla mia psiche danneggiata e malferma come delle onde sul mar Baltico o come ambra sulle spaigge a raccoglierla per vezzo e non per bisogno.
Pietroni su pietroni a creare barricate contro il nemico, coccodrilli e pensieri di libertà anacrologica.
Troppo tardi o troppo presto?
Troppo tutto!
Tutto
è
eccessivo
in
questo
mondo
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Mondo di divieti
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Non fumare
non bere
non fare sesso
non entrare lì
non respirare là
non nuotare
non drogarti
non avere vizi
non ascolatre quella musica
non essere cattivo
non essere così buono
non essere
non essere non essere.
Basta divieti e censure basta tutto e basta niente quanti amori quanto astio quante amiche poche e nulle tutto è vuoto cosa non lo è sinceramente non saprei mi stò amleticamente trasformando.
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Serenase a litri e la
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Arriva in un battibaleno fulminante ci vuole calma nella vita di un novello scrittore basta turbe basta agitazioni basta ansie e sopraloqui immaginabilmente complessi e terribilmente incomprensibili la vita e vita
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Sociale, il sociale è qualcosa che serve a qualcunaltro.
Socialmente utile alla sfortuna
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Estenuante bisogna di delirio letterale e come si chiama?
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La scrittura è la salvezza di ogni uomo con problemi e con misfatti!
Che generazione morta che è la mia, con il pensiero del
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in testa e niente di altro.
Che vuoto intorno, dentro e fuori in una città.
La storia si ripete, le troie di professoresse che non capiscono niente e che mi danno del
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A me non interessa: la chimica, la fisica, la matematica, inglese, economia ecc... dovrei essere un ragioniere ovvero un uomo che ragiona... lo sono ma non per le scienze, ragiono, eccome, sono un grande ragioniere... ma per loro ero un ritardato... è irrilevante aver scritto poesie e racconti, è irrilevante leggere dieci libri inun mese, è irrilevante leggere l'Ulisse a diciotto anni... è irrilevante, l'importante è sapere la composizione chimica di un'acido, sapere la risoluzione di un'ecquazione, sapere le aliquote, sapere come si chiede "dov'è il bagno" in inglese, sapere a cosa serve il lavoro in fisica... questo è importante, a cosa potrebbe mai servire saper riassumere un libro di quattromila pagine? A nulla!
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(Era uno sfogo!) non voglio criticare ma affermare delle cose... le scuole ora come ora sono una fabrica di schifoso conformismo e di deficenza mentale... e non potevo farne parte, sarò ritardato, handiccapato ma me ne voglio starmene fuori da tutto questo.
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E quante lacrime e quanto dolore e quanti morti.
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Non ho un'idea politica
Non ho una religione
E' per questo che posso scrivere ciò che voglio nel modo che voglio, mi sento un dio e il foglio è il mio pianeta, posso creare un'eden come un'inferno e viceversa, sono un maledetto creatore di sogni e di incubi.
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Quante trasformazioni culturali in questi anni per non dire millenni accidenti come siamo
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e proprio vero non ci possiamo neanche considerare una generazione, siamo una fotocoppia di quella prima alla nostra la cosa è alquanto triste, non siamo artisti, non siamo poeti, non siamo colti, non siamo pittori, non siamo scrittori, noi siamo il nulla del mondo.
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La malinconia, la depressione, il nichilismo, l'autodistruzzione, il suicidio, la nera pagina, la tristezza, la morte.
Linea discontinua e alquanto
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Bevi e vivi
Vivi e bevi
Bacco
Tabacco
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Venere
Riducono
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Uomo
in
Cenere
Ma senza vizi non si può vivere!
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Turbine
inosuale
per
la
mia
morte
psico
fisica
quanto
dolore
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Dentro e fuori di me.
Come dei colori di uan bottiglia sul riflesso del sole su una parete.
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Sepoltura dei
vivi.
Quante ossa sulla mia anima
Quante anime sulla mia testa
Quante teste sui miei muscoli
Quanti muscoli su di me.
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La scrittura è
La scrittura
La scrittur
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La scritt
La scrit
La scri
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Come il mio
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Scrivere
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Gli anni
sono
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Per
tutti noi
poveri
mortali.
E' inutile disegnare un segmento per un libro
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Quanto
male
ho
dovuto
subire
e
quante
lacrime
ho
dovuto
ingoiare
per
non
sembrare
me
stesso
Mi odio
Mi odio
Mi odio
Mi odio
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Di un morto.
Segna la tua
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Preferita
con
il
colore
del
cuore.
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Odiare
Ereaido
Amare
Erama
Eva
su
Eva
con
Adamo
su
Adamo.
Prime drammatiche liriche, prime malinconie post-pre-pubertà, primi fogli e primi quaderni, tutto prima tutto dopo, iniziare con la parola fine e finire con c'era una volta in un paese tanto lontano.
MI ODIO.
Scravattamenti
Scavallamenti
Scansafatiche
Scansaguai
Scassinatore
Santo romano impero
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Non
esiste
una
logica
uguale
per
tutti
siamo
tutti
pazzi
e
siamo
tutti
terribilmente
normali
così
anticonformisti
Primi romanzi, primi racconti, prime letture complesse, ultimi amori, ultimi anni, ultimi voti, ultime persone, ultime madri, ultimi padri, ultimi fratelli, scale di valori totalmente scardinate e distrutte, scale cromatiche completamente grigie, spetro del colore del nulla.
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UOM
INI.
Quante persone
che
ho incontrato
quante donne
che
ho amato
quanti odi
che
ho provato
quanti amori
che
non ho visto
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ANF
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Quanta fragilità
nel mio
animo non
si vede
ancora
l'ultimo
meraviglioso
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Non posso
e
non voglio
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Nessuno
vorebbe
farlo
ne
tanto
meno
io.
Quanta poca conoscenza
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Che abbiamo
noi esseri
umani.
non abbiamo l'idea
dell'infinitivamente
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Una meravigliosa
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Tutta perlata
piena di
BON-BON
glassati con
dentro delle
fragoline di
bosco e uno
strano e
forte liquore
alla ciliegia
adatte a chi
stà male
di stomaco e
di reni.
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Tutto è
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E
E tutto
non lo
è.




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