SuperMario porta l'Italia in finale, "next level" Kiev

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snaplinx
00venerdì 29 giugno 2012 12:29
SuperMario porta l'Italia in finale, "next level" Kiev

A Varsavia, nella seconda semifinale degli Europei, l'Italia sconfigge 2-1 la Germania e va in finale, dove domenica sera affronterà la Spagna allo stadio Olimpico di Kiev.

L'eroe della serata è stato Mario Balotelli, il centravanti più discusso degli Azzurri, che con una doppietta firmata nel primo tempo ha steso l'undici di Loew.

L'avvio di gara è di marca tedesca con due azioni pericolose, sventate da Pirlo prima, che salva sulla linea un tiro di Hummels, e Buffon, che devia in angolo un insidioso tiro cross di Ozil. Gli Azzurri si fanno vivi la prima volta con una conclusione centrale di Montolivo al 15°, mentre due minuti dopo ci prova Cassano, che con un movimento dalla destra si infila in aerea e scarica un diagonale che impegna Neuer. Al 20° "Fantantonio" sfodera un cross preciso che scavalca i centrali tedeschi e imbecca Balotelli, che di testa fredda Neuer. Azzurri in vantaggio. La reazione tedesca si limita ad un vivace possesso palla nella metà campo italiana, finchè al 35° un break di Montolivo regala un pallone in verticale a Balotelli, che si infila nella difesa tedesca, e a tu per tu col portiere non sbaglia: 2-0, quando l'arbitro manda tutti negli spogliatoi per l'intervallo.

La ripresa, com'era prevedibile, vede la Germania all'attacco. I tedeschi ci provano con i nuovi entrati Klose e Reus, mentre Prandelli risponde arretrando il baricentro della squadra, grazie agli inserimenti di Diamanti al posto di Cassano e successivamente Thiago Motta e Di Natale, per Montolivo e Balotelli. A voler banalizzare, catenaccio e ripartenze, come vuole la scuola italiana. In realtà la difesa Azzurra, con Buffon in primis, risponde bene agli attacchi dei tedeschi, i quali man mano che passano i minuti si sbilanciano un pò troppo e solo l'imprecisione di Marchisio (due volte) e Di Natale ricaccia in gola l'urlo del possibile 3-0.

Le lancette scorrono e il risultato però non cambia. Si arriva quindi alla fase finale del match con il portiere tedesco Neuer che si trasforma in libero e con lanci lunghi avvia gli ultimi disperati assalti nell'area italiana. In uno di questi, al secondo dei quattro minuti di recupero, l'arbitro francese Lannoy vede un fallo di mano di Balzaretti ed assegna un rigore alla Germania. Buffon intuisce il tiro di Ozil, ma la palla finisce in rete. 2-1.

C'è chi dice che il calcio sia una metafora della vita, ed a rivivere il secondo tempo di questa semifinale gli si potrebbe dare ragione. La Germania che attacca compatta ma non conclude, l'Italia che si difende e riparte con imprevedibilità ma si perde sul più bello e non affonda il gol della vittoria, finchè l'imprevisto (il rigore del 2-1) rimette tutto in discussione, tenendo milioni di tifosi col fiato sospeso negli ultimi due minuti della partita.

La Germania cerca di imporre la sua forza riversandosi nella metà campo azzurra con 11 undicesimi e l'Italia, manco a dirlo, tira giù la saracinesca e pur barcollando, conserva un prezioso possesso palla al minuto 93, quando Pirlo e De Rossi addormentano il gioco sulla trequarti destra della metacampo tedesca. Un fischio dell'arbitro inganna tutti, ma non è ancora finita. Fallo in attacco e punizione per la Germania, mentre i tifosi sugli spalti, davanti alle tv e nelle piazze, e gli Azzurri in panchina sono in apnea. Il portiere Neuer però, anzichè calciare lungo nell'area di rigore, decide di andarci in prima persona e lascia l'incombenza a Lahm, ma quando questi batte in avanti gli Azzurri sono già piazzati.

Il colpo di testa di Bonucci ricaccia lontano i cattivi pensieri e i fantasmi del 2000 (finale Italia-Francia) e spegne definitivamente le speranze teutoniche. L'arbitrio fischia la fine, gli Azzurri si rincorrono e festeggiano l'accesso in finale, mentre nelle strade del Bel Paese si libera un boato ed inizia la festa. Per una sera non c'è spread che tenga, si può gioire di nuovo com'era stato nel '70, nell'82 e nel 2006. Balotelli così si affianca a Riva, Tardelli, Grosso e Del Piero nelle istantanee dell'album di Italia-Germania: "La" partita che non finisce mai e da domani ricomincerà su altri campi, ma che, ancora una volta, sul verde del campo di gioco ha dipinto il bianco e rosso del tricolore.

Appuntamento a Kiev allora, alla finalissima di domenica sera 1 luglio, dove in barba ai pronostici della vigilia a sfidare la Spagna Campione ci sarà l'Italia.

La Voce della Russia
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