[WAR]In Libano Hezbollah attacca!

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Pilbur
00sabato 10 maggio 2008 10:10
BEIRUT - Almeno nove persone sono rimaste uccise nelle ultime ore in due diversi scontri a fuoco a est e a sud di Beirut tra miliziani dell'opposizione guidata dal movimento sciita filoiraniano Hezbollah e sostenitori della maggioranza filogovernativa. Lo ha riferito stamattina la tv panaraba al-Jazira.

L'emittente ha precisato che sette persone sarebbero morte in scontri avvenuti stamani all'alba ad Aley, circa 20 km a est della capitale, tra milizie sciite di Hezbollah e seguaci del Partito socialista progressista (Psp) guidato dal leader druso filogovernativo. Altri combattimenti si sono registrati nella notte a Sidone (40 km a sud di Beirut), dove due persone sarebbero rimaste uccise, e nel porto settentrionale di Tripoli (90 km a nord della capitale), dove seguaci dell'opposizione guidata da Hezbollah si sono scontrati con attivisti della maggioranza, sostenuta dagli Stati Uniti e dall'Arabia Saudita. Se questo bilancio dovesse esser confermato, salirebbe a 20 il numero totale delle persone uccise dall'inizio degli scontri, due giorni fa. A Beirut stamani la situazione sembra tornata alla calma: la zona occidentale della città, teatro ieri notte di una violenta battaglia tra Hezbollah e i sunniti del partito governativo al-Mustaqbal, è ora massicciamente presidiata dall'esercito, mentre dalle strade sono quasi scomparsi i miliziani sciiti che fino a ieri pattugliavano le vie di Beirut ovest.



BEIRUT - La maggioranza parlamentare libanese antisiriana accusa il movimento sciita Hezbollah che guida l'opposizione di aver messo in atto un colpo di stato contro la costituzione e le risoluzioni dell'Onu, in particolare la 1701.

"Ciò che è accaduto è un colpo di Stato armato compiuto da Hezbollah contro la Costituzione, l'accordo di Taif e le risoluzioni dell'Onu, l'ultima delle quali, la 1701, con lo scopo di assoggettare lo Stato libanese", ha affermato uno dei leader della maggioranza parlamentare, il cristiano Samir Geagea, leggendo un comunicato congiunto dei partiti che sostengono il governo di Fuad Siniora. L'accordo di Taif raggiunto nel 1989 mise fine dopo 15 anni alla guerra civile del Libano, mentre la risoluzione 1701 dell'Onu ha posto fine dopo 34 giorni nell'agosto del 2006 alla guerra tra Hezbollah e Israele. Geagea ha quindi esortato gli Stati arabi ad assumersi "le loro responsabilità nei confronti del Libano, perché il colpo di Stato ha lo scopo di riportare la Siria in Libano e l'Iran sulle coste del Mediterraneo". "Questo colpo di Stato ha messo fine alla legittimità delle armi di Hezbollah quali strumento per la resistenza", ha detto ancora Geagea, aggiungendo che "la comunità internazionale dovrebbe esercitare pressioni nei confronti dei Paesi vicini", per fermare l'afflusso di armamenti verso il Libano, "che sono inviate dall'Iran attraverso la Siria".


WASHINGTON - Gli Stati Uniti hanno ribadito oggi il loro sostegno al governo del premier libanese Fuad Siniora ed hanno esortato l'Iran e la Siria a por fine al loro appoggio al gruppo Hezbollah.

Un portavoce della Casa Bianca ha detto che gli Stati Uniti sono "molto preoccupati" per le recenti azioni di Hezbollah in Libano. Il portavoce della Casa Bianca Gordon Johndroe ha accusato Siria e Iran di "voler destabilizzare il Libano" ed ha esortato Damasco e Teheran a mettere fine al loro sostegno al "gruppo terroristico" Hezbollah. E il Dipartimento di Stato ha fatto sapere che il segretario di Stato Condoleezza Rice ha fatto una serie di telefonate ai leader della regione per ribadire il sostegno americano al governo libanese alle prese con una nuova ondata di violenza. "Pensiamo che il governo libanese abbia agito nel modo giusto - ha detto il portavoce Sean McCormack - L'uso delle forze militari è stato deciso nell'interesse dei libanesi".

FRATTINI,DIPLOMAZIA E MESSA A PUNTO EVACUAZIONE
ROMA - Franco Frattini, al suo primo giorno di lavoro, alle prese con la crisi del Libano: sul fronte diplomatico, il ministro degli esteri ha avuto colloqui telefonici con il premier Fouad Siniora e con il presidente del Parlamento Nabih, oltre che con il segretario della Lega Araba, Amr Moussa, chiedendo una "riunione straordinaria" quanto prima dell'organizzazione. Sul piano, invece, degli avvenimenti in corso nel terreno, Frattini ha gestito la messa a punto di un piano di evacuazione per gli italiani. Frattini ha nel pomeriggio avuto un ampio giro di telefonate. Oltre che con Siniora e Nabih, ai quali "ha confermato l'impegno di Roma a sostegno dell'indipendenza e del rafforzamento delle istituzioni democratiche in Libano", il ministro ha parlato con i colleghi di Germania, Frank Walter Steinmeier, e Francia, Bernard Kouchner, "sull'apporto che la comunità internazionale e l'Ue possono dare al processo politico libanese".
D'altro lato, di fronte agli scontri in corso e ai rischi di una guerra civile, il ministero degli esteri ha messo a punto un'eventuale evacuazione dall'area centrale di Beirut per i connazionali che lo richiedano. Ad anticipare la notizia è stato in mattinata lo stesso Frattini, mentre nel corso della giornata la Farnesina ha via via precisato alcuni aspetti sull'operazione predisposta per "mettere in sicurezza" gli italiani presenti nel paese. La questione è stata affrontata in dettaglio dal ministero che ha organizzato "un ponte nazionale" aereo, dopo la richiesta fatta da Frattini all'Unità di crisi della Farnesina sulla necessità di mantenere la "massima attenzione nel monitoraggio della situazione" a Beirut.

Frattini ha in altre parole dato "istruzioni di portare in sicurezza i connazionali che si trovano nella zona centrale della città" che ne faranno richiesta, "con l'aiuto dell'esercito libanese non appena ci saranno le condizioni per intervenire", ha precisato il capo dell'Unità di Crisi della Farnesina, Elisabetta Belloni. Gli italiani a Beirut in queste ore sono "circa 600, mentre quelli che si trovano nella zona interessata dagli scontri sono una cinquantina, sui quali - ha ricordato Belloni - stiamo attualmente concentrando i nostri sforzi". "In questa fase non ci sono ancora le condizioni per parlare dell'attuazione di un piano di evacuazione, stiamo solo portando e cercando di portare sicurezza i connazionali che si trovano più a rischio", ha d'altra parte rilevato la responsabile dell'Unità di crisi. Il punto è, in altre parole, quello di tenere sempre pronta un'operazione per evacuare i connazionali, nel caso in cui la situazione degeneri. A conferma della delicatezza della situazione, a metà pomeriggio è arrivata la notizia della convocazione alla Farnesina di una "riunione urgente", proprio per prendere le decisioni necessarie di fronte a quello che viene definita "una situazione complessa".

DA ANSA


Archita
00sabato 10 maggio 2008 10:54
certamente si dovranno cambiare le regole d'ingaggio dell'Unifil ed intervenire con energia dove gli hezbollah fanno solo casino e prendere il potere con l'unica maniera che conoscono: la violenza.
Pius Augustus
00sabato 10 maggio 2008 11:42
Re:
Archita, 10/05/2008 10.54:

certamente si dovranno cambiare le regole d'ingaggio dell'Unifil ed intervenire con energia dove gli hezbollah fanno solo casino e prendere il potere con l'unica maniera che conoscono: la violenza.




costume invece sconosciuto ad israele...
Malduin
00sabato 10 maggio 2008 12:06
Hezbollah doveva essere disarmato subito, doveva farlo il governo Libanese, ma non lo ha fatto e la situazione è solo peggiorata.

Ora come ora qualunque azione rischerebbe concretamente di scatenare una guerra civile, vediamo cosa sarà deciso in sede ONU..
...se ad Hezbollah verrà consentito di creare uno stato nello stato in Libano...
...se l'Onu si impegnerà in prima persona per ristabilire la sovranità del legittimo governo di Beirut e disarmerà con le proprie forze i paramilitari di Hezbollah
...se l'Onu se ne laverà le mani e l'occidente sguinzaglierà Israele, o qualcun altro filo occidentale, un po' come l'Etiopia in Somalia ;)



@In Israele il governo è deciso da elezioni democratiche, non ci sono squadracce di paramilitari "alla nazifascista" che tentano in tutti i modi di destabilizzare lo stato per prendere il potere, con armi in piazza, omicidi dei politici dell'altra parte etc...
Pius Augustus
00sabato 10 maggio 2008 12:11
Re:
Malduin, 10/05/2008 12.06:

Hezbollah doveva essere disarmato subito, doveva farlo il governo Libanese, ma non lo ha fatto e la situazione è solo peggiorata.

Ora come ora qualunque azione rischerebbe concretamente di scatenare una guerra civile, vediamo cosa sarà deciso in sede ONU..
...se ad Hezbollah verrà consentito di creare uno stato nello stato in Libano...
...se l'Onu si impegnerà in prima persona per ristabilire la sovranità del legittimo governo di Beirut e disarmerà con le proprie forze i paramilitari di Hezbollah
...se l'Onu se ne laverà le mani e l'occidente sguinzaglierà Israele, o qualcun altro filo occidentale, un po' come l'Etiopia in Somalia ;)



@In Israele il governo è deciso da elezioni democratiche, non ci sono squadracce di paramilitari "alla nazifascista" che tentano in tutti i modi di destabilizzare lo stato per prendere il potere, con armi in piazza, omicidi dei politici dell'altra parte etc...



israele è uno stato di apartheid,che impone un regime razzista a metà della popolazione.Detto questo quale governo libanese dovrebbe disarmare hezbollah? il libano è un failed state dove il presunto governo non è minimamente capace di controllare il territorio.
Riccardo.cuordileone
00sabato 10 maggio 2008 12:21
Il Libano non doveva accettare anni fa i profughi palestinesi, gli accettati e ora ne paga le conseguenze.

L'unica soluzione sarebbe eliminare parte della popolazione riportando la società agli equilibri pre-guerra civile.
Ma lo stato libanese da solo non è in grado di farlo.
Pius Augustus
00sabato 10 maggio 2008 12:24
Re:
Riccardo.cuordileone, 10/05/2008 12.21:

Il Libano non doveva accettare anni fa i profughi palestinesi, gli accettati e ora ne paga le conseguenze.

L'unica soluzione sarebbe eliminare parte della popolazione riportando la società agli equilibri pre-guerra civile.
Ma lo stato libanese da solo non è in grado di farlo.




[SM=x751545]
Granduca di Milano
00sabato 10 maggio 2008 14:31
Il problema sono proprio i palestinesi emigrati in Libano che forniscono agli hezbollah rivoltosi da scagliare contro le autorità.
-Kaname-chan
00sabato 10 maggio 2008 15:11
Re: Re:
Pius Augustus, 10/05/2008 12.11:



israele è uno stato di apartheid,che impone un regime razzista a metà della popolazione.Detto questo quale governo libanese dovrebbe disarmare hezbollah? il libano è un failed state dove il presunto governo non è minimamente capace di controllare il territorio.




A me pare che hezbollah sia più un problema per i libanesi che per gli israeliani, ti risulta stiano attaccando Israele? Il problema del Libano sono proprio loro, che sono una fazione armata alle dipendenze di un governo straniero, altro che resistenza antisraeliana. Gli israeliani non hanno nessun interesse ad invadere il Libano, anche quando l'hanno attaccato l'estate scorsa lo fecero per eliminare hezbollah, non per conquistare il paese. Se hezbollah si spostasse e andasse a Gaza il Libano tornerebbe pacifico sia all'interno, dove è inconcepibile una miliazia armata indipendente, sia verso l'esterno. Il problema dei palestinesi ora non sono tanto gli israeliani ma i palestinesi estremisti e per il Libano è la stessa cosa. Il rafforzamento del governo centrale e la costituzione di un vero esercito in grado di controllare veramente il territorio sono l'unica garanzia per un Libano libero. Sai che sono cinque mesi che i libanesi non riescono ad avere un presidente? La colpa è degli israeliani o dell'hezbollah/Siria che hanno costretto i parlamentari a vivere in un albergo blindato impedendo le riunioni del parlamento e cercando di ottenere la maggioranza semplicemente eliminando fisicamente alcuni deputati?
Archita
00sabato 10 maggio 2008 15:17
lo stato di Israele è uno stato democratico che può concedere diritto di lavoro e di residenza anche a non israeliani e l'aspettativa di vita è ben superiore a quella presente in Palestina dove non c'è un governo unico e rispettato e in balia dei "signori della guerra" dell'Hamas a sua volta agente per stati stranieri come Iran e Siria...

il Libano era un paese moderno e pure fra i più ricchi del medioriente prima dell'avvento dell'islam ortodosso e delle guerre civili fra cristiani libici e musulmani e fra Israeliani e Siriani...

ora la Siria ha ritirato le sue truppe ma non ha smantellato la sua rete logistica pro-hezbollah...

il governo legittimo del Libano ha giustamente affermato che ormai gli hezbollah sono una minaccia per la fragile democrazia libanese e ha chiamato l'esercito ( e non Israele ma l'esercito LIBANESE )
princepsoptimus
00sabato 10 maggio 2008 16:05
Re:
Archita, 10/05/2008 15.17:

lo stato di Israele è uno stato democratico che può concedere diritto di lavoro e di residenza anche a non israeliani e l'aspettativa di vita è ben superiore a quella presente in Palestina dove non c'è un governo unico e rispettato e in balia dei "signori della guerra" dell'Hamas a sua volta agente per stati stranieri come Iran e Siria...





Chissà per quale motivo in Palestina non vi è un governo unico ed è in balia dei "signori della guerra"? [SM=x751574] Archita ce lo vuoi dire tu!? Aspetta ti do un suggerimento: ISRAELE.
Pius Augustus
00sabato 10 maggio 2008 17:24
Re: Re: Re:
-Kaname-chan, 10/05/2008 15.11:




A me pare che hezbollah sia più un problema per i libanesi che per gli israeliani, ti risulta stiano attaccando Israele? Il problema del Libano sono proprio loro, che sono una fazione armata alle dipendenze di un governo straniero, altro che resistenza antisraeliana. Gli israeliani non hanno nessun interesse ad invadere il Libano, anche quando l'hanno attaccato l'estate scorsa lo fecero per eliminare hezbollah, non per conquistare il paese. Se hezbollah si spostasse e andasse a Gaza il Libano tornerebbe pacifico sia all'interno, dove è inconcepibile una miliazia armata indipendente, sia verso l'esterno. Il problema dei palestinesi ora non sono tanto gli israeliani ma i palestinesi estremisti e per il Libano è la stessa cosa. Il rafforzamento del governo centrale e la costituzione di un vero esercito in grado di controllare veramente il territorio sono l'unica garanzia per un Libano libero. Sai che sono cinque mesi che i libanesi non riescono ad avere un presidente? La colpa è degli israeliani o dell'hezbollah/Siria che hanno costretto i parlamentari a vivere in un albergo blindato impedendo le riunioni del parlamento e cercando di ottenere la maggioranza semplicemente eliminando fisicamente alcuni deputati?




mi sembra quantomeno ingenuo dire che israele non è un problema per i palestinesi.Uno stato che li considera cittadini di serie b,che si accaparra le riserve energetiche,ce viola le risoluzioni dell'onu,che si rifiuta di concedere lo stato che legalmente spetta loro da decenni,che attacca continuamente i pochi punti semiorganizzati è un problema,comunque si voglia vedere le responsabilità.Quanto al libano,non ho affatto sostenuto che per gli abitanti il problema non sia hezbollah,ma ricordo che se quelli riescono a controllare il territorio non è solo grazie alla forza,ma anche a capacità di persuasione e a distribuzione di ricchezza (sopratutto proveniente dall'iran).
Ad archita dico che la democraticità di israele è una cosa reale...se non sei arabo.
Malduin
00sabato 10 maggio 2008 17:37
A Livello legislativo l'unica differenza in Israele è che gli arabi non hanno l'obbligo del servizio militare... nella pratica è un po' più difficile perchè tutto lo stato funziona un po' "alla siculo calabrese" ovvero su relazioni, conoscenze...etc...un po' alla "piccolo paese". Non mi sembra però ci siano Arabi con passaporto Israeliano che vogliano emigrare a Gaza o in Cisgiordania, o che si lamentino dei loro diritti...

Al momento però Israele non è uno degli attori nella partita Libanese, la presenza delle forse ONU sul confine impedisce che Hezbollah possa cannoneggiare Isralele e viceversa. Ma ciò non risolve i problemi del Libano.
Pius Augustus
00sabato 10 maggio 2008 17:40
Re:
Malduin, 10/05/2008 17.37:

A Livello legislativo l'unica differenza in Israele è che gli arabi non hanno l'obbligo del servizio militare... nella pratica è un po' più difficile perchè tutto lo stato funziona un po' "alla siculo calabrese" ovvero su relazioni, conoscenze...etc...un po' alla "piccolo paese". Non mi sembra però ci siano Arabi con passaporto Israeliano che vogliano emigrare a Gaza o in Cisgiordania, o che si lamentino dei loro diritti...

Al momento però Israele non è uno degli attori nella partita Libanese, la presenza delle forse ONU sul cofine impedisce che Hezbollah possa cannoneggiare Isralele e viceversa. Ma ciò non risolve i problemi del Libano.




è comunque qualcosa, finchè dura.
Lpoz
00sabato 10 maggio 2008 19:10
Ma in tutto questo, i nostri soldati e l'ONU in generale, che cosa fa??

Li abbiamo fatti sbarcare stile normandia
ricordate?


noi, come gli spagnoli e tutti gli altri...
Malduin
00sabato 10 maggio 2008 19:25
Notizia dell'ultimora:

Pare che il governo abbia accettato tutte le richieste di Hezbollah ed in cambio i miliziani stiano "ritornando" il controllo della capitale all'esercito regolare.

www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_72383...

ma ne parlano anche sul sito di Repubblica...
Archita
00sabato 10 maggio 2008 19:50
certo non è un fatto positivo ciò...costringere un governo ad accettare questo e quest'altro con le armi è un atto criminale e gli hezbollah dovranno essere trattati come tali.

non è un passo avanti verso la pacificazione della regione questo anzi costringerà Israele ad essere ancora più vigile ( alcuni razzi provenienti da Gaza hanno colpito una scuola israeliana fortunatamente senza vittime )
Riccardo.cuordileone
00domenica 11 maggio 2008 11:51
Re:
Lpoz, 10/05/2008 19.10:

Ma in tutto questo, i nostri soldati e l'ONU in generale, che cosa fa??


Niente...

Le missioni di "pace" o si fanno solo con la Nato o sono inutili.
Speriamo che il nuovo governo decida di ritirare il contingenete, dal Libano come dall'Afghanistan, la Bosnia, il Kosovo...


Archita
00domenica 11 maggio 2008 13:03
ma perchè dobbiamo ritirare le truppe dal mondo?

e il ruolo internazionale dell'Italia va a farsi benedire?

e inoltre non tollerei che un branco di banditi debba dettare le regole ad un governo regolarmente eletto dal popolo -_-
Riccardo.cuordileone
00domenica 11 maggio 2008 13:11
Re:
Archita, 11/05/2008 13.03:

ma perchè dobbiamo ritirare le truppe dal mondo?

e il ruolo internazionale dell'Italia va a farsi benedire?

e inoltre non tollerei che un branco di banditi debba dettare le regole ad un governo regolarmente eletto dal popolo -_-


Perchè ci costano un casino e ci sono problemi ben più gravi a casa nostra su cui investire.

Ma quale ruolo internazionale dell'Italia??? [SM=x751545]

Su questo ti dò ragione, se andare in Libano significasse schiacciare sotto i nostri carri Ariete tutti gli hezbollah la cosa avrebbe senso, ma se andare in Libano significa guardare gli hezbollah fare guerriglia senza intervenire se permetti preferisco investire milioni di euro in altre attività.


Archita
00domenica 11 maggio 2008 13:25
appunto, mi piacerebbe che si faccia finalmente qualcosa di serio contro gli Hezbollah...almeno diamo armi al governo libanese! renderlo più forte e meno timoroso sarebbe importante per la stabilità della regione.
Malduin
00lunedì 12 maggio 2008 15:13
La tregua sempre essere raggiunta a Beirut, ma altrove continua lo scontro tra Hezbollah ed i sunniti sostenitori del governo, assieme ai Drusi.

Le fazioni cristiane del paese si stanno per ora tenedo in disparte, mentre l'esercito cerca più diplomaticamente che militarmente, di metter fine agli scontri.

Ci sono due risuluzioni dell'Onu che impongono ad Hezbollah di disarmare.

La prima (1559?) diceva semplicemente che Hezbollah doveva abbandonare le armi e "smobilitare" i miliziani. Non lo ha fatto.

La seconda, quella post guerra 2006, precisava che l'esercito Libanese avrebbe dovuto disarmare Hezbollah. Non è stato fatto.

....attendiamo una terza?
princepsoptimus
00lunedì 12 maggio 2008 15:34
Si capisce che valore hanno queste risoluzioni ONU, ZERO.
Malduin
00martedì 13 maggio 2008 14:51
Probabilmente "al tempo" il premier Libanese contava di avere l'esercito sotto il suo controllo, mentre ora è apparso lampante (anche se già lì si sapeva) che i militari fanno sostanzialmente i loro interessi, o meglio quelli del "comandante supremo" che mira a diventare Presidente del Libano, fregandosene altamente del governo non troppo simpatico.
Hasta_La_Victoria_Siempre
00martedì 13 maggio 2008 20:36
Re:
Riccardo.cuordileone, 10/05/2008 12.21:

Il Libano non doveva accettare anni fa i profughi palestinesi, gli accettati e ora ne paga le conseguenze.

L'unica soluzione sarebbe eliminare parte della popolazione riportando la società agli equilibri pre-guerra civile.
Ma lo stato libanese da solo non è in grado di farlo.




bhe non sarebbe più facile eliminare gli israeliani che sono inutili? [SM=x751647]

Pius Augustus
00martedì 13 maggio 2008 20:56
Re: Re:
Hasta_La_Victoria_Siempre, 13/05/2008 20.36:




bhe non sarebbe più facile eliminare gli israeliani che sono inutili? [SM=x751647]





hitler approves [SM=x751624]
Archita
00mercoledì 14 maggio 2008 10:29
è pazzesco che mentre il libano sprofonda nella guerra civile, si debba affermare che l'Israele è colpevole di ciò....

l'umanità ha perso la testa ^^
Malduin
00lunedì 26 maggio 2008 11:09
A rigor di cronaca:
Dopo un incontro tra il governo ed Hezbollah, mediato dalla lega araba si è arrivati alla seguente concuslione.
Pilato (Suleiman qualcosa) prestigioso capo dell'esercito, amico di tutti, soprattutto della siria, e nemico di nessuno sarà il nuovo Presidente della Repubblica. Lo ho chiamato Pilato perchè è più noto per le cose che non ha fatto che per quelle che ha fatto, non ha difeso il Libano dai Raid Israeliani, non ha disarmato Hezbollah, non ha difeso Beirut dagli scontri dei passati giorni etc...

Dall'altra parte l'opposizione (cioè Hezbollah) avrà diritto di VETO su qualsivoglia provvediamento del Governo...che quindi non potrà più ordinare di smantellare lo "stato nello stato", anzi ne riconosce l'esistenza e gli da diritto di veto.
Riccardo.cuordileone
00lunedì 26 maggio 2008 18:34
Re:
Hasta_La_Victoria_Siempre, 13/05/2008 20.36:


Bhe non sarebbe più facile eliminare gli israeliani che sono inutili? [SM=x751647]


A bè si, però i palestinesi dovrebbero comunque sloggiare dai paesi vicini.


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