A Blera la Notte europea dei pipistrelli

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martee1964
00martedì 30 settembre 2008 08:09

VITERBO (29 settembre) - Una notte tutta dedicata ai pipistrelli tra bat detector e cassette-nido quella che vedrà Blera, piccolo paese della Tuscia, ospitare l'appuntamento, inserito nell'elenco delle manifestazioni dell'European Bat Night.


La Notte europea dei pipistrelli 2008 rientra nelle iniziative promosse dalla Eurobats, l'accordo sulla tutela delle popolazioni continentali di pipistrelli sottoscritto da oltre 30 paesi europei. L'evento, finalizzato a sensibilizzare il pubblico sulla importanza della presenza dei pipistrelli e della loro conservazione in buono stato, si svolgerà sabato alle 20 nella sala convegni del Comune.

Il programma della manifestazione, organizzato dal Centro studi Arcadia in collaborazione con la Regione Lazio, la Provincia di Viterbo, il Parco naturale Marturanum e il Girc (Gruppo italiano ricerca chirotteri), prevede la descrizione delle bat boxes, le cassette-nido dei pipistrelli, una conferenza su I pipistrelli: come vivono e perché proteggerli con l'erpetologo Vincenzo Ferri. Dalle 21.30, Camminando per Blera alla scoperta dei pipistrelli, una dimostrazione sull'uso del bat detector per interpretare gli ultrasuoni emessi da questi animali per orientarsi.

Nel Lazio una specie mangiapesci. In Italia, secondo la biologa Stefania Biscardi, ci sono poco più di 30 specie di pipistrelli, su oltre 1.000 al mondo, e appartengono tutti al gruppo dei microchirotteri, uno dei due gruppi, assieme ai megachirotteri, in cui i pipistrelli, il cui nome scientifico è appunto chirotteri (dal greco mano-alata), si suddividono. Sono utili anzitutto perché insettivori e agiscono come un insetticida, nutrendosi principalmente di insetti adulti, o di larve. Nel Lazio, dice Biscardi, è stato dimostrato che una specie, il Myotis Capaccinii, purtroppo in via di estinzione, si nutre occasionalmente di piccoli pesci.

I pipistrelli producono anche il guano, che veniva usato per la concimazione in agricoltura. Parecchi decenni addietro, quando vennero bonificate le pianure pontine, si costruivano le pipistrellaie, rifugi artificiali per questi animali pipistrelli, per combattere le zanzare e la malaria. I pipistrelli sono a rischio estinzione per diversi motivi, anzitutto l'uso di insetticidi, che nei chirotteri, che possono vivere anche 40 anni, si accumulano facilmente. Vi sono poi la cementificazione dei letti dei fiumi, che elimina la vegetazione riparia, rifugio di zanzare e piccoli insetti, e i disturbi dell'uomo alle grotte dove vivono, soprattutto durante il periodo invernale e riproduttivo, con l'organizzazione di visite per turisti che disturbano i pipistrelli, e il taglio dei vecchi alberi, nei cui tronchi cavi molte specie trovavano rifugio.
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