ATTRAZIONE FATALE....

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rockin934
00mercoledì 19 agosto 2009 19:09
Ciao a tutti,
vi propongo una riflessione che mi ha fatto pensare parecchio ultimamente…
Ho 23 anni e amo la montagna a dismisura(quest’anno le mie ferie sono state 3 settimane in 3 diverse località Canazei,Stubaital e Orobie) i sapori, gli odori e le sensazioni e i panorami che la solo essa può dare…eppure ogni volta che sono in ferrata o su un sentiero impegnativo mi accorgo di essere sì contento e felice, ma anche abbastanza teso e spesso poco tranquillo…non ho paura nel senso che mi blocco e non riesco più ad avanzare o ho vertigini e capogiro…semplicemente sento di avere tantissima adrenalina (specie nei tratti più difficili) e arrivo alla fine che più che la stanchezza fisica accuso la fatica per aver mantenuto la concentrazione e lo sforzo per più di 4-5 ore…quest’anno addirittura ho evitato l’ultima galleria delle trincee preferendo aggirare la Mesolina su una traccia di sentiero proprio perché mi sentivo vuoto e stanco di testa…
Ora è da qualche anno che vado in montagna con la mia ragazza in Austria(nella splendida Stubaital appunto) e con lei facciamo solo sentieri ben larghi e segnati fino a rifugi anche con 1000 di dislivello…mi piace, ho scoperto un aspetto della montagna che mi mancava, ma non è la stessa cosa e non è come “conquistare” una cima…la soddisfazione di arrivare in vetta è per me indescrivibile, ed è più grande se l’ascesa è stata impegnativa, ma allo stesso tempo all’inizio e durante nutro un “sacro rispetto” per la montagna che forse mi fa vivere male una delle cose più belle della mia vita…
Tutto questo sproloquio per dirvi che fino a luglio pensavo di essere scemo, anche la mia ragazza mi diceva:”Io non so cosa te lo faccia fare di arrampicarti per arrivare in cima se devi aver paura…” e io non riuscivo a spiegarle quello che sto cercando di spiegare a voi…poi ho letto il libro sui tragici giorni di Confortola sul K2 l’anno scorso: nelle sue pagine di diario, anche se forse il paragone è, fatto da me, blasfemo, descrive la sue sensazioni nei giorni di maltempo che anticipano l’ascesa…ecco descrive la stessa ansia, lo stesso timore reverenziale, ma anche la stessa indescrivibile attrazione che prova per la montagna…mi son detto,”vabbè che è il k2” ma forse non sono l’unico…
E voi cosa ne pensate?
Scusate la lunghezza e se la discussione è banale o fuori luogo…
fedipos
00giovedì 20 agosto 2009 14:23
fedipos
00giovedì 20 agosto 2009 14:24
rockin934
00giovedì 20 agosto 2009 15:03
fedipos le tue risposte bianche per cosa stanno?
antico43
00giovedì 20 agosto 2009 15:13
Forse è difficile capire? Forse devi chiarirti da solo? Non so cosa vogliano dire quei post bianchi,certo è che è difficile risponderti:infatti non lo fà nessuno! [SM=g27995]

Cmq buone montagne
rockin934
00giovedì 20 agosto 2009 15:18
Non cerco risposte per la mia vita...sarà stupido ma so che in queste cose ascoltarsi è molto importante...

Volevo conoscere il vostro rapporto con la montagna...se volete è un po' un argomento "filosofico"...
fedipos
00giovedì 20 agosto 2009 15:20
post bianchi
Lungi da me mancare di rispetto. Ho scritto un romanzo e non so come me lo sono cancellato. Sono incazzato come una iena ferita!
batofobico
00giovedì 20 agosto 2009 15:23
se passa un certo tempo quando clicchi per inviare il post non lo fa e si cancella tutto...meglio copiare il testo prima di farlo...

per quanto riguarda il post è difficile poter dare una risposta....ne esistono miliardi!
rockin934
00giovedì 20 agosto 2009 15:30
Ah anche a me è capitato a volte.... [SM=g28000]
(Ale74)
00giovedì 20 agosto 2009 21:55
Una spiegazione non esiste (per me), sono tante piccole cose.
I silenzi da ascoltare, le riflessioni che puoi fare, la presa di coscienza di se, l'aggregazione, la natura e potrei continuare.....

Certo che quando dici ad una persona alla quale la montagna è indifferente "ieri sono stato sulla cima del xyz, ho camminato per 6 ore lungo un sentiero così e cosà. Arrivato in cima mi sono mangiato un panino con sotto uno strapiombo di tot metri e poi sono tornato alla macchina dopo 5 ore di discesa"...bhe spesso ti chiedono se sei pazzo.....ma è difficile spiegare loro cosa significa....

Poi magari non ho azzeccato il tema.... [SM=g27988]
muress
00venerdì 21 agosto 2009 16:52
E' una passione. E come tutte le passioni crea piacere e va coltivata entro, naturalmente, i limiti consentiti dalle proprie capacità, possibilità ecc.. Non c'è una spiegazione. A me piace andare per monti, ad un altro per funghi, ad un altro ancora navigare, ad un altro ballare, ad un altro fare jogging ecc. Ognuno considera il proprio interesse il migliore che ci sia e magari molti faranno fatica a comprendere quello degli altri. Io per esempio non capisco che gusto ci sia a farsi stordire dentro una discoteca fino alle 5 del mattino, allo stesso modo in cui chi ci va non capisce che gusto provo a stare su una parete con 100 metri di vuoto sotto il culo. Ma siamo pari e ognuno va per la sua strada...

Però adesso tutto il mondo conosciuto, e anche una piccola porzione di quello ancora da scoprire, vuole leggere il best seller inedito di Fedipos.

Saluti e buon fine settimana a chi va per monti. Non so come sarà il tempo però...
fedipos
00venerdì 21 agosto 2009 17:32
re-attrazione
Ci riprovo. Allora carissimo Rokin, vedo se riesco a inquadrare il tutto partendo dalle tue sacrosante "ansie" e "timori reverenziali". Dato che la tua esperienza , vista l'età, è senza dubbio molto limitata,fai subito tesoro e coltiva molto bene le ansie e simili, perchè sono il primo passo per arrivare a 60 anni come il ssottoscritto, che non è nessuno, o per dirla col grande Bruno "l'alpinista più bravo è quello che muore nel suo letto" Sarebbe sbagliatissimo considerare quanto da te espresso come indicatore di paura o simili, il tuo stato d'animo è semplicemente il viatico di tutti, ai vari livelli e gradi di attività. Il tuo sentirti svuotato dopo 6/7 ore lo vedo esattamente come il mio dopo le punte in grotta di 30/35 ore, per non parlare di recuperi in profondità durati 100/120 ore filate. (fanno 5 giorni). Il timore guardando il cielo a 3000 metri forse incute più timore di quando lo guardavo da 6000, e sai perchè? Perchè tutto è proporzionale e nel periodo tra gli anni 70/90, durante il quale facevo schifo per allenamento e forma mentis, periodo nel quale ho tirato 800 salite e 15 spedizioni più tutta la speleologia in Marguareis avevo le stesse tensioni, le stesse paure che sono quelle che mi hanno permesso di non abbasare mai la guardia e di essere ancora qua a scrivere. Logicamente mi sento di darti un consiglio molto semplice: cerca di aumentare la preparazione tecnica, a parità di attività svolta, per aumentare la fiducia in te stesso e logicamente non trasformare una gita in un calvario. Intanto inserisco poi continuo.
fedipos
00venerdì 21 agosto 2009 17:52
re-re attrazione
E passiamo alle letture dove inevitabilmente ci metto un pizzico di cattiveria. Tu hai citato una lettura, e io ammiro chi legge di montagna perchè torno indietro con la memoria quando a 21 anni avevo letto tutti, dico tutti, i libri della sezione del CAI e giravo con negli occhi e nel cuore un sogno che si chiamava Katmandu, non sapendo che avrei avuto la fortuna e la forza di andarci 8 volte e forse 9 l'anno prossimo. Allora parlavo ddi letture. Vedi, io ho la fortuna-sfortuna di conoscere diversi grossi nomi dell'ambiente, ma tanto grossi che pochi li conoscono, mentre invece chi fa scritture-marketing è conosciuto da tutti. Adesso i soliti diranno"sta a vedere che mette in discussione anche...." si, ce lo metto e alla grande, perchè in tutta la sua vita è andato in montagna con 3 persone ed è per avvocati con 4, non solo, ma se un tal Jerzy avesse avuto un centesimo dei soldi avrebbe terminato la corsa agli ottomila 2/3 anni prima. Ma sto divagando. Dicevo , se posso darti una dritta, di lasciar perdere un certo tipo di personaggi, e tra gli sconosciuti o quasi , per capire veramente stati d'animo VERI, ti proporrei il Silenzio del vento e Un posto al sole, ossia la storia di una persona incredibile che si chiamava Anatolj Bukrev. Leggi i due libri, e poi vai a leggere Aria Sottile, il primo che parla di questa persona, mi raccomando di seguire l'ordine, così potrai meglio capire cosa vuol dire il mio discorso. ( che se capisci sei veramente bravo visto il casino che sto facendo). Adesso la pianto per non subire rappresaglie, e dato che hai 2 anni più di mio figlio che mi sta seguendo sulle orme, ti auguro di avere sempre tanti timori in modo da diventare vecchio almeno come me .Auguroni e un abbraccio.
rockin934
00venerdì 21 agosto 2009 23:46
Grazie Fedipos,
ti sembrerà strano ma ho capito tutto...cercherò molto volentieri i libri da te citati...ti do un altro nome, per vedere se questo ti piace di più...Mauro Corona?A parte il personaggio "folkloristico" come lo vedi come scrittore(se fosse bravo la metà di come arrampica o beve sarebbe già un autore da best seller) [SM=g27987] ?

Da domenica sarò ad oltre il colle a portare in montagna 60 pargoli di 13-14 anni...speriamo di fargli passare un millesimo dell'amore per la montagna che ho e che respiro su questo forum...così forse impareranno ad amare il caldino che ti sale per la schiena, la gola secca, e il male ai tendini del polso da far fatica ad aprire i moschettoni... piuttosto che le 5 in discoteca...

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