Beauty farm, mi curo lo spirito

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giuggyna
00lunedì 14 aprile 2008 21:45
Il benessere psico-fisico è un business
In beauty farm per sconfiggere la solitudine e il malessere del quotidiano. Wellness, benessere o salute interiore. Comunque la si chiami, la cura del corpo rappresenta un nuovo riferimento nella civiltà dei consumi. Lo status psico-fisico appare oggi una priorità assoluta per l'individuo del ventesimo secolo, mentre le strutture ricettive inseriscono ormai la voce 'spazi del benessere' in cima ai capitoli del bilancio aziendale. Centri termali, beauty farm, massaggi e yoga sono tittavia da un lato la nuova frontiera dello status symbol, dall'altro un modo per sopperire ad altre mancanze.

Come spiega Maria Beatrice Toro, psicoterapeuta cognitiva, "la ragione di questo nuovo tipo di consumi sta nella solitudine. Oggi come in passato si cerca di dare un significato all'esistenza ma, mentre prima questo procedimento accadeva all'interno della collettività, adesso avviene individualmente". Più che di benessere si tratta di una ricerca di punti fermi. "Il rapporto con il nostro corpo è rimasta una delle poche certezze. E' qualcosa che nessuno ci può togliere. Abbiamo ancora gli stessi istinti di una volta, ma li esprimiamo in modalità diverse. Non ci affidiamo più alla società ma a un professionista. Sentiamo il bisogno di lasciarci andare e lo facciamo nelle beauty farm", conclude l'esperta.

E' un'abitudine che "nasce dalla reazione al caos metropolitano, dal 'bisogno di pacchetti di silenzio', dalla necessità di non avere solo media intorno", aggiunge Mario Morcellini, preside della facoltà di Scienze della Comunicazione de La Sapienza.
Un dato mette comunque tutti d'accordo: occuparsi della cura del corpo e dell'animo è un affare sicuro. Stando ai dati dell'Associazione italiana centri benessere, includendo tutte le aziende attive nella cura del corpo, in Italia si contano fino a 22mila imprese per 20 milioni di clienti, 182mila addetti ai lavori e 10 miliardi di fatturato. Un giro di affari aumentato, solo negli ultimi cinque anni, del 10%.

Partiti venti anni fa come servizio aggiuntivo del momento dopo-sci, le offerte wellness si stanno affermando come prodotti a se stanti, tanto che spopolano anche sulle spiagge delle località marittime più affollate, come la riviera romagnola. Una passione che contagia tutta la popolazione. I servizi più gettonati sono però ancora quelli più costosi che danno anche la garanzia di maggiore affidabilità. Diminuisce la richiesta di soggiorni settimanali, aumentano i pacchetti vacanza da quattro giorni nei centri benessere. Mete irrinuniciabili: quelle di montagna, a cominciare da Trentino Alto Adige e Austria. I prodotti più glamour sono i diversi tipi di massaggi, purché soddisfino la voglia di estraniarsi dalla realtà e di sentirsi coccolati. Il cliente medio è la coppia al di sopra dei 30 anni proveniente dai grandi centri urbani e desiderosa di staccare dal caos quotidiano.

Regine indiscusse, tra i centri votati al benessere, sono le strutture termali. Secondo Federterme, l'84% degli italiani in età adulta attribuisce a queste strutture una funzione curativa molto rilevante, mentre il 61%prevede di dedicare parte del proprio tempo libero alla cura del corpo presso un centro termale. Le strutture alberghiere di nuova generazione offrono però servizi che esulano dal semplice termalismo. Delle vecchie cure di una volta, nei beauty farm rimangono solamente gli impacchi di fango e argilla.




Gli alberghi stanno adeguando le proprie strutture e, oltre ai consueti servizi di ricezione, offrono spazi attrezzati con saune, lettini e ambienti riservati a quei clienti disposti a pagare di più per godere di questi particolari privilegi anche, e soprattutto, durante la vacanza. Ed ecco spuntare cromoterapia, luce e vasche idromassaggio contenenti oltre 10 persone.

L'equilibrio interiore che passa per le beauty farm colpisce sempre più spesso gli uomini. Sono loro i consumatori preferiti dal mercato del benessere italiano che sta investendo sugli ex 'machi latini' con risultati fruttiferi, dato il numero crescente di clienti maschi registrato da palestre e centri estetici. La ginnastica supera addirittura il calcio. Il pallone, secondo quanto riporta l'Istat, perde il primato di sport più praticato, superato dal fitness. La passione per la cultura fisica travolge ormai 4 milioni e 320mila persone. Che siano sette giorni o ventiquattro ore, il comune denominatore è la ricerca spasmodica della perfetta forma psico-fisica.

Sempre secondo il Censis, la fascia compresa tra i 18 e i 29 anni è quella più fruttifera per i proprietari di beauty farm e centri estetici. E' questa l'età in cui si registra il maggior numero di clienti con una decisa inversione di rotta rispetto al passato, quando a dedicarsi alle cure del corpo erano solo gli ultrasessantenni in vacanza alle terme. Le motivazioni che spingono un cliente, che sia manager o impiegato, a entrare in una beauty farm sono però le stesse. Chi si reca in un moderno centro benessere vuole tonificarsi e migliorare la forma fisica ma, soprattutto, vuole immaginare di acquisire tranquillità ed equilibrio interiore. Dall'indagine Censis emerge anche un secondo gruppo, più selezionato ma anche più rappresentativo. Sono gli appartenenti alla fascia di reddito alta o medio-alta, imprenditori e liberi professionisti che compongono il 3,8 per cento del campione e concepiscono il centro benessere come luogo di vacanza esclusivo, dove il relax è completo.
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