Bone di jeff smith

ecco questo è il luogo dove un certo geek dovrà cominciare a postare alcune sue recensioni...

Per la prima volta, durante le mie recenti vacanze, ho conosciuto direttamente questo fumetto e... oh, *cosa* mi aspettava!

Ok, sono rimasto ufficialmente folgorato da Bone. E' un genere di narrativa che apprezzo moltissimo, dal tipo di disegno e di tratto al tipo di umorismo e di scansione degli eventi. Splendido, senza mezzi termini.

Ho acquistato i primi 12 fascicoli della serie da edicola edita da Macchia Nera, il quarto volume edito da Macchia Nera e l'ultimo libro, della Panini Comics. Ho dunque le parti 1-27 e 42-46 della storia.

Ma quest'opera mi piace troppo per averla in edizioni così eterogenee, con l'incognita del reperimento dei volumi mancanti (ormai rari) e della pubblicazione dei nuovi episodi in Italia, cosa che sembra andare alquanto a rilento. Così ho messo in cantiere di farmi un regalo di compleanno: mi compro tutta la saga di Bone in edizione originale, in volume unico (un "mattone" spettacolare), più la saga-prequel scritta da Jeff Smith, "Rose".

Incredibile, tra l'altro, quanto Fone Bone & Co. assomiglino ad un personaggio che avevo inventato quando avevo 10 anni... E la coincidenza non finisce qui, perché questo personaggio aveva un "setting" narrativo molto simile, ma rovesciato, con due umani che si trovavano in un mondo "diverso". E poi nella storia c'entravano in pieno i sogni, caspita Poi il resto era naturalmente molto diverso e molto più ingenuo ed abbozzato. Stranezze.

Ottimo comunque, proprio

ascoltateli i consigli del Grrò

Intanto tra pochi giorni esce il videogioco tratto dal primo volume, "Out from Boneville", realizzato da una piccola casa produttrice fondata da alcuni ex-programmatori ed artisti della LucasArts. Il videogioco dovrebbe essere un point-and-click sul modello di Monkey Island ed altri.
Il sito ufficiale > http://www.telltalegames.com/bone_the_game
Sul sito si possono trovare anche degli screenshot e dei video. Direi che promette bene, considerato anche chi lo sta realizzando

Mi è arrivata la "One Volume Edition" di Bone, più "Rose", Più "Stupid, Stupid Rat-tails".

Ho già iniziato la lettura, quando avrò terminato (ehm, presumibilmente tra un bel po' di tempo...) commenterò.

Ottima comunque la qualità di stampa della "One Volume Edition", non fa rimpiangere le maggiori dimensioni delle tavole dei volumi separati.

Ho dunque terminato la lettura integrale di "Bone" in lingua originale.

Ho già espresso il mio entusiasmo per quest'opera, e la lettura dei nuovi capitoli non ha certo intaccato questa mia impressione: mi limiterò dunque solo a fare alcune osservazioni sulla qualità dell'edizione e sui lati "problematici" che mi è sembrato di cogliere nella narrazione.

Innanzitutto, c'è da dire, la "One volume edition" americana è davvero pregevole. La storia, a quanto pare, è stata integrata e rifinita da Smith con tavole e vignette aggiuntive, che rendono più fluido e chiaro l'avvicendarsi delle situazioni. Leggendo la versione inglese, ci si rende purtroppo conto di quanto sia approssimativa la traduzione italiana del volume italiano "I cerchi fantasma", veramente trasandata e costellata di manchevolezze più o meno gravi (certi balloon sono stati del tutto soppressi).

Per quanto riguarda gli aspetti "problematici": il respiro lento ed intenso con cui Smith costruisce il suo grande arco narrativo da' senz'altro prova di una grande predisposizione affabulatoria, pari indubbiamente a quella dei più grandi narratori per immagini del ventesimo secolo. Ma alla fine qualche nodo viene al pettine. Nel senso che Smith "se la prende comoda": l'affascinante "respiro lento" di cui parlavo sopra, che permette bellissimi e raffinati momenti d'introspezione psicologica, porta in fin dei conti ad un accumulo ponderoso di questioni e sottotrame da risolvere. Quando si arriva alla fine, non c'è più tempo. Nella maggior parte dei casi la risoluzione è astuta e naturalissima, ma temo che per l'asse narrativo portante qualcosa rimanga poco chiaro. Si ha l'impressione di un che di mancante, si sente la necessità di maggiori spiegazioni. Non aggiungo altro, per non rovinare la lettura a chi ancora deve concluderla.

Notevole la somiglianza tra Smiley Bone e Alberto, l'alligatore di "Pogo"...
Ma del resto, Phoney è parzialmente avvicinabile a Zio Paperone (solo caratterialmente), e Fone Bone al Mickey Mouse delle origini ( e a Pogo, naturalmente). E forse Smiley deve qualcosina a Pippo. Roque Ja è disegnato in puro stile "alla Kelly".

Molti altri sarebbero i parallelismi possibili, mi limito ai più eclatanti, quelli "tolkieniani".

I cugini Bone = gli Hobbit
I mangiacorteccia = i Raminghi
Il signore delle Locuste = Sauron
Kingdok = Il Re degli spettri dell'anello
I rattodonti = orchi
I draghi = gli Elfi
L'incappucciato = Saruman, ma anche Gollum
Atheia = Minas Tirith
Thorn = Aragorn

Leggerò prossimamente anche i volumi aggiuntivi "Rose" e "Stupid, stupid rat-tails", e completerò il quadro.

[Modificato da Rebo I 20/09/2005 10.11]

Ho preso oggi il volumozzo in questione.
Mi è costato un rene, più una certa quantità di euri, e, soprattutto, quattromiliacinquecento punti fragola fidaty.

Ma ne è decisamente valsa la pena

Perdonate la mia ignoranza, ma qualcuno potrebbe dirmi di che cosa parla questo fumetto? così giusto in generale, l'ambientazione, chi è sto Bone...Mi avete fatto incuriosire...

Provo io...

Tre personaggi dal buffo aspetto, tutti bianchi, con grandi "nasi" e dall'aspetto tondeggiante (disneyano e "alla Walt Kelly") si aggirano sperduti in un deserto. Sono i cugini Bone: Fone Bone, lo svagato e poco furbo Smiley Bone, e Phoncible P. Bone, detto Phoney, un gretto affarista che ha fatto sì che i tre venissero scacciati con ignominia dalla loro città natale, Boneville.

I cugini vengono improvvisamente separati da un gigantesco sciame di locuste. Fone si ritrova solo, costretto ad affrontare un lungo inverno in una foresta sconosciuta. Capirà lentamente di trovarsi in un luogo molto diverso da Boneville, uno strano "medioevo", popolato per giunta non da altri "Bone" ma da esseri umani. Come Nonna Ben (un'arzilla vecchietta specializzata nel gareggiare in velocità con le mucche) o sua nipote Thorn (da cui Fone rimane affascinato), o gli avventori della taverna di Barrelhaven. Ma vi sono anche altre creature con cui Fone si trova ad avere a che fare: l'enigmatico Grande Drago Rosso, ad esempio, o la stralunata cimice parlante Ted, o i ben più minacciosi e pericolosi Rattodonti, creature mostruose e feroci, anche se non molto intelligenti (come avranno modo di dimostrare due rattodonti che più volte si imbatteranno nei Bone...)

La storia, che parte come una commedia con tocchi di geniale follia, si trasforma lentamente in un cupo fantasy molto vicino a "Il Signore degli Anelli", in cui però rimane sempre costante un'ottima leggerezza narrativa. Smith ha poi una grande abilità nel valorizzare i piccoli accadimenti della storia e le micro-interazioni tra i personaggi. E' un bellissimo fumetto, in bilico tra Walt Kelly, Schulz, Tolkien e Barks.

Come riferimento c'è comunque il sito ufficiale: http://www.boneville.com, dove si possono visionare anche alcune tavole in lingua inglese ---> QUI

[Modificato da Rebo I 09/10/2005 11.22]

Grazie Rebo, mi pare molto interessante e un'occhiata magari la darò, se le finanze disastrate dalla Norvegia lo permetteranno...

Bone a colori
In fuga da Boneville

Con questo volume, in vendita da Novembre, la Panini Comics ripropone la saga di Bone dall'inizio (come da molti sperato), in una bellissima edizione a colori.
Qualcuno di voi l'ha letto? Cosa ne pensate?

[Modificato da Tyrrel 31/12/2006 20.29]

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Scritto da: Tyrrel 31/12/2006 20.28
Con questo volume, in vendita da Novembre, la Panini Comics ripropone la saga di Bone dall'inizio (come da molti sperato), in una bellissima edizione a colori.
Qualcuno di voi l'ha letto? Cosa ne pensate?

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L'ho preso a Lucca... bella edizione, peccato per un paio di refusi nel lettering. Consigliatissimo, comunque.

Per certi versi è uan vera e propria riscoperta. Chi era abituato al bianco e nero di Bone con quest'edizione ha modo di vedere con altri occhi la storia. I bellissimi colori di Steve Hamaker sembrano descrivere un altro mondo, e sinceramente non saprei quale versione preferire. I colori sono ottimi, ma a i disegni di Jeff Smith rendono tantissimo in bianco e nero...
Alla fine forse la soluzione migliore è avere tutte e due le versioni...
Preferenze a parte, plauso alla Panini per aver riproposto dall'inizio l'intera saga; una scelta che chi, come il sottoscritto, si era impantanato tra le uscite Macchia Nera e i vari cambi di editore, aspettava da tempo! E in omaggio c'è pure un grazioso pupazetto di Fone Bone!
Nonostante la storia ti prenda da subito e le immagini lascino senza fiato, che aveva letto l'edizione Macchia Nera non può non aver notato che qualcosa non quadrava: si tratta della traduzione, rifatta ex-novo. Peccato, perchè quella artibanica funzionava a meraviglia, con alcune battute davvero esilaranti! Stessa sorte è toccata al lettering, in questa edizione, al contrario di quella Macchia Nera, meno artistico e meno attinente con l'originale.
Un'altra cosa cambiata è il titolo di questo volume: In fuga da Boneville invece che l'artibanico Via da Boneville; e anche il primo capitolo, che in precedenza riprendeva il titolo del volume, ora s'intitola La Mappa.
La storia, suddivisa nell'arco di 6 capitoli, introduce la saga. E lo fa in maniera graduale, quasi impercettibile, fino a ritrovarsi immersi nel fantasy. S'inizia con i tre cugini Bone (Fone, Phoney e Smiley) in fuga da Boneville per i casini combinati dall'avaro dei tre, Phoney, che molto ricorda il buon Paperone (e non a caso, visto che Smith disse di essersi ispirato a Barks). Un'orda di locuste inferocite, e il trio si divide; ci si ritrova allora a seguire le avventure di Fone, dalla scoperta di una vallata bellissima, all'inverno passato in quest'ultima, fino all'incontro con Thorn, un'umana che fa subito battere il cuoricino di Fone Bone. Nel frattempo si è fatta la conoscenza di alcuni personaggi importanti, come i due rattodonti, Ted la foglia e il misterioso Drago Rosso di Fone Bone. La storia prosegue, man mano si conoscono altri personaggi, come Nonna Ben, si scopre che fine ha fatto Phoney Bone e il fantasy incomincia a prendere il sopravvento, senza che manchino momenti di alta tensione.
Il volume costa 10 euro: lo consiglio caldamente, sia a chi Bone lo consce e lo ama già, sia a chi non lo conosce ancora; si tratta di un edizione pregiata per uno dei capolavori del fumetto mondiale.