Brands Hatch in delirio per Giacomino Toseland

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-Ricky79-
00lunedì 6 agosto 2007 10:40
mamma che martello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
L'inglese fa impazzire il suo pubblico con due vittorie perentorie. Con lui sul podio Haga, Corser e Biaggi. Per Bayliss e la Ducati un'altro GP da dimenticare. Parkes vince la SS e Sofuoglu è campione del mondo



Brands Hatch GARA1– Bayliss molla la frizione con eccellente tempismo, ma il motore ha un’esitazione. Il pilota tira ancora la leva della frizione, evita che il motore si spenga, quindi la lascia nuovamente e riesce, nonostante tutto, a precipitarsi in testa sulla prima curva. A ruota ha Toseland, poi Haga, Corser e Kagayama. Al secondo giro Toseland è il più veloce; al terzo passa Bayliss, che due curve più avanti deve cedere anche ad un attacco violento di Haga, violento perché il giapponese, all’interno, “gioca di sponda” con la Ducati e vi si appoggia con una forte spallata per poi superarla. Un giro più tardi Bayliss perde improvvisamente aderenza sulla ruota anteriore in ingresso di curva e vola nello spazio senza conseguenze. Un enorme urlo di disappunto esplode dai centomila di Brand Hatch. Lui non urla, e gli uomini della Ducati nemmeno, ma la delusione è palpabile.
All’ottavo giro Toseland è in testa con 1”65 su Haga e 2”2 su Corser. Quarto è Xaus che resiste come un leone agli attacchi di Kagayama e Biaggi, in duro duello fra loro. Settimo è Rolfo che precede Fabrizio, Laconi e Lanzi. Biaggi, come sua abitudine, sta facendo una corsa in crescendo e al nono giro passa Kagayama, poi punta su Xaus che lo respinge più volte finché commette un errore e per il romano si apre la strada verso il quarto posto.
Al diciassettesimo dei venticinque giri di gara Haga rischia la caduta per una perdita di aderenza all’anteriore. Riesce a non cadere, ma perde il contatto e rientra all’undicesimo posto. Niente può togliere ormai questa vittoria – importantissima – a Toseland , che viaggia con quasi 5” su Corser e 7”1 su Biaggi, che è attaccato ad ogni curva dal compagno Kagayama. Xaus è quinto davanti a Rolfo, Fabrizio, Laconi, Haga e Lanzi.
A tre giri dal termine la caduta di Kagayama toglie ogni residua preoccupazione a Biaggi, che vede alla sua portata un podio sul quale alla vigilia della corsa probabilmente non avrebbe scommesso nulla. Inizia l’ultimo giro e Toseland lo pennella sacrificando parte del vantaggio alla sicurezza del successo. Saluta i suoi fans e taglia il traguardo con 1”5 su Corser e 2”9 su Biaggi. Quarto è il bravissimo Xaus con quell’ottima Ducati che gli mette a punto il Team Sterilgarda, e quinto Fabrizio, che batte in volata Rolfo. Ad Haga un poco consolante settimo posto e a Lanzi un deludente decimo.





Brands Hatch GARA2 – Bayliss fila via questa volta senza il minimo problema, ma Haga lo attacca subito e lo infila all'interno, imitato poco dopo da Toseland che non perde tempo, forza il ritmo e prima dello scadere del primo giro è già al comando davanti ad Haga, Bayliss, Kagayama, Corser, Biaggi, Xaus, Laconi, Rolfo, Lanzi e Fabrizio. Impressionante il passo di Toseland: solo Haga lo segue come un'ombra, mentre gli altri, a cominciare da Bayliss, sono già staccatissimi.
Al quarto passaggio Haga si porta al comando ed è Toseland a seguirlo a pochi centimetri, ma alla fine del giro l'inglese lo infila nuovamente al termine del rettilineo. Intanto Bayliss appare in difficoltà: dapprima cede a Corser, poi anche a Biaggi, infine a Xaus: il sesto passaggio lo vede così in sesta posizione, anche se a sorpresa ha fatto la sua comparsa un cartello di segnalazione che impone a Biaggi una sosta per partenza anticipata.
Difatti il pilota della Suzuki Alstare si ferma e riparte in sedicesima posizione, ma questo non avvantaggia Bayliss, che rimane sesto in seguito al sorpasso da parte di Fabrizio.
All'undicesimo giro Haga è nuovamente davanti con Toseland a ruota, ma la novità è che Corser si sta sensibilmente avvicinando e sembra intenzionato a fare il terzo incomodo nella lotta per la vittoria. Grande recupero anche da parte di Michel Fabrizio, che è quarto e sta avanzando dopo essersi "bevuto" prima Kagayama, poi Xaus. Al tredicesimo giro i piloti che si giocano il traguardo finale sono tre: davanti c'è la Honda bianco-verde di Toseland, a ridosso del suo scarico ci sono Haga e Corser con le Yamaha, la marca per cui l'inglese correrà l'anno prossimo in MotoGP. Toseland è impegnatissimo, concentratissimo, velocissimo. Allunga per scrollarsi di dosso i due scomodi personaggi che lo seguono e riesce a guadagnare sette decimi in un paio di giri, quanto basta per non sentire più il loro alito sul collo Ma è ancora poco per sentirsi sicuro. A quattro giri dal termine della corsa, Toseland è primo con 1" su Haga e 1"7 su Corser: l'australiano sembra domato, ma il giapponese forse non ancora. Invece anche per lui è fatta e non è azzardato ipotizzare un poblema di gomme. Inizia l'ultimo giro con Toseland ormai solo al comando e Haga e Corser in duello per il secondo posto a poco meno di 2" di distacco, ma è un duello con troppo rispetto fra gli avversari: Haga si difende bene e Corser non infierisce: i due tagliano il traguardo nell'ordine. Quarto è Fabrizio che precede Kagayama, Xaus, Bayliss e Biaggi.
126.000 gli spettatori del week-end dichiarati dall'organizzatore. Ieri tantissimi, oggi una vera moltitudine. James Toseland, il loro beniamino, li aveva caricati questa mattina suonando al pianoforte e cantando per loro l'inno nazionale "God save the Queen". All'arrivo di Gara-2, dopo due perentorie vittorie, ha vissuto un vero e proprio trionfo ed ha alimentato l'entusiasmo traboccante del pubblico lanciando tra la folla stivali, casco, tuta, fino a rimanere in mutande. E sempre sorridendo col suo bel sorriso, e ringraziando. Troppo modesto per la MotoGP...






SUPERSPORT:

Non è l’anno di Charpentier: a Brands Hatch nessuno in prova è riuscito ad andare più forte di lui, ma la pole position ottenuta non gli serve a nulla: un ritardo all’allineamento di partenza della gara lo costringe a partire ultimo dal box.
Così è Sofuoglu a scattare al comando, inseguito dai “locali” Craig Jones e Tommy Hill, esaltatissimi sul terreno di casa. Jones al secondo giro attacca Sofuoglu e lo supera; il suo passo è superiore e l’inglese riesce a staccare il turco, che deve guardarsi da Parkes e Hill. Parkes insiste e Sofuoglu gli lascia strada, difendendo a fatica il terzo posto.
L’inizio di questa corsa è decisamente diverso da ciò che avevano lasciato presagire le prove. Parkes sembra in grande giornata e spinge a fondo per avvicinarsi a Jones, che raggiunge al quarto giro, ma non ha bisogno di impegnarsi ad attaccarlo: Jones commette un errore e vola nel polverone dello spazio di fuga lasciando via libera all’australiano della Yamaha.
La situazione verso metà gara si sta facendo molto coinvolgente: Parkes è in testa con 1” di vantaggio su Sofuoglu, che guida una fila sgranata di piloti composta da Harms, Roccoli, Hill, Fujiwara, Veneman, Alfonsi, Foret, Brookes e Riba. Charpentier è diciassettesimo, seguito da Nannelli e Sanna.
Ma il passo dei primi due non è alla portata degli altri. Così Parkes e Sofuoglu si allontanano per giocarsi privatamente la vittoria, e tre piloti: Harms, Hill e Roccoli, si giocano senza esclusioni di colpi il terzo posto, con Fujiwara pochi metri più indietro, pronto ad approfittare di ogni loro minimo errore.
Al quindicesimo giro sembra però che la corsa sia ormai saldamente in mano a Parkes, che ha messo fra la sua Yamaha e la Honda di Sofuoglu 2”, in incremento. A quattro giri dal termine, Roccoli, che ha lottato da campione, è terzo, ma Harms gli è incollato a ruota, mentre Hill ha mollato e Fujiwara è uscito di scena, sostituito da un brillantissimo Alfonsi in sesta posizione. Due tornate più tardi, Harms è davanti a Roccoli; inizia l’ultimo giro e Harms cerca di allungare, ma esce troppo largo da una curva, si scompone sul cordolo e Roccoli gli è subito addosso. I due percorrono il giro finale quasi appaiati, nessuno dei due vuole cedere: è questione di pochi millesimi, quasi di pochi millimetri, ma alla fine il terzo gradino del podio va a Roccoli che vince la volata.
Finalmente una bella, limpida vittoria di Parkes, ma il trionfo vero è di Sofuoglu, che col secondo posto in questa gara è campione del mondo della Supersport. L’asso turco si ferma lungo il percorso a festeggiare e un gruppo di suoi connazionali, sventolando grandi bandiere con mezza luna e stella, invade la pista e gli si stringe attorno. E’ una vittoria storica, ottenuta da un campione con talento, coraggio e testa. Charpentier, che oggi sarebbe potuto essere al posto di Parkes sul gradino più alto del podio, si ferma accanto al compagno di squadra e i due si abbracciano. Lo sport è anche questo. E soprattutto questo.






SUPERSTOCK:

Trio italiano al comando pochi metri dopo il via: davanti a tutti Claudio Corti, seguito da Matteo Baiocco e Niccolò Canepa, poi viene Van Keymeulen che cede presto a Roberts, mentre Pirro è sesto e precede Simeon. Pessima partenza di Badovini, che transita diciottesimo al primo giro.
Al secondo giro Van Keymeulen finisce nello spazio di fuga e rientra nelle ultime posizioni; un giro più tardi Canepa sorpassa Corti e si pone al comando, inseguito dal pilota della Yamaha, da Baiocco, Simeon, Roberts, Pirro e Dionisi. Sacchetti è undicesimo e Badovini già dodicesimo, ma con quasi 5” di ritardo dal primo. Bella performance di Aitchison al quarto giro, quando batte, girando in 1’29”317, il record ufficiale della pista, che apparteneva a Sofuoglu dal 2005 col tempo di 1’29”569.
Canepa e la sua Ducati tengono il comando con molta sicurezza, mentre alle spalle del binomio italiano c’è battaglia dura fra Corti con la Yamaha e Simeon con la Suzuki, mentre Baiocco ha ceduto e tiene il quarto a 1”75 dal leader, controllando Roberts che lo segue a 1” con l’altra 1098 ufficiale. Continua la rimonta di Badovini, con la MV del Team Gimotorsport: al nono giro è settimo e gira coi tempi dei primi. Al decimo giro Badovini è il più veloce in pista e attacca Dionisi per il sesto posto.
A tre giri dal termine Canepa non ha più avversari in grado di contrastargli la vittoria. Rovente è invece il duello fra Corti e Simeon e lo vince al dodicesimo giro il belga del Team Alstare, che passa al secondo posto, mentre Corti è incalzato anche da Baiocco e Roberts sembra in grado di agganciarsi a loro.
La corsa non riserva sorprese nel gran finale: Canepa vince controllandosi e controllando Simeon, che si piazza secondo a 6 decimi. Corti vince il duello con Baiocco per il terzo posto e per la felicità va in barca: si fa dare una bandiera inglese, perché, per attestare la sua predilizione per questa pista l’aveva fatta verninciare sul nuovo casco; riparte con quella, ma la Union Jack va ad avvolgersi attorno alla ruota anteriore bloccandolo. Una figuraccia...
Baiocco è quarto davanti a Roberts, sul quale piomba come un falco Badovini senza riuscire però a strappargli la quinta posizione. Il pilota della MV ha fatto una corsa eccezionale e la sua moto questa volta lo ha assecondato nel migliore dei modi, facendo registrare anche la massima punta velocistica della corsa.

gianlu05
00lunedì 6 agosto 2007 11:22
e si nulla da dire ci ha zaccato 2 gare da incorniciare!!!!!! si poteva solo abbatterlo dalle gradinate per fermarlo..più mostra sti risultati e più mi vengono dubbi sul fatto che l'anno prossimo carra con il team tech 3....non vorrei proprio che si rovini con le proprie mani
-Nike70-
00lunedì 6 agosto 2007 17:38
Re:
gianlu05, 06/08/2007 11.22:

e si nulla da dire ci ha zaccato 2 gare da incorniciare!!!!!! si poteva solo abbatterlo dalle gradinate per fermarlo..più mostra sti risultati e più mi vengono dubbi sul fatto che l'anno prossimo carra con il team tech 3....non vorrei proprio che si rovini con le proprie mani



Che dubbi hai ormai il contratto è stato firmato, ed in più l'anno prox il team Yamaha tech3 sara un team ufficiale Yamaha con gomme Michelin e non piu quella merda di Dunlop in piu avranno gli aggiornamenti insieme alle moto del team principale.
luigi 66
00martedì 7 agosto 2007 20:46
Re: Re:
-Nike70-, 06/08/2007 17.38:



Che dubbi hai ormai il contratto è stato firmato, ed in più l'anno prox il team Yamaha tech3 sara un team ufficiale Yamaha con gomme Michelin e non piu quella merda di Dunlop in piu avranno gli aggiornamenti insieme alle moto del team principale.




Immagino si riferisse al "dubbio" come opportunità di fare ciò che ha deciso di fare l'ottimo Toseland; e neanche a me stì team-satelliti-semiufficiali-aggiornamentiintemporeale-ugualeugualeallamotodiVale,
mica mi convince tanto...vedremo, spero solo che la Yamaha non ripeta le fesserie della Honda in MotoGp!!!
-Nike70-
00mercoledì 8 agosto 2007 08:14
Re: Re: Re:
luigi 66, 07/08/2007 20.46:




Immagino si riferisse al "dubbio" come opportunità di fare ciò che ha deciso di fare l'ottimo Toseland; e neanche a me stì team-satelliti-semiufficiali-aggiornamentiintemporeale-ugualeugualeallamotodiVale,
mica mi convince tanto...vedremo, spero solo che la Yamaha non ripeta le fesserie della Honda in MotoGp!!!




si puo essere, ma visto i calci in c..o che stanno prendendo in Yamaha quest'anno Valentino incluso, alla Yamaha conviene avere piu moto competitive, almeno per poter dire qualcosa nel mondiale costruttori, penso che l'intento sia questo.

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