ATTENZIONE: In questo thread ci saranno diversi post con le domande poste a Chomsky sull'anarchismo.
Chi volesse capirne qualcosa in piu', legga con attenzione.
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Introduzione
Sebbene Chomsky abbia scritto una considerevole quantità di cose sull’anarchismo nelle scorse tre decadi, la gente spesso lo interroga su una visione più tangibile e dettagliata del cambiamento sociale. Le sue analisi politiche non falliscono mai di instillare indignazione e rabbia per il modo in cui va il mondo, ma molti lettori rimangono incerti su cosa esattamente Chomsky vorrebbe fare per cambiarlo. Siccome forse essi guardano il suo lavoro analitico con molto rispetto, essi si aspettano che egli spiegherà i suoi obiettivi e le sue strategie con chiarezza e precisione simili, ma poi rimangono delusi dalle sue affermazioni generalizzate sui valori del socialismo libertario. O forse molti guardano ad un grande intellettuale che fornisce ad essi un “piano” da seguire passo per passo per un futuro luminoso e splendente.
Chomsky è riluttante nel fare tali pronunciamenti. Egli avverte che è difficile predire quali forme particolari assumerà una più giusta organizzazione sociale, o anche sapere per certo quali sono le alternative ideali al sistema corrente. Solo l’esperienza ci mostrerà le migliori risposte a queste domande, egli dice. Ciò che ci dovrebbe guidare nel nostro percorso è una serie generale di principi che saranno alla base di qualsiasi specifica forma la nostra società futura prenderà. Per Chomsky, questi principi sorgono dalla tendenza storica di pensiero e azione conosciuta come anarchismo.
Chomsky avverte che poco può essere detto sull’anarchismo ad un livello generale. “Io non ho provato a scrivere alcunché si sistematico circa questi argomenti, né conosco cose fatte da altri che potrei raccomandare”. “L’interesse sta nelle applicazioni”, egli pensa, ”ma queste sono specifiche allo spazio e al tempo”.
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Commento generale alle domande.
Nessuno possiede il termine “anarchismo” (personalmente non ho confidenza con la “giusta via”). Esso è usato per una ampia serie di differenti correnti di pensiero e azione. Ci sono molti sedicenti anarchici che insistono, spesso con grande passione, che la loro è l’unica via giusta, e che le altre non meritano il termine (e forse sono criminali di una o dell’altra sorta). Uno sguardo alla letteratura anarchica contemporanea, particolarmente in Occidente e nei circoli intellettuali (il termine potrebbe a loro non piacere), mostrerà velocemente che una larga parte di essa è denuncia degli altri per le loro deviazioni, come nella letteratura settaria marxista-leninista.