Clonazione, nati in Italia i primi maialini per lo xenotrapianto

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martee1964
00venerdì 16 maggio 2008 12:28

ROMA (15 maggio) - I loro organi dovranno essere compatibili con quelli dell'uomo e per questo sono stati geneticamente modificati: Apollo e Circe i primi mini-maiali ottenuti in Europa per questo scopo, sono stati clonati in Italia, nel laboratorio di Tecnologia della riproduzione del Consorzio per l'incremento zootecnico di Cremona, diretto da Cesare Galli. Sono stati ottenuti nell'ambito del progetto europeo Xenome e sono privi di un antigene che è la prima causa di rigetto iperacuto.

Rispetto ai due-tre quintali del peso di un maiale normale, Apollo e Circe pesano appena 90 chilogrammi. Le cellule con cui sono stati ottenuti provengono dal laboratorio di David Sachs, del Massachusetts General Hospital di Boston, e hanno la particolarità di essere prive del principale fattore che scatena il rigetto iperacuto, chiamato alfa-Gal. «Modificare solo questo gene è il primo passo, ma da solo non è sufficiente». Per questo nello stesso laboratorio di Cremona sono in corso altre gravidanze di mini-maiali geneticamente modificati. L'obiettivo ultimo del progetto europeo è arricchire di una decina di nuovi geni il Dna dei mini-maiali antirigetto. Nelle gravidanze in corso a Cemona sono stati introdotti due geni, chiamati Daf e Cd39, che controllano rispettivamente coagulazione e infezioni.

Sempre in Italia e sempre nell'ambito del progetto Xenome, altre due gravidanze di maiali geneticamente modificati sono in corso nell'esperimento condotto dal gruppo di Marialuisa Lavitrano, dell'università di Milano Bicocca, in collaborazione con la facoltà di Veterinaria dell'università di Bologna. Questo gruppo ha seguito in passato una via diversa per evitare il rigetto acuto, basata sull'introduzione di geni in grado di bloccare l'attivazione della reazione immunitaria scatenata dal riconoscimento di un organo non umano.

Il gruppo di Galli e quello di Lavitrano stanno collaborando nell'ambito del progetto europeo, unificando i due approcci. «L'idea - spiega Lavitrano - è aggiungere ai maiali ottenuti da Galli una decina di nuovi geni in grado di controllare eventi tipici del rigetto acuto, come coagulazione e infiammazione, e geni protettivi, che si attivano in risposta allo stress».

Una delle tecniche con cui sarà possibile ottenere queste modifiche genetiche multiple si chiama «trasferimento genetico mediato dagli spermatozoi», è stata messa a punto dal gruppo di Lavitrano e brevettata a livello internazionale, e consiste nell'introdurre i geni da trasferire all'interno degli spermatozoi.
gioiaedolore
00sabato 17 maggio 2008 20:12
ne inventano una piu' del diavolo...toccando tutto e di piu' [SM=g7727]
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