"La mia Avalon tra storia e leggenda...
Nella campagna inglese, vicino al confine con il galles, si trova una zona pianeggiante e lussureggiante. Su una piccola collina al centro di questa pianura sorge una torre, ultime vestigia di un'antica chiesa. Quella è Glastonbury Tor, uno dei luoghi più densi di mitologia della terra. Ma circa 2000 anni fa Glastonbury era poco più che un isola, il mare difatti giungeva ai piedi della collina e paludi rendevano l'accesso difficoltoso e tortuoso proteggendo la collina. Le terrazze che si vedono tutt'oggi sul fianco della collina confermano che i pellegrini dovevano percorrere una sorta di labirinto iniziatico per giungere sino alla sua sommità.
La leggenda narra che la prima chiesa cristiana d'inghilterra fu fondata a Glastonbury da Giuseppe di Arimatea nel I secolo d.C. Quando il pellegrino approdò sull'isola e conficcò il suo bastone nel terreno questo mise radici e germogliò dando origine all'albero di biancospino che si trova di fonte alla cappella della madonna e che tutt'oggi fiorisce due volte l'anno (natale e pasqua). In quel luogo Giuseppe edificò la chiesa. La leggenda narra però che Giuseppe portò con sé dalla terra santa anche un oggetto di grande potere: il Graal. Si dice che il Graal sia stato gettato in un pozzo la cui acqua assunse immediatamente un colore rosso che conserva tutt'oggi.
Ma un'altra leggenda è legata a Glastonbury, si tratta della leggenda della tomba di Artù. Si narra infatti che un bardo rivelò a re Enrico II l'ubicazione della tomba del leggendario sovrano, nel 1182 durante i lavori di ricostruzione della chiesa i monaci cercarono la tomba di Artù. Vicino alla cappella della madonna, a 2 metri di profondità trovarono una lapide ed una croce di piombo che recava quest'iscirizione:
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HIC LACET SEPULTUS INCLITUS REX ARTURIUS IN INSULA AVALONIA"
(qui giace sepolto il famoso re Artù nell'isola di Avalon).
Due metri e mezzo sotto quella lapide venne trovata una bara in legno. Al suo interno due scheletri, il più grande misurava 2 metri e quaranta, insieme agli scheletri vi era una treccia di capelli biondi.
La leggenda narra che dopo la sua ultima battaglia a Camlann, Artù fu condotto da una barca spinta da una brezza magica sull'isola di Avalon, dove in uno stato di animazione sospesa, attende il momento del suo ritorno.
Le ossa di Artù scomparvero misteriosamente e di quell'uomo alto 2 metri e quaranta non si sono potuti studiare i resti."
E ora aspetto che lei copi qualcosa da me, ovvio...Ghghhghggh
[Modificato da -=Morgana=- 20/07/2007 14.34]