Fantagiro 2016 di nebe1980

La prima tappa del mio fantagiro sarà dedicata alle ruote veloci e si presenterà estremamente facile, come una sorta di prologo in linea di limitato chilometraggio e senza alcuna difficoltà altimetrica.
Vi saranno due traguardi volanti con abbuono di 2 secondi al primo mentre agli arrivi di tappa sarà previsto un abbuono di 5 secondi per il vincitore. Non vi saranno invece abbuoni per i piazzati.
Il secondo traguardo volante è posto a soli 12 Km dalla conclusione per mettere un minimo di pepe ad una tappa che servirà più come sfilata iniziale dei partecipanti e delle squadre. Se infatti un finisseur dovesse riuscire a conquistare sia il traguardo volante che la tappa avrebbe già un vantaggio di 7 secondi sul secondo.

La seconda tappa del mio fantagiro presenterà i primi dislivelli da superare anche se sarà ancora una tappa per velocisti. Gli ultimi 50 Km sono infatti pianeggianti. Ci saranno 3 GPM uno di quarta categoria e due di terza. La salita più difficile è quella di Montepastore 5 Km con una pendenza media dell'8.4% dopo 48 chilometri di corsa a 683 metri di altitudine. Segue una fase tranquilla fino ai 15 Km che portano al passo della collina a 915 metri s.l.m. La salita è molto facile con pendenza media del3.4%. Al termin della discesa mancheranno oltre 50 Km alla conclusione. In ogni caso in questa tappa si assegnerà la prima maglia d leader degli scalatori mentre i velocisti lotteranno pr la maglia rosa anche perchè la tappa successva sarà di media montagna e con ogni probabilità provocherà un cambio in testa alla generale.

Siamo alla terza tappa, alla quale ho assegnato tre stelle, nelle prime due mi sono dimenticato di metterle comunque la prima tappa ne ha una mentre la seconda ne ha due.
Questa è la prima tappa di mezza montagna o meglio di collina dato che non si raggiungono mai altitudini extracollinari.
La tappa presenta un inizio mangia e bevi con sal salita di Volterra posta dopo 37 chilometri ed un successivo tratto di saliscendi.
Dopo il traguardo volante di Colle val d'Elsa c'è un lungo tratto interlocutorio con qualche saliscendi nella seconda parte prima di iniziare gli ultimi 50 Km nei quali sono concentrate le maggiori difficoltà. In effetti si dovranno affrontare due GPm di terza categoria ed uno di quarta mentre il finale pur se non classificato come GPM è in salita da Orvieto scalo ad Orvieto alta su una strada estremamente suggestiva. Le pendenze non sono impossibili ma il finale non è comunque adatto ai velocisti mentre è probabile che qualche finisseur che se la cava bene su salite di questo tipo possa andare via negli ultimi chilometri. Anche una fuga bene strutturata potrebbe anticipare il gruppo. Insomma una tappa molto aperta con i big ancora al coperto

Siamo al primo spauracchio. Una cronometro lunga per specialisti alla quarta tappa. Farà presumibilmente sfracelli e i corridori che cercano al condizione migliore nei primi dieci giorni di giro per poi essere al meglio nella terza settimana potrebbero accusare ritardi notevoli. Questa prove risulta cruciale nell'economia del giro e quindi i pretendenti alla vittoria finale dovranno arrivare in condizioni di forma buone già all'inizio. Anche gli scalatori subiranno pesanti passivi in questa tappa. La tappa infatti è sostanzialmente pianneggiante, minimamente vallonata con lunghi falsopiani su atrettanto lunghi rettilinei che daranno ai cronoman un'ottima occasione per avvantaggiarsi in generale. Vi sono due intertempi il primo dopo 15 Km il secondo dopo 31 che varranno come traguardo volante senza abbuoni ma valevoli per la classifica a punti.

Siamo alla seconda tappa di media montagna anche se si supera quota 1500 metri. Anche se le difficoltà altimetriche sono certamente maggiori di quelle che presenta la tappa di Orvieto il limitato chilometraggio mi spinge ad assegnare tre stelle a questa frazione come a quella di Orvieto. La tappa si snodera tutta a quote relativamente elevate ed i primi tre GPM due di terza categoria ed uno di quarta sono tutti oltre i 100o metri anche se nessuno di essi presenta particolari difficoltà.
L'ultima salita è invece un pochino più difficile se non altro per la lunghezza... 17 Km al 4,7% per raggiungere i 1552 metri del passo della Crocetta la cui sommità sarà posta a soli 5.5 chilometri dallo scriscione di arrivo posto alla stazione sciistca di Campo Felice a quota 1534. Gli ultimi 5 chilometri e mezzo sono una sorta di falsopiano in discesa per raggiungere il rettilineo che costeggia il parcheggio davvero gigantesco ove sarà allestito l'arrivo.
La tappa a dispetto di quel che potrebbe sembrare dall'altimetria non è adatta a tentativi di uomini di classifica che dovranno aspettare la tappa di domani per tentare di testare gli avversari su una salita che può dire qualcosa. Quella di oggi sarà una tappa da fughe o comunque da corridori medi, outsiders in cerca di una vittoria di prestigio al giro in una tappa che comunque non va presa sottogamba

Tappone appenninico di 255 Km, è la prima delle 5 tappe di alta montagna di questo fantagiro. 7 gran premi della montagna 3 di terza categoria, 3 di seconda e uno di prima. L'arrivo è posto 2 chilometri dopo l'ultimo GPM quello più difficile.
I primi 60 Km saranno tranquilli poi si affronteranno in rapida successione Passo San Leonardo (non si arriverà sino al valico ma si svolterà qualche centinaio d metri prima verso Campo di Giove, quindi si affronterà la salita di Quarto Santa Chiara che coincide per buona parte con quella per il Passo della Forchetta dal lato opposto rispetto a quello che si affronta di solito, quindi la facile salita di Montenerodomo. Da Quadri quando mancheranno 110 K alla conclusione si affronterà la salita di Valle de Sole frazione di Pizzoferrato la salita è lunga ma le pendenze non sono impossibili. stesso discorso per l'ascsa di Capracotta da affrontare subito dopo la fine della discesa (abbastanza tecnica). Dopo qusto GPM inizia un tratto tranquillo con un po' di pianura ed una facile ascesa da Alfedena quindi discesa fino a Pizzone dove inizierà l'ultima salita, è la più difficile 7% di pendenza media con un tratto al 14% e molti tratti in doppia cifra. Su questa salita i big potranno cominciare a mettere il naso fuori dal gruppo e gli scalatori potrebbero tentare di iniziare a recuperare il tempo perduto nella cronometro. Guardando il tracciato della tappa è verosimile pensare ad una azione negli ultimi 3 Km ma la lunghezza della tappa ed il continuo saliscendi anche se su salite dalle pendenze dolci si potrebbero far sentire nel momento cruciale.
L'arrivo sarà posto 2 Km dopo il GPM, sono due KM pianeggianti che terminano nell'ampio piazzale che fa da parcheggio ove sarà allestito l'arrivo
A dispetto di quanto potrebbe sembrare dall'altimetria si tratta sì di un tappone perchè prevede 250 Km e 7 salita ma apparte l'ultima sono tutte salite molto pedalabili (come potete vedere dai dati qui sotto) quindi si tratta di un tappone soft

Elenco GPM

1) Passo San Leonardo bivio 2 cat 1252 m.s.l.m. 14 Km pmed 5% pmax 11%
2) Quarto Santa Chiara 3 cat 1342 m.s.l.m. 11 Km p med 3,3% p max 8%
3) Montenerodomo 3 cat 1165 m.s.l.m. 4,2 Km p med 4,4% p max 6%
4) Valle del Sole 2 cat 1492 m.s.l.m. 16 Km p med 5,4% p max 12%
5) Capracotta 2 cat 1421 m.s.l.m. 10,6 Km p med 5,5% p max 10%
6) Alfedena ss 158 3 cat 1104 5,6 Km p med 4% p max 8%
7) Vallefiorita 1 cat 1450 m.s.l.m. 10 Km p med 7% p max 14%

Nebe, la penultima salita della tappa delle Mainarde si chiama "Valico Il Calvario"

mauro facoltosi, 24/04/2015 19:10:

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Nebe, la penultima salita della tappa delle Mainarde si chiama "Valico Il Calvario"

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hai ragione, mi ricordavo che aveva un nome ma non mi veniva in mente

Dopo la tappa appenninica di ieri si torna a respirare con la tappa che chiude la prima settimana di giro.
Si tratta di una tappa adatta ai velocisti anche se nella pri a parte proporrà tre gpm due di quarta categoria ed uno di terza posto a 86 Km dalla conclusione. Completamente pianeggianti gli ultimi 80 Km mentre il GPM di terza categoria non dovrebbe causare particolari problemi ai velocisti del gruppo. Molto probabilmente tornerà in scena lo sprint

Con la settima tappa si conclude la prima settimana di fantagiro...
Commenti?

Nebe1980, 25/04/2015 18:30:

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Con la settima tappa si conclude la prima settimana di fantagiro...
Commenti?

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Avvio interessante. Ma mettendo la crono dopo le prime due tappe di montagna secondo te sarebbe cambiato qualcosa?

Ti è arrivato il file access via mail?

mauro facoltosi, 25/04/2015 18:55:

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Avvio interessante. Ma mettendo la crono dopo le prime due tappe di montagna secondo te sarebbe cambiato qualcosa?

Ti è arrivato il file access via mail?

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Beh secondo me sarebbe cambiato l'atteggiamento nella tappa delle Maindarde. Con una crono per specialisti di 45 Km alla quarta tappa uno scalatore può prendere davvero tanto e vedendo le dimensioni del distacco potrebbe essere involgiato a tentare una azione più decisa sulle Mainarde di quanto non sarebbe spinto a fare se i distacchi fossero minimi. Inoltre se uno ha intenzione di fare un attacco sulle mainarde per recuperare potrebbe anche mettere la squadra ad imporre un ritmo elevato anche sulle ascese precedenti che sono sì facili ma fino ad un certo punto

La seconda settimana sarà caratterizzata da due tre tappe per velocisti, due tappe di media montagna e due tappe di alta montagna.
Rispetto alla prima settimana non c'è la crono in quanto la seconda prova contro il tempo di questo giro sarà collocata al penultimo giorno di gara, ci sono invece due tappe di media montagna più difficili di quelle previste nella prima settimana e ci sono due tapponi di alta montagna con arrivo in salita alla tredicesima ed alla quattordicesima tappa

La seconda settimana si apre con una tappa per velocisti senza alcuna difficioltà altimetrica ed un solo GPM di quarta categoria nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il cchilometraggio è limitato, tutti elementi classici della tappa da una stella, ancora un giorno per le ruote veloci

Lunga cavalcata nell'appennino Lucano, si tratta di una tappa di media montagna che non dovrebbe creare problemi ai big che però dovranno tenere gli occhi bene aperti perchè anche anche se di salita davvero impegnativa non ce ne sono i 237 chilometri di questa frazione si snodano tutti su strade estremamente tortuse con rischi e insidie ad ogni metro.
Per la vittoria di tappa probabilmente andrà una fuga che dovrà però essere composta da outsiders validi e dovrà andar via al momento giusto perchè il percorso è lungo e selettivo. I GPM sono 9 di cui 6 di terza categoria 2 di quarta e 1 di seconda. La salita più impegnativa è il valico di Monte Volturino a 1300 metri di altitudine (l'unico che supera i 1000 metri) 11 Km con una pendenza media del 5,2% con punte in doppia cifra in almeno tre passaggi, tuttavia quest salita si trova a quasi 120 Km dalla conclusione quindi anche se rappresenta un passaggio importante non potrà essere decisiva.
Le ultime due salita invece potrebbero essere terreno di battaglia per la vittoria di tappa. Se qualcuno vuole tentare un azione da lontano o sfoltire l'eventuale drappello in fuga potrebbe tentare sulla salita di Piaggine che presenta un tratto iniziale al 13% ed ha comunque una pendenza media al di sopra del 6%. Si tratta di uno ssalita di meno di 6 Km con scollinamento a 34 Km dall'arrivo ma non si tratta di 34 Km piani ma nervosi senza u metro di pianura e con il GPM di terza categoria di Moio della Civitella a soli 7,5Km dalla conclusione. Proprio sulla salita di Moio della Civitella (molto pedalabile) si giocheranno le ultime carte per la vittoria di questa frazione che vede la sua ultima parte snodarsi lungo i bellissimi paesaggi dela Parco Nazionale del Cilento

Di nuovo terreno per i velocisti in questa tappa che presenterà prima i saliscendi che porteranno i girini sulla costa del basso tirreno e quindi il secondo tratto costeggiando il mare su paesaggi mozzafiato.
Si tratta di una delle tappe paesaggisticamente più belle tra il Cilento e la costa tirrenica calabrese.
Il giro tocca il suo punto più meridionale alla vigilia del giorno di riposo con trasferimento con un'altra occasione per le ruote veloci che dovranno però porre attenzione alla prima parte che presenta tre GPM di cui l'ultimo abbastanza impegnativo anche se posto a 90 Km dall'arrivo. Il resto non dovrebbe causare problemi, è vero che nello scendere lungo la costa alta del tirreno si troveranno diversi strappetti magari anche duri ma di poche centinaia di metri sui quali i velocisti potrebbero al massimo bocchegguare un po' ma non staccarsi e poio ci sono 32 Km finali tutti piatti e rettilinei su cui si può andare a chiudere sulla fuga di giornata che sicuramente animerà la tappa

Dopo la tappa di Belvedere marittimo siamo al giorno di riposo con trasferimento in alta italia. Da domani si affronteranno una tappa molto difficile da decifrare, poi una per velocisti e quindi le due tappe di montagna che chiudono la prima settimana, la prima di esse sarà terribile ma non lunghissima mentre la seconda presenterà un chilometragio decisamente maggiore ma sarà complessivamente soft. Entrambe presenteranno l'arrivo in salita (che saranno anche gli ultimi del fantagiro)

Avvertenza:

Per le tappe con passaggi a quote over 2000 (ne sono previste 2) sarà postato anche il percorso alternativo da affrontare in caso neve. Ovviamente tale percorsi saranno sempre di montagna anche se sotto i 2000. Tuttavia un stagione come quella del 2013 con la neve anche ai 1400 metri sarebbe un bel problema ma quella fu una stagione particolare, nel normale svolgersi delle cose i piani B per le due tappe over 2000 dovrebbero funzionare

Tappa estremamente difficile da decifrare ed estramamente difficile da correre, non si tratta di una tappa di montagna nel senso classico del termine ma è comunque una tappa che presenta due salite estremamente difficili sulla seconda delle quali i big potrebbero venire allo scoperto. Tuttavia dopo il Passo Fittanze mancheranno ancora 40 Km al traguardo in discesa ed in falsopiano e tutto ciò renderà difficile creare distacchi tra gli uomin i di classifica che presumibilmente si presentaranno insieme sul traguardo di Via Alpini a Verona. Tuttavia sulle difficilissime rampe (pendenza massima 20%) che portano al Passo Fittanze sicuramente i big cercheranno di forzare il ritmo per vedere se c'è qualcuno che mostra segni di cedimento o anche solo di affanno mentre le seconde linee tenteranno l'impresa della vittoria di tappa. Può succedere di tutto ed i quaranta chilometri che separano la cima del passo fittanze dall'arrivo contribuiscono a mescolare ancor più le carte.
Il primo GPM sarà il Corno della Paura, strada che si stacca dal Passo di San Valentino per salire al corno e ridiscendere alla Polsa. Mi risulta che nella discesa ci siano alcune centinaia di metri sterrate mentre il resto è coperto dal asfalto in buone condizioni. E' ovvio che quelle poche centinaia di metri devono essere asfaltate, in caso contrario invece di salire fino al corno si salira fino al passo di San Valentino per poi ridiscendere ad Chizzola per la via normale con chilometraggio più o meno invariato.

GPM
Corno della Paura 1 cat 17 Km 1540 m.s.l.m. p med 8,1% p max 14%
Passo delle Fittanze della Sega di Ala 1 cat 1400 m.s.l.m. 12,5 Km pmed 9% pmax 20%

Ancora un giorno perle ruote veloci ma attenzione al Pian delle Fugazze in apertura, la salita è di quelle che fanno male con una pendenza media del 9,8% negli ultimi 6 chilometri e punte del 15%. In più la tappa è breve quindi se una squadra vuol far saltare i velocisti potrebbe organizzarsi per tirare a tutta sul Pian delle Fugazze in modo da distanziare il più possibile gli spinter.
In ogni caso non sarà una passeggiata anche considerando che siamo alla vigilia di due tappe di montagna che chiudono la seconda settimana

Siamo al primo tappone di questo fantagiro con il primo sconfinamento (ne sono previsti 2), la tappa è di quelle che fanno girare la tsta e tolgono il sonno ai corridori, 4 gran premi della montagna tutti di prima categoria e tutti oltre i 2000 metri (è previsto il piano B in caso di neve che sarà nel prossimo post)
Arrivo in saita alla Cima Coppi posta sull'arrivo a quota 2803. La salita finale è la stessa che verrà affrontata dal Giro di Svizzera di quest'anno.
La salita finale è terribile, su strada a pedaggio con asfalto perfetto si debbono affrontare 13 Km con una pendenza media del 10,7% e lunghi tratti al 13/14%... fraà sfracelli anche perchè sarà affrontat dopo atri tre mostri sacri del ciclismo, Pennes, Monte Giovo e Rombo in un classico tappone dal chilonetraggio limitato ma senza respiro. Se i corridori decideranno di fare corsa dura dall'inizio sulla salita finale potrebbero volare i minuti mentre se il timore d saltare o di rstare senza energie nella terza settimana consiglierà prudenza allora i distacchi saranno meno gravi

GPM:

1) Passo Pennes 1 cat 2211 m.s.l.m. 9 Km pend med 7,7 pend max 13%
2) Passo di Monte Giovo 1 cat 2099 m.s.l.m. 14 Km pmed 7,7% p max 12%
3) Passo di Rombo 1 cat 2491 m.s.l.m. 28 Km p med 6,4% pend max 14%
4) Rettenbachferner 1 cat 2803 m.s.l.m. 13,3 Km p med 10,7% p max 14%

Solo in casi di assoluta impraticabilità per neve dell tredicesima tappa che prevede 4 over 2000 è previsto questo piano b. Il chilometraggio è più o meo invariato (sono 4 Km di meno della tappa prevista) i GPM sarebbero 6 di cui 3 di prma catgoria, 2 di seconda e uno di quarta. Anch questa alternativa è molto dura l'ultima salita è di 16 Km all'8.2% di pendenza media con punte del 17%.
La salita a San genesio avverrà dalla via normale con eccesione del primissimo tratto (per evitare una galleria circolare) in quel tratto le pendenze raggiungono il 26% ma si tratta di un tratto di poche centinaia di metri. In ogni caso la salita continua sempre intorno al 9%. Dopo il facile GPM di Valas Faas si affronteranno Mendola e Palade complessivamene pedalabili ed un tratto di pianura prima di arrivare alla salita finale di 16 Km con pendenze che arrivano al 17%.
Anche questo piano B e molto duro, non si supererà mai quota 1620 metri ma i presupposti per un piano B coi fiocchi (non di neve) ci sono tutti

GPM

1) Costalovara 1 cat 1220 m.s.l.m. 16 Km p med 5,5% p max 11%
2) San Genesio (parte alta) 1 cat 1319 m.s.l.m. p med 10% p max 26%
3) Valas Faas 4 cat 1413 m.s.l.m. p med 3.1% p max 9%
4) Passo della Mendola 2 cat 1374 m.s.l.m. 15 Km p med 6,5% pmax 12%
5) Passo di Palade 2 cat 1531 m.s.l.m. 13 Km p med 4.1% p max 7%
6) Merano 2000 1 cat 1620 m.s.l.m. 16 Km p med 8,2% p max 17%

Tappa da quattro stelle ed ultimo arrivo in salita di questo Fantagiro, è una tappa di montagna soft con 3 GPM di cui solo il primo (Tonale) sarà di prima categoria mentre il secondo ed il terzo saranno di seconda categoria. Dopo 43 Km di gara sarà affrontato il Passo del Tonale, quindi dopo la discesa un lungo tratto interlocutorio tra il lago di iseo e Zambla sul dcui colle saà posto il secondo GPM di giornata. Dalla sommità tra discesa e successivo tratto interlocutorio ci saranno una trentina d chilometr prima di attaccare i 22 finali che portano ai 1620 metri de traguardo di Foppolo.
La salita finale è complessivamente pedalabile ma misura 22 Km quindi bisognerà stare attenti comunque infatti l'ultmo chilometro ha una pendenza media che supera il 7%.
Si tratta dell'ultimo arrivo in salita. Anche se nella terza settimana ci saranno atre due tappe di montagna esse presenteranno una l'arrivo in discesa, l'altra in pianura quindi gli scattisti dell'ultimo chilometro avranno l'ultima occasione.

GPM
Passo del Tonale 1 cat 1880 m.s.l.m. 15 Km p med 6,2% p max 9%
Colle di Zambla Alta 2 cat 1240 m.s.l.m. 10 Km p med 6.3% p max 9%
Foppolo 2 cat 1617 m.s.l.m. 22 Km p med 5% p max 9%

Con la tappa di Foppolo si conclude la seconda settimana...
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Bel percorso... anche se difficilmente a maggio si riuscirebbe a fare l'arrivo sopra Solden. Comunque penso che l'unico posto dove c'è spazio per l'arrivo è nel piazzale più in basso, prima della galleria (dove faranno l'arrivo del Tour de Suisse)

In effetti è così però non dimentichiamo che lo Stelvio che è solo 40 metri più basso è stato affrontato spesso senza neve o con neve che permetteva addirittura la discesa. Quella di Solden è una strada a pedaggio molto curata quindi penso che si possa liberare dalla neve come hanno fatto lo scorso anno con Stelvio e Gavia ed in più non c'è il problema della discesa.
Quanto all'arrivo io pensavo che i mezzi rai potrebbero essere messi nel piazzale dopo la galleria che è enorme come si può vedere da questa foto

La galleria inoltre potrebbe diventare un luogo nel quale fare riparare i corridori in caso di nevicata all'ultimo momento come quella del Terminillo

mauro facoltosi, 27/04/2015 20:16:

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La galleria inoltre potrebbe diventare un luogo nel quale fare riparare i corridori in caso di nevicata all'ultimo momento come quella del Terminillo

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Sì effettivamente questa è una buona idea

Comunque mi pare esagerato (e farebbe incavolare un po' i corridori) il trasferimento da Solden a Cles via Rombo. Ci fosse un giorno di riposo in mezzo ok.

Sì avevo pensato a questo, infatti pensavo di fare una tappa da Merano ma sarebbe venuto eccessivamente lungo oppure avrei dovuto fare tonale, arica, san marco e Foppolo ma volevo fare una tappa soft.
Non so se sia opportuno mettere due giorni di riposo così vicini però se si può fare sarebbe certamente la soluzione migliore.-

Nel caso s dovesse fare il piano B andrebbe bene ma comunque il giorno di riposo sarebbe in effetti da fare

La terza settimana di questo fantagiro sarà caratterizzata da due tappe per velocisti, due tappe di mezza montagna o comunque intermedie, due tapponi di montagna durissimi ma senza arrivo in salita, una tappa a cronometro mista ma prevalentemente per specialisti con una sola salita breve e relativa discesa.
Come al solito nei miei fantagiri la terza settimana non è estrema ma solo un po' più difficile della seconda anche se in realtà le tappe intermedie saranno meno dure delle due proposte nella seconda settimana (Vallo della Lucania e Verona), Però ci sarà la crono al penultimo giorno come ultima occasione per rimescolare le carte