Fiume Sile

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Jack.ciclista
00domenica 23 gennaio 2011 21:50
Dalle sorgenti...
La voglia anche ci sarebbe, ma visto il clima mutevole e le temperature decisamente rigide non è prudente avventurarsi su lunghe distanze con la bici da corsa. Quindi in sella a Diana (la ciclocross) parto ad esplorare i territori intorno a casa: questa volta, approfittando delle indicazioni turistiche, risalgo il percorso del fiume Sile fino alle sorgenti.
Un'alternanza di tratti asfaltati e zone ciclabili mi porta fino a Badoere, dove presto si lasciano fondi stradali ottimali per sentieri che costeggiano i campi dove, viste le abbondanti piogge, i trattori hanno scavato solchi importanti ora pieni d'acqua. Se inizialmente si cerca di evitarli, una volta infangati ci si tuffa dentro cercando solo di superarli nel minor tempo possibile; breve sosta ad ammirare le risorgive quindi ritorno verso casa.


...alla foce
Oggi il freddo è pungente, quindi mi trasferisco in auto a Quarto d'Altino per esplorare l'ultimo tratto della ciclibile del Sile che dovrebbe condurre fino a Jesolo.
La nebbia nasconde quasi tutto ed il freddo punge su mani e piedi, ma quel poco che si riesce a vedere è davvero suggestivo: la strada è perfetta e corre costantemente sull'argine, ora costeggiando la statale e più spesso allontanandosene per immergersi nella boscaglia. Dopo una decina di chilometri arrivo a Portegrandi, dove un piccolo porticciolo ricorda che una volta fiume sfociava all'interno della laguna, mentre ora è stato incanalato verso Caposile-Jesolo per poi sfociare in mare a Cortellazzo, aggirando così la laguna di Venezia. Oggi però fa troppo freddo per proseguire, e rimando l'esplorazione completa a data da destinarsi.
grigua
00lunedì 24 gennaio 2011 01:21

Sempre suggestivi i tuoi racconti e le tue foto.
In poche righe e due sole foto rendi tutta l'atmosfera dei tuoi giri. [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Ciao!

CiclistaperCaso@
00lunedì 24 gennaio 2011 08:25
Re:
grigua, 24/01/2011 1.21:


Sempre suggestivi i tuoi racconti e le tue foto.
In poche righe e due sole foto rendi tutta l'atmosfera dei tuoi giri. [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Ciao!





ESATTAMENTE come ha detto Grigua [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

... e aggiungo: che diversità di paesaggio tra la zona delle sorgenti e quella prossima alla foce.

Ciao
Jack.ciclista
00lunedì 24 gennaio 2011 08:32
Re:
Jack.ciclista, 23/01/2011 21.50:

...per poi sfociare in mare a Cortellazzo, aggirando così la laguna di Venezia. .



Ovviamente il fiume sfocia a Cavallino, a Cortellazzo ci arriva il Piave.
MirkoBL
00lunedì 24 gennaio 2011 09:22
Re: Re:
Jack.ciclista, 24/01/2011 8.32:



Ovviamente il fiume sfocia a Cavallino, a Cortellazzo ci arriva il Piave.



Piave che, però, in origine sfociava a Cavallino, prima che i Veneziani deviassero tutti i fiumi per evitare l'interramento della laguna.
GattoVe
00lunedì 24 gennaio 2011 13:23
Re: Re:
Jack.ciclista, 24/01/2011 8.32:



Ovviamente il fiume sfocia a Cavallino, a Cortellazzo ci arriva il Piave.




Ovviamente avevi sbagliato di brutto!
aresius_
00lunedì 24 gennaio 2011 22:23
Quelle foto mi ricordano molto alcuni suggestivi paesaggi fluviali delle mie parti, ricchi di percorsi a misura di ciclista, con decine di km di piste ciclabili, per me piacevolissimi da pedalare. [SM=g28002]
Jack.ciclista
00martedì 25 gennaio 2011 07:45
Re: Re: Re:
GattoVe, 24/01/2011 13.23:




Ovviamente avevi sbagliato di brutto!



Capita, ma mica è colpa mia se i veneziani dirottano il corso dei fiumi !!
In realtà Cavallino e Cortellazzo li confondo molto spesso.
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