Il fantasma dell'uomo macchina. Siamo davvero liberi di scegliere? di Chriss Nunn

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vanni-merlin
00sabato 28 aprile 2007 16:29
Il fantasma dell'uomo macchina. Siamo davvero liberi di scegliere?




A volte facciamo scelte costretti dalle condizioni in cui ci troviamo. Ma può anche capitare di agire d'impulso, per poi magari pentirci subito dopo. In ogni caso, abbiamo la netta sensazione di essere stati noi a prendere l'iniziativa e che la situazione contingente fornisca solo motivazioni, o scusanti, per le scelte fatte.
Questa consapevolezza di godere del libero arbitrio è per noi di un'autoevidenza analoga a quella dell'affermazione «penso dunque sono» su cui Cartesio fondò la filosofia. Senza contare che è anche alla base della convivenza e della responsabilità civile: solo chi non è in sé, o è colpito da qualche patologia psichiatrica, può venire assolto dalla responsabilità delle proprie azioni.
A mostrare che le cose possono essere più complesse fu per primo Freud, che mise in evidenza quanto rilevante sia l'inconscio nella nostra condotta. Tuttavia - egli riconosceva - la cultura, attraverso meccanismi psichici come la repressione e la sublimazione, ci permette di riappropriarci del libero arbitrio.
Oggi, però, genetica e neuroscienze sembrano alzare ancora di più la posta, stabilendo connessioni sempre più strette fra eventi esterni, processi interni, cervello e mente. Tanto da far porre ad alcuni ricercatori la domanda se il nostro libero arbitrio non sia in realtà solo un'illusione, dettata dai limiti della nostra parte cosciente.
Pur considerando la coscienza come un prodotto del cervello, Chris Nunn, psichiatra e ricercatore all'Università di Southampton, dedica il suo volume a controbattere questo atteggiamento, basato sulla metafora che vede il cervello come un computer, sostituendolo con l'idea che noi siamo le storie che con quel computer si possono scrivere. Storie determinate da molteplici fattori, ma che, grazie alle peculiarità della nostra memoria, lasciano la possibilità di una vera autodeterminazione: in parte conscia, in parte inconscia, ma sempre nostra.



di Adriana Giannini

Il fantasma dell'uomo macchina. Siamo davvero liberi di scegliere?
Chriss Nunn
Apogeo, Milano, 2006
pp. 240
euro 15,00



da: lescienze.espresso.repubblica.it/recensione/Esiste_davvero_il_libero_arbitrio...

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