Il pericolo tra i banchi di scuola

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vanni-merlin
00mercoledì 24 maggio 2006 23:08
Il pericolo tra i banchi di scuola


Le pagine dei giornali locali, quasi quotidianamente, riportano notizie relative ai disagi legati agli istituti scolastici e agli annosi problemi dell’inagibilità di edifici ormai vecchi e inadeguati. Manda un sms al ministro Moratti

Inviado un Sms al numero 329.0288000 potete segnalare le carenze strutturali e di sicurezza della vostra scuola. Tutti i messaggi, con l'indicazione del luogo, il nome della scuola e una breve descrizione del problema, saranno poi raccolti in un dossier che sarà inviato al ministro dell'istruzione Letizia Moratti
“Abbiamo fatto più volte presente alla Provincia che nel nostro istituto ci sono problemi urgenti, ma le nostre richieste non sono state ascoltate”. La lamentela è di una professoressa di un istituto di Brindisi, ormai disillusa su un interessamento da parte delle istituzioni. “Invece di aspettare un intervento che non arriva mai – ha aggiunto la docente - abbiamo preferito utilizzare i fondi d’istituto, per sistemare l’impianto elettrico, per sanare le crepe nei muri e per altri lavoretti, ma quei soldi non bastano mai. E poi mancano cose fondamentali come la palestra o l’ascensore per i ragazzi con difficoltà motorie”.

“La nostra scuola è ospitata in un vecchio edificio, solido sì, ma senza strutture adeguate per disabile e senza impianti per l’evacuazione in caso di incendi -afferma un professore di un istituto di Caltanissetta -, ma aspettiamo fiduciosi la consegna del nuovo edificio.
Lì è tutto nuovo, abbiamo le rampe per i disabili, le scale antincendio, la palestra e una sala informatica. Sarà tutta un’altra cosa”.

In alcune scuole, la situazione sembra decisamente migliore. “Il Comune è molto attento alla sicurezza negli istituti e il nostro ha subìto interventi strutturali almeno un anno prima della tragedia di San Giuliano e periodicamente vengono effettuati dei controlli sugli impianti per verificare la funzionalità – dice un insegnante di una scuola di Brescia - Abbiamo porte antipanico, uno scivolo per disabili e un piano antincendio. Sotto questo punto di vista siamo tranquilli”.

Andare a scuola è pericoloso, stando ai dati riportati nel rapporto Eurispes sulla sicurezza degli edifici scolastici.
E’ passato quasi un anno dalla terribile tragedia della scuola elementare di San Giuliano di Puglia, quando un terremoto oltre a spazzare via le vite di 26 studenti, scosse le coscienze di politici e di addetti ai lavori che così, all’improvviso, sembrarono accorgersi di una realtà consolidata del panorama scolastico italiano.
Si sono fatti sopralluoghi, si sono scoperte carenze si sono favoriti interventi di ammodernamento per evitare che di nuovo si potessero versare lacrime per vite stroncate da incidenti avvenuti tra i banchi di scuola.

Eppure, quasi quotidianamente, sui giornali locali appaiono, magari oscurate da fatti di più ampio rilievo, notizie che riguardano lo stato di salute degli edifici che ospitano le scuole italiane, ma senza che questo sollevi clamore, perché senza vittime, si sa, la notizia non è notizia.
Anche qualche giorno fa la tragedia è stata sfiorata di nuovo in una scuola elementare in provincia di Caserta, dove un pezzo del solaio del bagno ha ceduto ed è crollato, fortunatamente un attimo dopo che i bambini erano usciti dalla stanza.

Ed è solo uno degli episodi. In tutta Italia, le lezioni si svolgono per la maggior parte in impianti che non rispettano le norme di sicurezza, mancano le certificazioni e quasi mai le strutture sono attrezzate per ospitare ragazzi con disabilità.
I dati parlano chiaro: solo il 27% degli edifici scolastici ha una certificazione adeguata contro gli incendi; in 9 scuole su dieci mancavano strutture che rendano la scuola accessibile ai disabili, per non parlare dei certificati di agibilità sanitaria, carenti nel 60 % dei casi.
Che fine hanno fatto, quindi, i fondi che sarebbero dovuti essere stanziati per gli interventi nelle aree scolastiche e che erano stati promessi dopo il terremoto in Molise?

Di certo si sa che i lavori per rendere le strutture antisismiche non rientrano nelle previsioni del decreto firmato qualche giorno fa dal ministro Moratti e che prevede uno stanziamento di 461,516 milioni di euro per effettuare lavori di manutenzione degli impianti scolastici.
Il documento, che prevede un ampio coinvolgimento delle regioni nell’attività di intervento stabilisce un piano di ripartizione dei contributi, fissato secondo un parametro che dovrebbe essere rigoroso.
I criteri di attribuzione del punteggio, in base al quale viene stilata la graduatoria degli interventi, si basano su sei indicatori che tengono conto dell’affollamento delle strutture, della precarietà degli edifici e degli impianti, della distribuzione territoriale delle carenze di impianti sportivi, dei vincoli storici e monumentali e dell’affitto dello stabile.

Con i fondi stanziati, quindi, le scuole avranno nuove palestre, porte antipanico e aule tecniche, mentre i lavori per rendere antisismici gli istituti, essendo opere straordinarie, non rientreranno in questo piano di intervento, ma ricadono in programmazioni a più lunga scadenza.
Le regioni favorite da questo finanziamento sono Lombardia, Campania e Sicilia seguite da Lazio, Puglia e Calabria.




da: www.lafragola.kataweb.it/fragola/detail.jsp?idCategory=2863&idConten...

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:18.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com