L'estate degli ubriaconi...

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ELIPIOVEX
00domenica 30 luglio 2006 13:39
Nei guai anche l'ufficio dello sceriffo che inizialmente non aveva diffuso le frasi ingiuriose pronunciate dall'attore e regista
Gibson ammette gli insulti antisemiti: «Mi farò curare»
Dopo l'arresto per ubriachezza, la confessione: sono alcolizzato da anni

WASHINGTON — Mel Gibson era stato arrestato per guida in stato di ubriachezza l'altra notte a Los Angeles e tenuto in cella per cinque ore. Quello che inizialmente non era però emerso, e si è saputo solo ieri (per questo l'ufficio dello sceriffo è ora sotto accusa per insabbiamento) è che Gibson aveva reagito al fermo con insulti antisemiti e gravi oscenità. In un alterco, ha scritto nel suo verbale diffuso ieri dal sito di America On Line Tmz.com l'agente James Mee, il poliziotto che ha fermato l'attore, Gibson ha urlato «ebrei fottuti!», «gli ebrei sono responsabili di tutte le guerre del mondo», e aveva poi chiesto all'agente: «Tu sei ebreo?». In cella, il divo ha anche tentato di orinare sul pavimento.

Poche ore dopo la diffusione delle accuse, l'attore ha rilasciato un comunicato nel quale ammette di «aver fatto cose molto sbagliate per le quali mi vergogno...
ho agito senza autocontrollo, ho detto cose disdicevoli che so essere false... combatto da anni contro l'alcolismo, sto intraprendendo passi per far sì che un simile episodio non accada più».

Gibson correva sulla Pacific coast highway a una velocità di 120 km orari circa, il doppio del consentito, con un tasso alcolico di molto superiore a quello legale. Nell'auto aveva una bottiglia di tequila e una di bourbon mezza vuota. Scrive l'agente nel rapporto: «Al momento del fermo, Gibson protesta: "La mia vita è fottuta" e si oppone al test del tasso alcolico... Gli ho dovuto assicurare che se non avesse opposto resistenza io non lo avrei ammanettato, ma si è rifiutato di salire sulla mia auto, tentando di fuggire. Ho dovuto ammanettarlo e spingerlo a forza».
A quel punto, gli insulti: «Vuoi fare il supereroe? Tu sei un fottuto, sarò io a fotterti, rimpiangerai di avermi arrestato, sono il padrone di Malibù e spenderò tutto ciò che ho per regolare i conti con te». Quindi gli insulti antisemiti. Via radio, il poliziotto avvertì il sergente del commissariato di Malibu. Questi filmò Gibson all'arrivo, suscitandone di nuovo la rabbiosa reazione: «Tu, tette di zucchero, che cosa credi di vedere?», Gibson ha gridato a una donna poliziotto. L'attore — il cui padre, Hutton Gibson, ha negato l'Olocausto e considera il Concilio Vaticano Secondo «un complotto degli ebrei» e tutti i papi da Giovanni XXIII in poi «antipapi» — era già stato accusato di antisemitismo all'uscita del suo film La passione di Cristo, ma si era difeso fermamente e il successo del film sembrava aver tacitato le polemiche.

Difficile calcolare oggi le conseguenze che quest'ultimo scandalo potrà avere sulla carriera du Gibson. Ma in un momento in cui Israele è sotto assedio, e tutti gli americani sono invitati a denunciare il razzismo, Hollywood potrebbe non perdonarlo.
Ennio Caretto
30 luglio 2006


ELIPIOVEX
00domenica 30 luglio 2006 13:40
Al di là dell'accanimento contro gli ebrei sempre disdicevole... ma questi divi, guadagnano i miliardi e li scialacquano in alcool?
prettyangel
00domenica 30 luglio 2006 15:13
No, non solo con l'alcool...anche con la cocaina.
gattadany
00lunedì 31 luglio 2006 09:57
Sono senza parole, Gibson come attore è molto bravo, ma rovinarsi così... [SM=x988250]

Daniela
Ardore che Risplende
00lunedì 31 luglio 2006 10:36
Anche loro sono persone normali anche se famose, non bisogna dimenticarlo, come già ho detto in un altro topic. ^^
Solo che, in quanto personaggi pubblici, dovrebbero dare il cosiddetto "buon esempio" secondo la logica della gente comune. Oddio, ribadisco...siamo tutti esseri umani con le nostre debolezze e gli attori ne hanno molte di più di quelle di una persona normale. Perchè? Beh, già solo difendere l'immagine con la quale ti guadagni da vivere è un'impresa assai dispendiosa di energie mentali e fisiche. Bisogna sempre dare il massimo senza lasciare spazio alle proprie normali, comuni debolezze. Per questi motivi spesso le star, i politi o comunque personaggi pubblici importanti, si abbandonano all'alcool o alla droga. La cocaina serve a dar sempre il massimo, diminuisce la sensazione della fatica ed alza la reattività, mentre l'alcool serve un pò da valvola di sfogo. Non si può rimanere puri in certi ambienti...anche con tutto l'impegno di questo mondo...
ELIPIOVEX
00lunedì 31 luglio 2006 13:40
Secondo me ci sono persone che ce l'hanno fatta a rimanere "puri". Il successo non ha dato loro la testa e il loro stile di vita non è mai stato all'eccesso (non so perché ma adesso mi è venuto in mente Corrado, non sarà Mel Gibson, ma era molto popolare ai suoi tempi e nonostante tutto era comunque una persona semplice sia davanti al video sia nella vita privata)
Forse è solo questione di DNA. Magari Mel Gibson beveva anche se non andava a fare l'attore...
prettyangel
00lunedì 31 luglio 2006 14:01
Alla storia del buon esempio io non credo. Voglio dire, il fatto che siano personaggi pubblici non implica che non abbiano debolezze umane nè il dover vivere come santi. Sono tanti gli alcolizzati nel mondo, si tratta di una vera e propria malattia che va curata. Se lui ne uscirà fuori il buon esempio lo darà comunque. Molto più che facendo la bella statuina dalla vita pura nelle copertine, per poi fare di tutto di più dentro casa sua.
ELIPIOVEX
00lunedì 31 luglio 2006 14:03
Forse, un pochettino, irrita il fatto che si sia messo a fare il santone, producendo il film rigorosamente ortodosso sulla passione di cristo.
Mel predichi bene e razzoli male!
Ardore che Risplende
00lunedì 31 luglio 2006 14:19
Cosa centra il fatto che abbia diretto un film sulla passione di Cristo? Resta pur sempre un uomo con le sue debolezze, come giustamente detto da PrettyAngel. Inoltre il suo film mostra un Cristo molto più umano di quello che si possa immaginare, una versione più realistica della visione religiosa. Capisco se si fosse messo a prendere i voti, ma il fatto che abbia diretto un film su Cristo non pregiudica il fatto che non possa, come dite voi cristiani, "cadere in tentazione". Sono quelle assonanze che proprio non capisco...
ELIPIOVEX
00lunedì 31 luglio 2006 14:25
Potrà anche non centrare niente, ma secondo me bisognerebbe essere coerenti nella vita. Almeno provarci. E' probabile che a lui interessasse solo rientrare bene dei soldi del film, bene.. ci fermiamo qua.
Comunque non sono solo io a pensare queste cose. Gli Americani sono i primi a farla pagare a chi va contro il loro perbenismo. Io mi limito ad esprimere la mia disapprovazione. Dopo ognuno è libero di fare ciò che vuole.
Ardore che Risplende
00lunedì 31 luglio 2006 14:29
Anch'io sono per la coerenza, ma il film di Gibson, come ribadisco, mostra un Cristo umano, che prova un dolore umano e reale. Comunque rischiamo di addentrarci in polemiche lunghe e senza fine, quindi mi fermo qui. [SM=x988166]
ELIPIOVEX
00mercoledì 2 agosto 2006 14:29
Questo l'articolo che ho trovato oggi...
A quanto pare gli Americani non sopportano le menzogne...

opo gli insulti Mel Gibson chiede perdono agli ebrei

Mel Gibson ha chiesto scusa per le frasi antisemite pronunciate nella notte tra giovedì e venerdì quando la polizia di Los Angeles lo ha pizzicato ubriaco al volante. Preso dall'euforia l'attore e regista americano avrebbe mandato a quel paese gli ebrei, affermando che sono reponsabili di tutte le guerre del mondo. Gibson ha chiesto di incontrare i responsabili della comunità ebraica per trovare un modo per riparare.

"E' tremendo quando succede a persone del genere. La gente li prende a modello, devono stare attente a quello che dicono", dice un giovane ebreo.

"Si dovrebbe vergognare per aver mentito quando, facendo la Passione di Cristo, disse di non essere anti-semita", aggiunge una signora.

Scuse a parte, Gibson ha subito già le prime conseguenze: il network televisivo ABC ha annullato una serie progettata insieme alla sua società di produzione.
Ardore che Risplende
00mercoledì 2 agosto 2006 14:35
la gente li prede a modello...sì, è vero, ma bisognerebbe soprattutto che la gente maturasse una coscienza propria invece di appoggiarsi sempre agli altri.
Io la penso così, sono contro ogni mito ed ogni modello. Ho maturato una coscienza mia e quando sento queste cose mi sale una depressione assurda perchè noto quanto la gente della società moderna è priiva di personalità...
ELIPIOVEX
00mercoledì 2 agosto 2006 16:32
Questo è vero, però non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia. Bisogna riconoscere che, soprattutto le persone più deboli (i piccolissimi oppure le persone non del tutto padrone dei propri pensieri) possono fotocopiare certi comportamenti che vengono proposti dalla televisione, dal cinema e dalla pubblicità.
Verso queste persone siamo responsabili tutti, in primo luogo proprio chi propone questi modelli.
Ardore che Risplende
00mercoledì 2 agosto 2006 16:40
I responsabili dei bambini sono i loro genitori. Con i miei ho sempre visto qualsiasi genere di film, anche violento, poichè mi avevano abituata a pensare ai film ed alla televisione in generale come una grande scatola che raccontava delle storie, la realtà era un'altra cosa. Infatti non ho mai confuso la vita reale con la televisione, non me ne andavo in giro o non facevo in casa quello che vedevo alla tv (imitavo solo i comportamenti dei parenti, quello si lo facevo).
Inoltre in televisione c'è tanta di quella spazzatura che l'ubriacatura di Gibson mi sembra proprio l'ultima delle preoccupazioni. Mi preoccupano e schifano molto di più le ballerine nude degli show in prima serata. Serbrano le prostitute della televisione, che fanno soldi solo mostrando la propria carrozzeria, come fossero delle macchine da acquistare.
gattadany
00mercoledì 2 agosto 2006 17:16
E' vero i genitori devono educare i figli ed aiutarli a capire la differenza tra tv e realtà, ma putroppo non possono fare miracoli. Ci sono in giro un sacco di ragazzini che sembrano le brutte copie di tutti quegli individui che compaiono in tv, vedi Costantino, le veline, partecipanti dei GF etc, ma un genitore non può mica bastonare il figlio per evitare che si conci così? (con il mio lo farei) Che Mel Gibson sia libero di fare quello che vuole della sua vita nessuno lo mette in dubbio, ma io credo che nel momento in cui una persona decida di far parte del mondo dello spettacolo deve anche accettare che qualunque cosa faccia ci sarà sempre qualcuno che ne prenderà esempio. Troppo comodo dire, è la mia privacy e ci faccio quello che voglio, perché non è così. Quando scegli un lavoro accetti i pregi ed i difetti. Un direttore di banca, anche se gli piacciono i tatuaggi, non può ricoprirsene perché il suo ruolo non glielo permette. Un carabiniere può adorare i capelli lunghi, ma il suo lavoro gli impone una certa immagine e deve rispettarla. Loro non sono dei santi, e nessuno chiedo loro di esserlo, ma quando hanno intrapreso questa carriera sapevano che non sarebbero più stati degli sconosciuti. Se Mel o chiunque altro volgiono ubriacarsi o fare altro, liberissimi ma che lo facciano tra le loro quattro mura, senza coinvolgere il resto del mondo...

Daniela
Ardore che Risplende
00mercoledì 2 agosto 2006 17:28
A me sembra anche inutile tirar su una simile polemica sul fatto che Gibson si sia ubriacato.
Certo, hai ragione nel dire che devono rispettare una certa etichetta, ma, come ribadisci poi, nessuno è un santo (e conosco anche dei banchieri o della gente che lavora ad alti livelli e ha tatuaggi sulla schiena, certo non li mostra dove lavora, ma ce l'hanno).
ELIPIOVEX
00mercoledì 2 agosto 2006 17:29
Naturalmente Dany mi trovi d'accordo.
Aggiungo inoltre che non si tratta solamente di un'ubriacatura.
L'attore ha fatto delle offese di tipo razziali ed è giusto che se ne scusi (in più essendo ubriaco è molto facile che abbia agito d'istinto e queste cose le pensi veramente, quindi è anche molto peggio...)
Ardore che Risplende
00mercoledì 2 agosto 2006 17:34
Su questo ho da dissentire...quando si è ubriachi si dicono cose assolutamente senza senso. Non si dice quello che si pensa quando si è ubriachi ma qualsiasi cosa passi per la testa, senza pensarci. Io vedo i miei amici ubriacarsi quasi tutti i sabato sera, anche mia sorella ubriaca l'ho vista varie volte e mai ha detto un qualcosa di sensato o attinente alle sue idee.
gattadany
00mercoledì 2 agosto 2006 17:53
Sai Michela, io non ho mai creduto nella frase "ho detto quelle cose ma non le pensavo" Che sia la rabbia, o l'alcol, o qualunque altra cosa, se riesci a dirle è perché almeno una volta nella vita le hai pensate. Quindi se si ha il "coraggio" di parlare, bisogna avere il coraggio di assumersi la responsabilità di quello che si dice.
Non volevo fare polemica, anzi, vi ho solo reso partecipe delle mie idee!

Daniela
ELIPIOVEX
00mercoledì 2 agosto 2006 17:55
Certo questo deve essere un luogo dove ci si confronta. E poi detto fra noi... che ce ne frega di cosa fa Mel Gibson quando non recita?
Io te e chiunque altro... viviamo benissimo lo stesso...
Ardore che Risplende
00giovedì 3 agosto 2006 07:58
Oh! Esattamente!
Per me mel Gibson può anche fare il porno divo nel tempo libero, non m'importa.
Però dico solo un'ultima cosa...tante volte quando si è arrabbiati non si pensa così coem quando si è ubriachi. Io tante volte nella mia adolescenza, quando ero incazzata con il mondo intero, ho urlato :"Prima o poi mamma ti ammazzo!" ma non l'ho mai fatto e mai lo farò, perchè amo mia madre...dico solo questo per mia esperienza personale.
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