L'abitante di un paese indiano ha messo a frutto la sua somiglianza Sosia di Bin Laden?

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vanni-merlin
00sabato 10 giugno 2006 00:42
L'abitante di un paese indiano ha messo a frutto la sua somiglianza Sosia di Bin Laden?

Affari a gonfie vele Ha cambiato il suo nome con quello del capo di Al Quada e la sua panetteria si è riempita di clienti. Ma anche di poliziotti



NEW DELHI - Nel giorno della morte di Al Zarqawi e mentre la Cia sembra aver perso le tracce di Osama Bin Laden, nel piccolo paese indiano di Maliya Myana, nello stato nord occidentale del Gujarat, nessuno si stupisce se qualcuno chiede indicazioni per raggiungere la casa dove abita il capo di Al Quaeda. Ma l'Osama del Gujarat è una brava persona e non appartiene a nessun gruppo terroristico e, invece che con armi ed esplosivi, traffica solo con pane e burro.
IL CAMBIO DEL NOME - Il suo vero nome è Hanif Mohammed Sandhwani e fa il droghiere. Un nome difficile e forse «poco invitante» per i clienti. Così Hanif ha deciso di cambiare nome e, sfruttando una straordinaria rassomiglianza con il terrorista saudita ha deciso di farsi chiamare Osama Bin Laden. Una decisione che, almeno all'inizio, non ha mancato di creargli qualche piccolo problema. Lo scorso anno mentre passeggiava portando in mano il fucile giocattolo del nipote, Hanif fu notato e segnalato da un poliziotto e solo dopo le dovute spiegazioni l'equivoco venne chiarito.
TUTTI LO CHIAMANO OSAMA «Hanif è un mio caro amico - racconta Ayub Allarakha, un abitante della cittadina - qui ormai tutti lo chiamano Osama Bin Laden. Quando va in giro tutti dicono Laden è nei paraggi, ma lui è davvero un brav'uomo e non ha niente a che vedere con i terroristi». Nessuno in realtà sa perché un uomo onesto abbia deciso di prendere il nome di uno dei criminali più ricercati e pericolosi del mondo.
PIU' CLIENTI NEL SUO NEGOZIO - Bizzarria forse, o solo, come sostengono alcuni, un mezzo per attirare più clienti al suo negozio. Sebbene Sandhwani, nato da una famiglia povera, non abbia mai finito le scuole, è un uomo colto, conosce sei lingue ed è esperto di medicina tradizionale. Sicuramente per curiosità, forse anche per la bontà dei suoi prodotti, sta di fatto che il negozio dell'Osama indiano è sempre pieno. Anche di polizia: molto spesso alla stazione di polizia del villaggio arrivano richieste di chiarimenti e di interrogatori per Sandhwani, per verificare se veramente l'uomo non abbia nulla a che vedere con Al Qaeda. Qualcuno, in città, pensa che egli potrebbe essere invitato dal Presidente Bush alla Casa Bianca; una ipotesi che però lo stesso Osama indiano considera assai remota. «Bush non mi chiamerà mai. Quando la paura si impadronisce di qualcuno non va più via. È come una malattia. Bush ha paura di Bin Laden e quindi avrebbe paura anche vedendo un uomo che gli rassomiglia tanto come me perché potrebbe credere che si tratta del terrorista in persona».

09 giugno 2006


da: www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/08/sos...

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