Prove schiaccianti della loro intolleranza
Agli inizi degli anni 80 del secolo scorso, in Italia si sono formati gruppi di “antisette” perlopiù di matrice cattolica con la finalità precisa di combattere le “sette”.
Sappiamo bene che le finalità di queste associazioni miravano e mirano ad ostacolare l’operato dei testimoni di Geova.
Una di queste associazioni è denominata
GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazioni sulle Sette) ed altre volte
CRIS (Centro informazione e ricerca sulle sette), presidente e fondatore, mons. Giovanni Marinelli, noto per la sua costante intolleranza.
L’acronimo GRIS, mentre è scomparso definitivamente il CRIS, è rimasto invariato ma col tempo, il significato della “S” finale è cambiato in “Socio-religiose”, ma di fatto non ha perso la peculiare ragione d’essere: associazione di intolleranti e facinorosi al limite della legalità.
Questi gruppi hanno denunciato sistematicamente la nostra sede centrale di Roma ed in alcune occasioni perfino singoli testimoni di Geova. Qual è stato il risultato?
Questo uno delle centinaia di riferimenti che abbiamo in archivio:
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, in data 9 dicembre 1998 ha disposto l’archiviazione di un procedimento instaurato in seguito ad un esposto dell’
ARIS (altro gruppo di intolleranti ), rappresentato da un avvocato veneto esponente del GRIS, col sostegno di alcuni apostati.
In tale esposto si dichiarava che con violenza e minaccia ai testimoni di Geova verrebbe impedito l’esercizio del voto. Il suddetto Giudice ha escluso che “siano ravvisabili gli elementi costitutivi dell’ipotizzato reato di attentato contro i diritti politici del cittadino,… dal momento che la Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova, che è un’associazione privata riconosciuta, ha adottato una sua disciplina interna alla quale è tenuto solo chi, per sua libera scelta, ne faccia parte.
Dall’esame del fascicolo relativo al procedimento si rileva la stretta collaborazione del gruppo “antisette” con i fuoriusciti nel tentare di produrre argomenti di accusa.
E’ giusto ricordare che
l’avvocato veneto, in sede civile
è stato condannato al risarcimento dei danni subiti dalla Congregazione dei testimoni di Geova con sentenza n.627 del 5 giugno 2002 emessa dal tribunale di Venezia. Peraltro l’avvocato delle “antisette”, autonominatosi difensore della legalità, è stato cancellato, nel 1998, dall’Albo degli avvocati di Venezia, ed è stato condannato, con sentenze definitive, per truffa (Corte di cassazione, sez.II pen., sentenza n.9776, 2 agosto 1998), e per tentata estorsione (Corte di cassazione, sez. II pen., sentenza n.4316, 7 aprile 1999).
Ecco alcuni titoli della "carta stampata" relativi alla condanna dell'avvocato veneto:
La Nazione del 24 settembre 1997 “Definì
setta i testimoni di Geova.
Condannato per diffamazione.
Riforma del 10 ottobre 1997 “Condannato chi li ha definiti “
associazione a delinquere”.
Ecco perché è arrivato il momento di chiedere l'intervento del “braccio secolare”. La nostra richiesta mira a mettere fuorilegge queste associazioni “antisette” che mirano soltanto a destabilizzare il quieto vivere alterando il tessuto sociale con un esborso non indifferente per l’Erario, e alla chiusura di tutti i forum di discussioni che offendono, come nel caso dell’avvocato veneto, la dignità e la reputazione dei testimoni di Geova, con la richiesta di perseguire in sede giudiziaria i soggetti incriminati.
Alcuni forum hanno scritto di peggio (materiale documentato) e ora è arrivato il momento di agire per ristabilire la legalità