Lo strano caso dei presidenti che regalano soldi alla Juve

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Visigoto
00lunedì 11 febbraio 2019 11:55
Paolo Ziliani per “il Fatto quotidiano”

È l'enigma degli enigmi. E persino La Settimana Enigmistica avrebbe difficoltà a proporlo ai suoi solutori più preparati: nella penultima pagina, quella dedicata alla soluzione dei quesiti, non saprebbe infatti che cosa scrivere, getterebbe la spugna persino Alessandro Bartezzaghi. A quale mistero alludiamo? Per parlarvene, lo faremo come se si trattasse di un caso di "Pilade, agente in borghese".

Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha appena fatto il colpo della vita. Dopo aver acquistato in estate Piatek dal KS Cracovia per 4,5 milioni, a gennaio lo ha rivenduto al Milan per 35 realizzando in 6 mesi una plusvalenza di 30,5 milioni.

Preziosi viene complimentato da tutti ma pochi giorni dopo, a sorpresa, la Juventus comunica di aver ceduto al Genoa Sturaro per 18 milioni. La cosa pare strana: perché una cifra così alta non è mai stata spesa per nessun giocatore nella storia del Genoa FC e soprattutto perchè Sturaro è un giocatore mediocre, reduce da un lungo infortunio e che nell'ultima stagione ha giocato 12 mezze partite nella Juventus e zero nello Sporting Lisbona. Ma c'è di più.

Mentre Piatek costava a Preziosi di stipendio 740 mila euro lordi l'anno (400 netti), Sturaro costa 2,78 milioni l'anno (1,5 netti). Poiché Preziosi dovrà stipendiarlo fino al 2021, per due stagioni e mezzo spenderà dunque 6,95 milioni contro gli 1,85 che avrebbe speso per Piatek: 5,1 milioni in più che vanno ad aggiungersi ai 18 milioni dell' acquisto e che portano il totale-spesa per Sturaro a 23,1 milioni.

In pratica, il guadagno fatto con la cessione di Piatek (30,5 milioni) viene ora quasi completamente cancellato: 30,5 (Piatek) meno 23,1 (Sturaro) fa 7,4 milioni, e cioè i soldi che Preziosi si è già impegnato a dare alla Juventus per acquistare un giovane giocatore (Favilli) avuto in prestito biennale ma con obbligo di riscatto fissato a 7 milioni.

In soldoni: considerando che i 30,5 milioni di guadagno fatti da Preziosi cedendo Piatek al Milan finiranno tutti nelle casse della Juventus (che riceve 18 milioni per Sturaro, ne risparmia quasi 7 per lo stipendio che si accolla Preziosi e ne riceve 7 per Favilli: totale 32) al termine di una pregevole triangolazione Milan-Genoa-Juventus, la domanda è: perchè Preziosi, che pur di guadagnare 1 milione venderebbe la madre a un club di serie B cileno, ha acquistato Sturaro? Pensa che Sturaro, 26 anni, sia il nuovo Beckenbauer? Aveva un debito di riconoscenza nel confronti del club di Agnelli oppure cerca di ingraziarselo, perché nella vita non si sa mai?

Oppure è stato colpito da un nuovo, terribile, sconosciuto virus che spinge i presidenti a riversare i propri soldi nelle casse della Juventus? E in questo caso: trattasi di virus contagioso? Pare infatti che Ferrero, presidente della Sampdoria, abbia acquistato dalla Juve (che in estate aveva comprato dal Genoa il portiere Perin, nazionale, per 12 milioni più 3 di bonus: totale 15) il portiere Audero per 20 milioni; pare infatti che Giulini, presidente del Cagliari, abbia acquistato dalla Juve l' attaccante Cerri, 8 presenze e zero gol quest' anno, per 9 milioni, accollandosi l' obbligo di riscatto; tutti emuli di Pozzo, boss dell'Udinese, che in estate aveva sbalordito il mondo acquistando dalla Juve Mandragora (Don Abbondio direbbe: chi era costui?) per 20 milioni. Ai solutori dell' enigma, ricchi premi e cotillo
Visigoto
00lunedì 11 febbraio 2019 11:57
Voi cosa ne pensate?
Doc, SB, avete qualche idea?
ce ne sarebbe un altro a cui chiedere, ma è stato dbannato.
Comunque, è ovvio che Ziliani vuole andare a parare da qualche parte.
Ma dove?
Le solite plusvalenze "di ritorno"?
JaLucchi
00lunedì 11 febbraio 2019 12:52
ilfattoquotidiano non è una buona fonte, molto di parte e per niente professionale.

Sturaro ha 25 anni, anche se infortunato vale i 16 milioni che è stato pagato. Non si fanno così le plusvalenze fittizie.
Visigoto
00lunedì 11 febbraio 2019 13:12
Re:
JaLucchi, 11/02/2019 12.52:

ilfattoquotidiano non è una buona fonte, molto di parte e per niente professionale.

Sturaro ha 25 anni, anche se infortunato vale i 16 milioni che è stato pagato. Non si fanno così le plusvalenze fittizie.



Risposta precipitosa.
Non c'è solo sturaro, sono citati altri calciatori.
Sulla stessa stregua ti direi che valzania non valeva i 6 milioni dati da ata a ces.
L'articolo poi non parla di plusvalenze, era una mia domanda, anch'essa precipitosa.
Riformulo: ma sono cifre reali??? cioè girano i soldi o solo della carta?
bobbitt72
00lunedì 11 febbraio 2019 13:29
JaLucchi, 11/02/2019 12.52:

ilfattoquotidiano non è una buona fonte, molto di parte e per niente professionale.

Sturaro ha 25 anni, anche se infortunato vale i 16 milioni che è stato pagato. Non si fanno così le plusvalenze fittizie.

Uguale uguale all'unità vero??
In italia siam pieni di giornali non schierati..che buffo che sei..
JaLucchi
00lunedì 11 febbraio 2019 14:00
Re: Re:
Visigoto, 11/02/2019 13.12:



Risposta precipitosa.
Non c'è solo sturaro, sono citati altri calciatori.
Sulla stessa stregua ti direi che valzania non valeva i 6 milioni dati da ata a ces.
L'articolo poi non parla di plusvalenze, era una mia domanda, anch'essa precipitosa.
Riformulo: ma sono cifre reali??? cioè girano i soldi o solo della carta?



Difficile dirlo per gli importi di acquisto finché non escono i bilanci, impossibile dirlo per quanto riguarda lo stipendio dei calciatori (che comunque non rientrano nell'ottica delle plusvalenze fittizie). Non puoi dire "beh, hai comprato tizio a tot e hai pagato lo stipendio di tot", perché lo stipendio non lo ammortizzi, mentre il valore di acquisto/cessione sì. Poi, c'è da dire che magari non prende lo stipendio che prendeva alla Juventus e che abbia spalmato il suo stipendio in più anni (noi l'abbiamo già visto con diversi nostri giocatori). Poi alla fine dice "chi è Mandragora", facendo percepire la propria ignoranza nel mondo del calcio.
The REAL Capt.Spaulding
00lunedì 11 febbraio 2019 14:06
Re: Re:
Visigoto, 11/02/2019 13.12:



Risposta precipitosa.
Non c'è solo sturaro, sono citati altri calciatori.
Sulla stessa stregua ti direi che valzania non valeva i 6 milioni dati da ata a ces.
L'articolo poi non parla di plusvalenze, era una mia domanda, anch'essa precipitosa.
Riformulo: ma sono cifre reali??? cioè girano i soldi o solo della carta?




a me sembra che l'unica quotazione fuori dal mondo citata dall'articolo sia Sturaro, le altre ci stanno tutte.


poi che il Genoa sia uno zombie lo sanno un po' tutti in A, prima o poi fan la botta, è una storia già vista. Più o meno anche a Cesena.
The REAL Capt.Spaulding
00lunedì 11 febbraio 2019 14:08
Re:
bobbitt72, 11/02/2019 13.29:

Uguale uguale all'unità vero??
In italia siam pieni di giornali non schierati..che buffo che sei..




L'Unità esce ancora?


chi ci scrive?
bismark67
00lunedì 11 febbraio 2019 15:25
visi sposto il topic nel Settore Ospiti...
SL/Bicius
00lunedì 11 febbraio 2019 15:44
Visigoto, non è che il Milan deve ancora dei soldi alla Juve per l'affare Higuain e così facendo si chiude il cerchio??? [SM=g10255]
Giova (B))
00lunedì 11 febbraio 2019 15:52
difficile dirlo..che ci sia qualcosa che puzza è abbastanza palese..ma succede spesso, e non solo in A..trinagolazioni strani con procuratori, spesso all'estero.. anni fà cmq preziosi questi affari li faceva col milan..bertolacci pagato 20 milioni ecc
Visigoto
00lunedì 11 febbraio 2019 15:52
Non lo so, l'articolo è quantomeno monco.

Mi viene in mente la sentenza di inibizione dei dirigenti del cesena in cui in più punti viene scritto esplicitamente che i traffici tra chievo e cesena erano sistematici e ripetuti, come a dire: oh, se lo fate una volta ogni tanto passi, ma se fate così sempre allora non ci sta più bene...

Altra cosa ancora sono gli ammortamenti ecc.
Bisogna vedere a quanto è stato acquistato dalla juve sturaro e se la juve ha bisogno di rientrare in un fair play finanziario.

Visigoto
00lunedì 11 febbraio 2019 15:54
Re:
Giova (B)), 11/02/2019 15.52:

difficile dirlo..che ci sia qualcosa che puzza è abbastanza palese..ma succede spesso, e non solo in A..trinagolazioni strani con procuratori, spesso all'estero.. anni fà cmq preziosi questi affari li faceva col milan..bertolacci pagato 20 milioni ecc



Finchè si tratta di cesena e chievo, ci possono andare giù pari.
Con la juve e il milan moreno morello sta a casina sua.
bobbitt72
00lunedì 11 febbraio 2019 20:26
Re: Re:
The REAL Capt.Spaulding, 11/02/2019 14.08:




L'Unità esce ancora?


chi ci scrive?

Ho detto unità per dirne uno..potevo dire repubblica..non cambia niente..
L'Irredentista
00mercoledì 13 febbraio 2019 10:39
A quanto pare, questo è il calcio.
Visigoto
00mercoledì 27 febbraio 2019 12:32
Jacopo Gerna per la Gazzetta dello Sport

La Juventus è stata la grande protagonista delle ultime sessioni di calciomercato. Non solo per aver portato Cristiano Ronaldo in serie A. Fabio Paratici, fino a pochi mesi fa insieme a Beppe Marotta, ha perfezionato alcune brillanti operazioni in uscita senza sacrificare nessuna delle stelle della squadra.

AUDERO E' L' ULTIMO Ieri si è perfezionata l' ultima cessione in ordine di tempo, quella del portiere Emil Audero. Nulla di nuovo: la trattativa era già stata definita nella sostanza nell' ultima sessione invernale. Ma ieri la Samp ha esercitato l' obbligo di riscatto, come si legge sulla nota pubblicata sul sito della Juventus. «Juventus Football Club S.p.A. comunica che, a seguito del verificarsi delle prestabilite condizioni contrattuali, è scattato l' obbligo di acquisizione a titolo definitivo da parte della società U.C. Sampdoria S.p.A. del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Emil Audero Mulyadi a fronte di un corrispettivo di 20 milioni pagabile nei prossimi quattro esercizi.Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa 19,9 milioni». L' ultima frase è essenziale e spiega la lungimiranza di Fabio Paratici:

la Juventus negli ultimi anni ha messo le mani su alcuni dei migliori giovani italiani.Quasi tutti, tramite i prestiti, sono rimasti nella galassia bianconera, prima di essere ceduti generando utili molto rilevanti. Una plusvalenza non è altro che una differenza positiva fra due valori dello stesso bene (in questo caso giocatori) riferiti a momenti diversi.

ALTRE ENTRATE Nell' ultima sessione il centravanti Alberto Cerri è stato ceduto al Cagliari per 9 milioni (plusvalenza di 8,4 milioni), l' altro attaccante Andrea Favilli è finito al Genoa insieme a Sturaro. Il mediano, su cui il Genoa ha investito 18 milioni complessivi, ha portato 12,9 milioni di plusvalenza. Favilli, il cui prestito da annuale era diventato biennale,al termine di questo biennio verrà riscattato per 7 milioni. E la scorsa estate era stata la volta di Rolando Mandragora, ceduto all' Udinese per 20 milioni con diritto di recompra a 26 milioni
LorenzoGuerra
00mercoledì 27 febbraio 2019 14:36
Re:
Visigoto, 27/02/2019 12.32:

Jacopo Gerna per la Gazzetta dello Sport

La Juventus è stata la grande protagonista delle ultime sessioni di calciomercato. Non solo per aver portato Cristiano Ronaldo in serie A. Fabio Paratici, fino a pochi mesi fa insieme a Beppe Marotta, ha perfezionato alcune brillanti operazioni in uscita senza sacrificare nessuna delle stelle della squadra.

AUDERO E' L' ULTIMO Ieri si è perfezionata l' ultima cessione in ordine di tempo, quella del portiere Emil Audero. Nulla di nuovo: la trattativa era già stata definita nella sostanza nell' ultima sessione invernale. Ma ieri la Samp ha esercitato l' obbligo di riscatto, come si legge sulla nota pubblicata sul sito della Juventus. «Juventus Football Club S.p.A. comunica che, a seguito del verificarsi delle prestabilite condizioni contrattuali, è scattato l' obbligo di acquisizione a titolo definitivo da parte della società U.C. Sampdoria S.p.A. del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Emil Audero Mulyadi a fronte di un corrispettivo di 20 milioni pagabile nei prossimi quattro esercizi.Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa 19,9 milioni». L' ultima frase è essenziale e spiega la lungimiranza di Fabio Paratici:

la Juventus negli ultimi anni ha messo le mani su alcuni dei migliori giovani italiani.Quasi tutti, tramite i prestiti, sono rimasti nella galassia bianconera, prima di essere ceduti generando utili molto rilevanti. Una plusvalenza non è altro che una differenza positiva fra due valori dello stesso bene (in questo caso giocatori) riferiti a momenti diversi.

ALTRE ENTRATE Nell' ultima sessione il centravanti Alberto Cerri è stato ceduto al Cagliari per 9 milioni (plusvalenza di 8,4 milioni), l' altro attaccante Andrea Favilli è finito al Genoa insieme a Sturaro. Il mediano, su cui il Genoa ha investito 18 milioni complessivi, ha portato 12,9 milioni di plusvalenza. Favilli, il cui prestito da annuale era diventato biennale,al termine di questo biennio verrà riscattato per 7 milioni. E la scorsa estate era stata la volta di Rolando Mandragora, ceduto all' Udinese per 20 milioni con diritto di recompra a 26 milioni



è noto che alla gazzetta falsano il fantacalcio dando dei voti più alti ai giocatori di milan ed inter e più bassi a quelli della juventus, per cui non credo che la gazzetta dello sport sia una buona fonte.

Visigoto
00giovedì 28 febbraio 2019 07:27
Gianni Dragoni per ''Il Sole 24 Ore''

Attenti al debito. Lo dice la Juventus a proposito del proprio elevato indebitamento finanziario. Il debito è inserito tra i «fattori di rischio» nel prospetto presentato dalla Juventus agli investitori per il recente collocamento di un bond di 175 milioni di euro.

Dopo aver ricordato che al 30 giugno 2018 il debito finanziario netto ammontava a 309,8 milioni di euro, il documento della Juventus dice (in inglese): «La significativa leva finanziaria può rendere difficile per la Juventus sostenere il suo debito, inclusi i bond, e gestire la sua attività sociale».

E avverte: «La Juventus non può assicurare che sarà in grado di rifinanziare o ripagare tutto il suo debito, inclusi i bond, a condizioni commerciali ragionevoli o del tutto».

Il debito finanziario netto della Juve è aumentato del 90% nello scorso esercizio. Il club presieduto da Andrea Agnelli ha già previsto che aumenti ancora nella stagione corrente. Completato il collocamento del bond (che è un debito), il 13 febbraio il direttore finanziario della Juventus, Marco Re, ha detto che il debito è sostenibile.

Il club lo conferma e rigetta interpretazioni allarmistiche. Fa notare che nel prospetto per gli investitori è prassi enfatizzare una serie di rischi, anche estremi, per proteggere l' emittente dal rischio di cause legali. Una frase identica a quella usata dalla Juve sul «rischio di non ripagare i debiti» si legge nel bilancio al 30 giugno 2018 del Manchester United. Altro club che ha piazzato dei bond e ha debiti elevati, pari a 495,8 milioni di sterline.

Nel prospetto del bond bianconero, quotato a Dublino, 23 pagine sono dedicate ai «fattori di rischio». Tra questi i risultati sportivi, i diritti tv, il digitale, gli infortuni ai calciatori, le condizioni dell' economia, l' appartenenza al «gruppo Agnelli», comportamenti illegali dei tifosi, terremoti, attacchi terroristici.

Il prospetto elenca le banche verso le quali la Juventus al 30 giugno 2018 aveva debiti finanziari: Credito Sportivo (37 milioni), Popolare di Milano (14,7 milioni), Mps, Banca del Piemonte, Ubi banca (51,7 milioni in totale), FactorIt (Popolare di Sondrio, 50 milioni), Unicredit Factoring (80 milioni) e Ifis (30,1 milioni).

Nella relazione all' ultimo bilancio, sull' indebitamento la Juventus affermava: «La società è in grado di far fronte a tale fabbisogno disponendo di finanziamenti a medio-termine e utilizzando gli affidamenti bancari già disponibili (...). Nel caso, teorico, in cui gli stessi venissero in parte revocati, Juventus potrebbe comunque far ricorso ad operazioni di cessione di diritti alle prestazioni sportive di calciatori senza pregiudizio per la prosecuzione dell' attività sociale». Da gennaio è partita una campagna vendite. Ieri è scattato l' obbligo della Sampdoria di comprare Audero per 20 milioni. Per la Juve c' è una plusvalenza di 19,9 milioni.
Mastrino93
00giovedì 28 febbraio 2019 21:00
Sturaro vale 16 milioni??? hahahahaha
Visigoto
00venerdì 1 marzo 2019 12:29
Marco Bellinazzo per www.ilsole24ore.com

A parte i diritti tv, le plusvalenze da calciomercato sono diventate la fonte più importante dei ricavi dei club di Serie A. Valgono oggi quasi un quarto del totale del giro d'affari e all’orizzonte potremmo trovarci in una situazione difficile, per certi versi simile a quella verificatasi poco meno di 20 anni fa . Vediamo il perché.

LA BOLLA DEGLI ANNI 2000
Le plusvalenze erano pari a 443 milioni nella stagione 2013/14, sono salite a 693 milioni nella stagione 2016/17 e supereranno i 750 milioni nella stagione 2017/18. L'incremento di questa tipologia di entrate in appena un quinquennio è del 66 per cento. Nella scorsa stagione, per esempio, la Juventus ha iscritto a bilancio surplus da calciomercato per 94 milioni, la Fiorentina per 89 milioni, la Roma per 65, la Lazio per 61 milioni, l'Inter per circa 50 milioni, l'Atalanta per 47, la Sampdoria per 38, l'Udinese per 37, il Milan per 36 e il Napoli per 30.

In pratica, si sta ritoccando la cifra record di 800 milioni di plusvalenze registrate al termine della stagione 2001/2002, alla vigilia di una delle fasi più tragiche della storia del calcio italiano con decreti d'urgenza “spalma-ammortamenti”, bilanci falsificati e catene di fallimenti. Siamo perciò alle soglia dell'esplosione di una nuova bolla speculativa? I numeri sono preoccupanti.

IL CALCOLO DELLE PLUSVALENZE
Il meccanismo è tornato prepotentemente in auge e la lezione del passato sembra dimenticata o ignorata. L'acquisto dei giocatori a prezzi sempre più alti produce un effetto benefico nei bilanci di chi vende: la differenza tra la somma incassata e quella originariamente versata per assicurarsi le prestazioni di quell'atleta, garantisce un surplus che si può iscrivere subito nel conto economico.

Se quel calciatore è poi cresciuto nel vivaio oppure è stato tesserato già da due o tre anni, e quindi la spesa per il suo cartellino è già stata in gran parte ammortizzata, i soldi ricevuti vanno tutti o quasi accreditati ai ricavi, con la conseguenza di poter ribaltare un bilancio in rosso e, per i presidenti, di non dover mettere mano al portafoglio. Ricorrere al calciomercato per far quadrare i conti, dunque, non è atipico o commendevole. Anzi, per le società di provincia (sempre di Serie A) il vivaio in cui forgiare nuove leve può rappresentare un business redditizio e una mission aziendale.

IL PROBLEMA
Il problema è che il meccanismo contabile delle plusvalenze può prestarsi ad abusi quando la cessione di un calciatore non avviene a fronte di soldi veri o di scambi basati su valutazioni realistiche, bensì di quotazioni fittizie, gonfiate al solo scopo di evidenziare un rilevante provento in bilancio, con la compiacenza del club acquirente (al quale magari restituire il favore subito o negli anni successivi).

Dalla fine degli anni Novanta, molti dirigenti, quando gli introiti televisivi non sono stati più sufficienti a tenere in equilibrio i conti, pur di evitare fastidiosi esborsi alle proprietà, si sono dedicati con sempre più creatività a questo impiego distorto del calciomercato. Le plusvalenze in effetti si traducono in costi dilazionati per chi acquista. Il prezzo del cartellino diventa un costo per quanto spalmato su più anni in base alla durata del contratto del calciatore acquistato. Costi che ipotecano il futuro dei club come il debito pubblico per un Paese.

I NUMERI SONO ELOQUENTI
Nei rendiconti del ‘98 erano esposte plusvalenze nette da cessione di calciatori per poco più di 200 milioni; in quelli approvati al 30 giugno del 2000 il livello è già più che raddoppiato a 492 milioni; e nel 2002 si sale a 798 milioni. L'effetto contabile di questo abuso è eclatante: nei due anni fra il 2001 e il 2002 la Serie A ha perdite operative per 370 milioni di euro, ma senza le plusvalenze il rosso sarebbe stato di 1.800 milioni. Le “Sette Sorelle”, Milan, Inter, Juventus, Parma, Lazio, Roma e Fiorentina nelle tre stagioni che vanno dal 1996 al 1999 maturano 750 milioni di euro di plusvalenze su un totale di 1.200 milioni (il 62%).

Chiaramente all'epoca, come oggi, non tutte le plusvalenze sono da considerarsi fittizie. Non è corretto fare di tutta l'erba un fascio. Nell'ultimo anno hanno fatto discutere le plusvalenze dell'Inter realizzate con la cessione di giovani della Primavera, quelle scoperte del Chievo per un totale di 60 milioni maturate tra il 2014 e il 2017, e quelle della Juventus che ha venduto giocatori non di primissima fascia (Mandragora, Sturaro, Audero Cerri) ottenendo ritorni notevoli. La vendita di Stefano Sturaro al Genoa per 16,5 milioni, una cifra record per il club acquirente, pur trattandosi di un giocatore infortunato per tutta la stagione, è oggetto di grandi polemiche.

Adesso c'è da dire che non esistono algoritmi o parametri in grado di dire a priori qual è il prezzo giusto di un calciatore. Nessun organo inquirente o giudicante - Covisoc, Uefa, Procura - ha insomma gli strumenti per stabilire con esattezza in modo asettico il valore di una transazione. Non parliamo di auto, oro o petrolio per cui esistono listini e criteri oggettivi. Le indagini penali di metà anni Duemila si arenarono proprio su questo scoglio portando all'archiviazione/assoluzione dei presunti responsabili.

La penalizzazione subita dal Chievo pari a 3 punti la scorsa estate è stata un'eccezione dovuta al possibile aggiramento dei parametri di iscrizione al torneo favorito dalle operazioni sospette con lo scambio sistematico di giocatori soprattutto con il Cesena poi fallito. E comunque la Procura federale aveva chiesto 15 punti di penalizzazione.

Le operazioni di Inter e Juve finite sotto i riflettori sono più complesse da giudicare. Emblematici i casi di Zaniolo (che con Santon si è trasferito a Roma portando ai nerazzurri poco più di 11 milioni di surplus) e del portiere Radu (che con Vailetti al Genoa ne ha portati 15). Entrambi poco più che promesse la scorsa estate, quando sembravano costati troppo ai club di destinazione, oggi “talenti” dal valore esponenzialmente cresciuto.

Esiste un'alea dunque difficile da sindacare nei casi concreti. È difficile affermare che Sturaro valga a oggi tutti i soldi pagati dal Genoa. Ci sono tuttavia strategie che legano le società con operazioni spalmate su più anni, che danno una motivazione a certe cifre. E non si può qualificarle come irregolari a cuor leggero.

Tuttavia laddove emerga un “sistema” volto ad abbellire/correggere i bilanci con cessioni gonfiate o fittizie, le istituzioni calcistiche dovrebbero trovare il coraggio di stabilire nuove e proprie regole di valutazione il più possibile precise e combattere questo “doping amministrativo”. Altrimenti, saranno la crisi di tutto il comparto e i default a catena a presentare il conto. E stavolta potrebbe essere ancora più salato.
LorenzoGuerra
00lunedì 26 agosto 2019 10:29
Re:
Mastrino93, 28/02/2019 21.00:

Sturaro vale 16 milioni??? hahahahaha




a tal proposito c'è una interessante fake illazione dell'account twitter ruttosporc

twitter.com/Ruttosporc/status/1165359734138036224

ma sarà sicuramente una montatura dettata dall'invidia
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