Musica in lutto, è morto Bruno Lauzi

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Iside@
00giovedì 26 ottobre 2006 10:11
MILANO - Lutto nel mondo della canzone: l'artista genovese Bruno Lauzi è deceduto nella sua casa di Peschiera Borromeo, a Milano. La notizia della morte, avvenuta martedì pomeriggio, è stata data in mattinata dai familiari. I funerali si sono svolti nel pomeriggio nella chiesetta di San Bovio, frazione di Peschiera Borromeo.

ADDIO - Il noto cantautore aveva 69 anni e da tempo era affetto dal morbo di Parkinson (leggi la sua lettera con la quale raccontava, in maniera unica, la malattia che l'aveva colpito). Solo pochi giorni fa si è saputo che a lui, vincitore del Premio Tenco 2006, sarebbe stata dedicata la «Rassegna della canzone d'autore 2006» in programma dal 9 all'11 novembre al Teatro Ariston di Sanremo.



Bruno Lauzi con Gino Paoli durante un concerto a Genova (Ansa)


LA CARRIERA - Lauzi era ritenuto con Umberto Bindi, Gino Paoli
e Luigi Tenco uno dei fondatori della cosiddetta «scuola genovese» da cui nacque la canzone moderna italiana ed il cantautorato. Approdato a Milano negli anni Sessanta, frequenta l'ambiente del «Derby», dove conosce Jannacci, Cochi e Renato, Lino Toffolo. Alla fine del decennio diventa amico di Lucio Battisti e porta al successo brani storici come «E penso a te» e «Amore caro, amore bello». La sua fama è inoltre legata a canzoni per bambini molto popolari come «Johnny Bassotto». Come autore scrisse per Mia Martini («Minuetto» e «Donna sola»), Georges Moustaki («Lo straniero»), Ornella Vanoni («L'appuntamento»), Marcella Bella («Più soffia il vento» e «Verde smeraldo») e molti altri. Sul suo sito web Lauzi si definiva «un uomo, un artista, un poeta fungaiolo».
«AUTENTICO ANTICONFORMISTA» - Non solo la sua Genova, ma anche molti esponenti della politica, a partire dal Capo dello Stato Napolitano, della musica e della tv hanno ricordato con affetto e malinconia il cantautore scomparso. «Un grande interprete della terra ligure mancherà alla musica e alla cultura del nostro Paese» ha scritto il Capo dello Stato in un messaggio alla vedova di Bruno Lauzi, Giovanna Coprani. «Lo voglio ricordare come un autentico anticonformista» ha detto il genovese Ivano Fossati. Anche il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha inviato un messaggio alla famiglia Lauzi: «Con sincera commozione ho appreso la notizia della scomparsa di Bruno Lauzi, artista colto e di grande umanità. La scena culturale italiana - si legge nel messaggio di Bertinotti - perde con lui una voce sensibile e mai banale». Il club Tenco ha deciso infine di dedicargli la prossima Rassegna, in programma a Sanremo dal 9 all'11 novembre.
"Palantir"
00mercoledì 8 novembre 2006 12:51
Davvero un grande della musica italiana, ormai son rimasti davvero in pochi, purtroppo
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