Oggi è il Vax-Day

Sextum
00domenica 27 dicembre 2020 12:37
LETTERA APERTA AI NOV-VAX

Finalmente è arrivato, Oggi è il Vax-Day, simbolico inizio di un lungo cammino che, e speriamo che sia così perché è la nostra unica possibilità, dovrebbe portarci fuori da questo cul de sac pandemico dove siamo finiti.

Da ormai 10 mesi non facciamo che sentire numeri... numeri... numeri... ma 564 e 71620 non sono numeri, sono persone che sono morte di Covid e a causa del Covid.
Quesi due numeri sono i morti in Italia il 6 dicembre il secondo i morti in Italia da inizio pandemia sd oggi.
Quei numeri... il primo deve arrivare a ZERO e il secondo deve smettere di salire!

DEVE!


Perchè dietro quei numeri ci sono anche famiglie, mogli, mariti e figli, spesso adulti perché nella maggior parte dei casi si tratta di anziani, a volte anche genitori.
Familiari che quando hanno visto salire in ambulanza il loro congiunto non sapevano che che non l’avrebbero MAI più rivisto.

Se il fato ti ha riservato questo, da quel momento il telefono sarà il solo contatto che avrai con lui, che ti permetterà di sentire la sua voce ogni giorno più flebile, affaticata, ovattata dalla mascherina o dal casco, coperta dal rumore ossessivo del ventilatore fino a quando con un'altra telefonata una voce dispiaciuta ti dirà che ha l’ingrato compito di comunicarti che non ce l’ha fatta, che il virus è stato più forte di lui.

Ed è in quel momento che realizzi che non lo vedrai più.
Nemmeno nella bara, perchè che ti verrà consegnata chiusa e tu non hai nemmeno potuto portargli un vestito, quello bello, perchè il vestito non serve dentro il sacco di biocontenimento dove il suo corpo è stato immediatamente chiuso dopo essere stato disinfettato.
Ma non è ancora finita perché, dopo qualche giorno, dopo la cerimonia funebre, quando ti consegneranno i suoi effetti personal, puzzolenti di cloro, chiusi dentro due sacchi e tu li aprirai, solo, bardato come il protagonista di un film post-nucleare, ti renderai conto che dentro quel sacco di biocontenimento era nudo perché ti hanno ridato tutto.

TUTTO


Tutto quello che gli avevi portato nei giorni passati senza mai varcare la porta del reparto. E c’è anche il pigiama che tu gli avevi regalato lo scorso Natale.

E anche se tuo padre aveva passato i novant’anni, come il mio, uno dei 564 di quel giorno, ti rendi conto che, anche se eri pronto da tempo ad affrontare la sua morte, questo virus ti ha spiazzato. A questo non eri preparato perchè così è troppo crudele.

Quindi cari i miei No-Vax, No-Mask, No-Caz, a meno che voi non abbiate una soluzione migliore, ma in questo caso però siete invitati a dirla subito senza sparare le solite ritrite cazzate, smettetela rompere i coglioni e quando sarà il vostro turno correte a vaccinarvi.

Perché vaccinarsi non vuol dire solo poter tornare a viaggiare, andare cena con gli amici, a ballare, abbracciarsi, baciarsi, scoparsi un amica/o ma anche non essere causa involontaria di un'altra storia come questa.

Sempre che nel frattempo abbiate avuto il culo di non essere finiti nudi in quel sacco!
Daniele S65
00domenica 27 dicembre 2020 15:47
Ci sono anche quelli che la loro mamma e/o moglie, dopo averla curata con mille attenzioni per anni, di fronte ad un'invalidità divenuta ingestibile si sono visti costretti ad affidarsi all'istituto privato perché sfiniti da un'attesa spasmodica su strutture convenzionate, con le quali, visti i costi assurdi chi prende 500 € di pensione ha problemi seri senza aiuti dei familiari

Quelli che anche senza infezione in corso non hanno potuto più vederla di persona per oltre un mese, finché un giorno non ti chiamano, quasi, a "cosa fatta"
Un virus che ha sconvolto tutto e tutti, anche indirettamente, come forse solo una guerra poteva fare, nient'altro.

Ok per il vaccino, credo non vi sia scelta, a questo punto si è un po' come tra l'incudine e il martello, da una parte il Covid che continua a circolare sconvolgendoci solo la vita quando ci va bene, dall'altra la classica paura di un vaccino fatto in tempi record.
Non nascondo che io ho quasi più paura di farlo che di restare a rischio contagio, stai a vedere che se me la sono cavata fino adesso, per esempio servendo migliaia di clienti nel mio negozio da marzo ad oggi, poi mi viene un accidente per una sfiga di reazione allergica grave, mah... Chi lo sa?
Probabilmente lo farò, ma aspetto un po' in ogni caso
angelo.c
00domenica 27 dicembre 2020 17:09
Caro Danilo.....
....anche se hai descritto con dovizia di particolari le tue sensazioni...nessuno di noi potrà mai capire quello che hai sofferto durante la degenza ospedaliera e l'isolamento forzato di tuo padre....anche con le giuste parole riuscirebbe difficile capirlo.

Perché vaccinarsi non vuol dire solo poter tornare a viaggiare, andare cena con gli amici, a ballare, abbracciarsi, baciarsi, scoparsi un amica/o ma anche non essere causa involontaria di un'altra storia come questa.

La parola in neretto può essere tolta tranquillamente.....

Ciao Danilo.....
massimo.z
00domenica 27 dicembre 2020 17:29
Quando sarà il mio turno farò il vaccino.......per il resto non aggiungo altro, sia perchè ho vissuto parte del cammino con Danilo, come ho potuto da quassù, sia perchè..................semplicemente, ci ha lasciato un uomo onesto in tutto............e non è giusto sia andato via così......no, non è giusto!

Massimo
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