mrmaster1999
00mercoledì 18 aprile 2007 17:15
Reykjavík è la capitale d'Islanda nonché la più settentrionale del mondo (latitudine: 64° 08' N, non molto distante dal circolo polare artico a 66° 33' N). Il suo nome significa in lingua islandese baia fumosa, e deriva probabilmente dalle sorgenti bollenti nei suoi dintorni e si attribuisce ad un equivoco del primo colonizzatore Ingólfur Arnarson.

Con 115 mila abitanti è la maggiore città islandese e vi abitano circa il 40% di tutti gli abitanti d'Islanda. È situata sull'Oceano Atlantico e in particolare nel golfo Faxaflói.

Vi si trovano le maggiori facoltà universitarie del paese, scuole superiori, teatri, musei e istituzioni culturali nonché un porto.

Al centro della città si trova un piccolo lago, il Tjörnin.

mrmaster1999
00mercoledì 18 aprile 2007 17:16
Geografia
Reykjavik si trova nella parte sudovest dell'Islanda e in particolare nella parte nordorientale della penisola Reykjanes. Da questa penisola passa la deriva dei continenti che attraversa l'Islanda da sudovest a nordest, cosicché vi sono frequenti terremoti, che solitamente non hanno alcuna conseguenza sulle attività quotidiane.

Assieme ai comuni limitrofi Hafnarfjörður, Bessastaðahreppur, Garðabær, Kópavogur, Seltjarnarnes e Mosfellsbær forma la zona della capitale che va dai campi lavici Kapelluhraun a sud fino ai confini di Kjalarnes.

mrmaster1999
00mercoledì 18 aprile 2007 17:16
Storia

[modifica] Dall'anno 870: i primi colonizzatori
Reykjavik venne fondata, secondo il Landnámabók, da Ingólfur Arnarson nell'874 d.C., uno dei primi coloni in Islanda. Narra la legenda che stabilì qui la sua residenza secondo un rituale vichingo, che consisteva nel gettare i pali portanti della sua precedente residenza nel mare e vedere dove si arenavano. Scavi archeologici confermano che vichinghi norvegesi e immigranti celtici si sono stabiliti in quest'area nel IX secolo (tracce indicano l'anno 870).

Fino al XVIII secolo la località era formata solo da alcune fattorie e aveva un'importanza insignificante.


[modifica] Il XVIII secolo
Skúli Magnusson, dal 1749 giudice con sede a Bessastaðir, è considerato oggi il padre della città in quanto determinò la crescita della località. Insediò le prime industrie cominciando dalla trasformazione della lana, a dispetto dei monopolisti danesi.

In seguito ad un cambiamento nella restrittiva politica commerciale e industriale danese seguita alla catastrofe di Laki nel 1783 si insediarono le prime industrie per la trasformazione del pesce e i primi cantieri navali.

Nel 1786 la località di ormai circa 200 abitanti riceve lo status di città. La denominazione Kaupstaður indica come l'economia fosse legata anzitutto al commercio. Di conseguenza era una delle sei città che ottenne particolari diritti commerciali in seguito alla parziale sospensione del monopolio commerciale danese.

La crescente importanza della città la si può desumere anche da altri fatti: alla fine del XVIII secolo vennero trasferiti a Reykjavik la sede vescovile e l'importante scuola di latino di Skálholt.


[modifica] Il XIX secolo
Islandesi che viaggiavano portarono sull'isola l'idea di un'identità nazionale e il desiderio di indipendenza cosí diffusi nella metà del 19-esimo secolo sull'Europa continentale. Reykjavik divenne il centro intellettuale del Paese cosicché il risorgimento dell'Islanda verso l'indipendenza si accompagna alla crescita della città.

Nel 1845 l'Alþingi (il parlamento) si trasferisce a Reykjavik, anche se ancora senza alcun vero potere ma soltanto con funzione consultiva alla corona danese. Ciononostante da allora Reykjavik viene considerata la capitale del Paese. L'Alþingi ottenne soltanto nel 1874 poteri legislativi, per quanto limitati e pur possedendo ora il Paese una propria costituzione, dipendeva come prima ancora dalla Danimarca.





[modifica] Dal XX secolo fino ai giorni nostri
A poco a poco l'Islanda riuscí fino a metà del ventesimo secolo a diventare uno stato indipendente: nel 1904 buona parte dell'esecutivo si trasferì a Reykjavík. Dal 1 dicembre 1918 l'Islanda divenne un regno, sottomesso comunque alla corona danese. A questo punto Reykjavík divenne ufficialmente la capitale d'Islanda. Nel frattempo è cresciuto il numero di abitanti: da 6 mila nel 1901 a 17 mila nel 1920.

Negli anni 1920 e '30 la città prosperò grazie alla produzione redditizia dello stoccafisso e dell'export di prodotti ittici in genere (p.es. merluzzo). A questa fase seguí una depressione (raccontata nei romanzi del premio Nobel Halldór Laxness). La ripresa venne durante la seconda guerra mondiale (l'isola riforniva di prodotti alimentari del mare gli alleati), con l'occupazione degli inglesi prima e degli americani dopo (periodo raccontato nei romanzi di Einar Kárason).

Gli americani sostennero la costruzione del grande aeroporto di Keflavík ottenendo in cambio il diritto si stabilire permanentemente nelle sue vicinanze le proprie truppe. Vennero cosí a crearsi molti posti di lavoro che generò un migrazione interna dalle campagne verso la capitale (migrazione che perdura tuttora).

Il 17 giugno 1944 venne proclamata a Þingvellir la Repubblica d'Islanda e Reykjavík divenne capitale del nuovo stato indipendente, con sede del primo ministro, mentre la sede del presidente della repubblica (che ha funzioni rappresentative) si trova a Bessastaðir un sobborgo di Reykjavík.

A partire degli anni 1950 si può parlare di un boom della capitale. La qualità della vita crebbe vistosamente. L'afflusso di popolazione dalle campagne non diminuí, e sempre più industrie si stabilirono nella capitale.

Reykjavík divenne famosa al resto del mondo nel 1972 quando vi si svolse la finale del campionato mondiale di scacchi tra Bobby Fischer e Boris Spasskij e poi grazie al vertice tra i capi di stato statunitense (Ronald Reagan) e sovietico (Michail Gorbaciov).

Dagli anni 1990 la città svolge un ruolo importante nell'ambito dei settori tecnologici, avendo investito nel settore high-tech.

Oggigiorno si può considerare Reykjavík una città in crescita anche culturalmente. È nel pieno di un boom edilizio con numerosi edifici interessanti architettonicamente (anche se esteticamente spesso discussi) che cambiano la fisionomia della città. Vi è pure una scena musicale e artistica vivace. Se agli inizi del ventesimo secolo si fecero un nome internazionale artisti come Einar Jónsson o Ásmundur Sveinsson, oggi sono più famosi artisti come la cantante pop Björk o la band Sigur Rós.

mrmaster1999
00mercoledì 18 aprile 2007 17:16
Lo sviluppo demografico in cifre
Anno Abitanti
1801 600
1860 1.450
1901 6.321
1910 11.449
1920 17.450
1930 28.052
1940 38.308
1950 55.980
1960 72.407
1970 81.693
1980 83.766
1985 89.868
1990 97.569
1995 104.258
2003 113.387
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00mercoledì 18 aprile 2007 17:17
Economia e trasporti
A Reykjavik si trovano soprattutto imprese di servizi, industrie legate alla pesca o alla alta tecnologia (p.es. ricerca genetica e laboratori biotecnici)

La città è servita da strade moderne fino a sei corsie. La strada circuminsulana N.1 passa attraverso i quartieri periferici, passando da est sulla collina Hellisheiði proveniente dalla direzione di Selfoss e continuando in direzione nordovest verso Akranes e Borgarnes, passando a fianco del massiccio montuoso Esja. Attualmente (2004) viene portata da due a quattro corsie la statale verso l'aeroporto internazionale a Keflavík.

La città è inoltre dotata di un servizio di mezzi pubblici molto efficiente, strutturato con cinque stazioni decentralizzate e una centrale (il BSI) nonché con un aeroporto per le linee interne nei pressi del lago Tjörnin. Viene discussa l'opportunità di passare ad una trazione elettrica (energia ampiamente disponibile e a basso costo) per il trasporto locale. La soluzione ferrotramviaria è stata scartata per via dei frequenti terremoti e sembra delinearsi (2004) una decisione a favore dei filobus. Nel frattempo si testa l'alternativa della trazione ad idrogeno.
mrmaster1999
00mercoledì 18 aprile 2007 17:19
Attrazioni turistiche

Musei


[modifica] Museo nazionale "Þjóðminjasafn"
Il museo esiste dal 1863, e dal 1955 nell'attuale edificio. Vi sono esposti preziose opere artistiche e oggetti legati alla cultura islandese, nonché gioielli, armi, arte ecclesiastica e oggetti di uso quotidiano.

Oggetti notevoli sono la statuetta bronzea del dio Þór (Thor), un martello argenteo di Thor (Þórshamar) nonché il portone della chiesa di ValÞófsstaður riccamente intagliato.


Galleria nazionale "Listasafn"
L'architettura dell'edificio situato sul Tjörnin merita una propria attenzione. La parte più vecchia venne costruita nel 1916/17 come casa frigoriferia per la conservazione del pesce. La parte moderna venne edificata negli anni 1980-88.

La galleria mostra con un ciclo circa semetrale alcuni dei circa 5000 oggetti formanti un'ampia raccolta con particolare attenzione ad artisti islandesi, tra gli altri i pittori Ásgrímur Jónsson e Jóhannes Sveinsson Kjarval. In ciclo più frequente vi sono esposizioni tematiche.


"Kjarvalsstaðir"
Il museo in via Flókagata è dedicato prevalentemente, come dice il nome, alle opere del pittore Jóhannes Sveinsson Kjarval (1885 - 1972). Vi si trovano nei locali secondari pure esposizioni di altri artisti moderni.

"Ásmundarsafn"
Il museo situato nel Laugardalur è dedicato prevalentemente alle opere dello scultore Ásmundur Sveinsson (1893-1982). Il museo è molto luminoso. Davanti all'edificio si trova un giardino di sculture.


Museo "Einar-Jónsson"
Di fronte all Hallgrimskirkja si trova il museo dello scultore islandese Einar Jónsson. L'edificio ricorda molto gli anni '30. Al museo è annesso un giardino di sculture, nel quale figure un po' mistiche si nascondono dietro a fiori e cespugli.


Raccolta di manoscritti "Árni-Magnússon"
Lo studioso Árni-Magnússon (citato pure in un romanzo del premio Nobel Halldór Laxness) raccolse nel 17-esimo secolo migliaia di documenti, manoscritti medievali e altri testi storici portandoli in Danimarca. In seguito ad una controversia durata anni la Danimarca restituí nel 1971 queste testimonianze di cultura islandese. Adesso sono conservate in questa raccolta e alcune vengono mostrate in un piccolo spazio espositivo al pubblico. Tra i documenti più preziosi vi è il Flateyjarbók(vedasi Breiðafjörður) e il Codex Regius.


Museo all'aperto "Árbæjarsafn"
Nel quartiere Árbær, poco fuori dal centro, si trova il grande museo all'aperto. Vi sono circa 30 case e capanne in torba del XIX secolo, comprensive di arredo interno. I custodi del museo portano i vestiti di quei tempi. Occasionalmente viene rappresentata l'attività artigiana.


Altri musei
Museo Ásgrímur Jónsson (pinacoteca)
Museo Sigurjón Ólafsson (sculture moderne)
Museo della medicina Nesstofa
The Living Art Museum
Museo di scienze naturali
Museo della fotografia
giardino di sculture moderne sulla spiaggia del quartiere periferico Reykjavík-Víkur
mrmaster1999
00mercoledì 18 aprile 2007 17:20
La chiesa "Hallgrímskirkja"
Oltre agli edifici più o meno antichi a Reykjavik ci sono anche numerosi edifici di architettura moderna. Spiccano tra questi le nuove chiese come il duomo cattolico e soprattutto la chiesa luterana"Hallgrímskirkja".

La "Hallgrímskirkja", chiesa luterana nei pressi del centro pedonale, è anche l'edificio più alto d'Islanda. Situato in cima d una collina sovrasta il centro della città. Con la sua torre alta 73 metri può essere considerata il simbolo della città. Un ascensore porta fino in cima alla torre che offre come anche l'Öskjuhið la miglior vista panoramica sulla città fino allo Snæfellsjökull.

Alla chiesa è stato dato il nome del poeta Hallgrímur Pétursson. Venne progettata negli anni '30 dall'architetto di stato Guðjón Samuélsson, che progettò anche la cattedrale di Akureyri. La costruzione cominciò nel 1943 e durò più di 40 anni, con l'inaugurazione definitiva nel 1986.

All'esterno si nota la forma che ricorda le colonne di basalto frequenti in Islanda. L'interno molto luminoso ricorda il Gotico. Le finestre dietro l'altare non sono colorate e permettono di vedere il cielo e le nuvole.





mrmaster1999
00mercoledì 18 aprile 2007 17:22
http://blog.icelandexpress.com/iceland/2006/11/24/reykjavik-swimming-pools-the-naked-truth/


il mio interesse per questa città viene generato da questo link che delle persone mi hanno mandato


ordunque noi del Bareddu che ne sappiamo della capitale Islandese ?
Numero6
00mercoledì 18 aprile 2007 18:20
Ehm, uhm, urgh, mumble...sappiamo esattamente quello che hai scritto. [SM=g27823]
mrmaster1999
00mercoledì 18 aprile 2007 19:50
Re:

Scritto da: Numero6 18/04/2007 18.20
Ehm, uhm, urgh, mumble...sappiamo esattamente quello che hai scritto. [SM=g27823]





leggere l'url linkata [SM=g27823]
baghino2
00domenica 22 aprile 2007 17:28
appena la mia economia me lo permetterà ( e a giudicare dall'andamento recente direi non prima del 2017 ) , il periplo dell'Islanda sarà un viaggio che DEVO fare
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