Rolleicord IIb

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rolleimax
00sabato 16 febbraio 2013 17:01
Nella speranza che il nostro Pino rientri nel forum quanto prima, posto alcune foto scattate con Rolleicord IIb prodotta molto probabilmente nel periodo dicembre '38 - gennaio '39
E' abbastanza peculiare la resa dell'obiettivo Triotar 7,5cm f/3,5 non azzurrato
Ho inserito anche una doppia esposizione intenzionale.
Minimi interventi in post produzione per preservare la resa del Triotar lasciando il tono dell'immagine più chiaro rispetto a quanto solitamente preferisco




GUERRRINI2
00sabato 16 febbraio 2013 17:12
ciao Max, é una mia impressione o il rullo ha preso luce hai lati?
rolleimax
00sabato 16 febbraio 2013 17:23
Riccardo, sul negativo l'effetto è molto più attenuato e comunque non sono presenti sbavature o altri elementi che facciano pensare ad un infiltrazione
Penso piuttosto si tratti di riflessi interni, le foto sono tutte fatte in controluce
Un'altra ipotesi potrebbe essere quella di riflessi parassiti generati durante la scansione, la maschera del mio vetusto scanner non copre infatti i lati del negativo



softstudio2
00sabato 16 febbraio 2013 18:51
MAX
io le vedo molto morbide.

Non conosco la lente. E' l'effetto del Triotar?
rolleimax
00sabato 16 febbraio 2013 21:46
Re:
softstudio2, 2/16/2013 6:51 PM:

MAX
io le vedo molto morbide.

Non conosco la lente. E' l'effetto del Triotar?



Giovanni
in effetti il Triotar, come tutti i tripletti, specie quelli con apertura max f/3,5, è una lente abbastanza morbida, a questo va poi aggiunto:

mancanza del trattamento antiriflessi
ripresa in controluce
no paraluce
no aumento artificiale del contrasto in post produzione

per quanto riguarda l'ultimo punto, con una leggera modifica della curva tonale si può innalzare molto il contrasto ottenendo il risultato qui sotto, ma snaturando, a mio avviso, quelle che sono le caratteristiche di quest'obiettivo




softstudio2
00domenica 17 febbraio 2013 08:09
La mia osservazione non voleva essere critica ma "obiettiva" (nel vero senso del termine). Cioè, era una considerazione sulla resa della lente, non necessariamente da ritenersi ... negativa.

[SM=g7340]
nicola a.
00domenica 17 febbraio 2013 10:14
da estimatore delle lenti prive di anti riflesso trovo le foto un po troppo morbide.
Aconcagua
00domenica 17 febbraio 2013 10:36
Io credo che le cause che hanno influito di più siano proprio le prime tre espresse da Max:
- mancanza del trattamento antiriflessi;
- ripresa in controluce;
- no paraluce.

Ponendo rimedio a queste tre cause io credo che avremmo visto una resa sostanzialmente diversa.
Un plauso invece al fatto di non aver snaturato la resa originale con l'ausilio del Rolleiphotoshop.
E' ben vero che con l'ingranditore in camera oscura si può giocare aumentando il contrasto con gli appositi filtri e che le due operazioni sono assimilabili.
Però i filtri aumentano il contrasto; se la lente da ripresa fosse fiacca ... fiacca rimarrebe la resa.

Ma per sostenere fino in fondo e con ragione questa affermazione bisogna che mi riprenda in mano un paio dei miei libri più amati che mi riportano alla gioventù, entrambi editi da Effe Fotografare fra il 1969 ed il 1974. Sono entrambi un po' ingialliti ma ... guai a chi me li tocca.
- GLI OBIETTIVI FOTOGRAFICI;
- Il libro del fotografo.
softstudio2
00domenica 17 febbraio 2013 11:38
Presidente ...

(1) "Gli obiettivi fotografici" di Cesco Ciapanna?

(2) "Il Libro del Fotografo" di GAUNT L.?

rolleimax
00domenica 17 febbraio 2013 11:39
Re:
softstudio2, 17/02/2013 08:09:

La mia osservazione non voleva essere critica ma "obiettiva" (nel vero senso del termine). Cioè, era una considerazione sulla resa della lente, non necessariamente da ritenersi ... negativa.

[SM=g7340]




Ciao Giovanni, non ho inteso la tua osservazione come negativa, anzi te ne sono grato perché ha fatto da stimolo alla discussione.
Ho inserito le foto per condividere il comportamento molto peculiare di questo Triotar montato sulla IIb, il Triotar azzurrato che ho sulla Rolleicord III avrebbe dato un risultato diverso.

Però il risultato è stato influenzato molto dagli altri parametri indicati e da un trattamento conservativo in post produzione.

Possiedo vari tripletti e posso dire che se metti accanto due strisce di negativi di immagini riprese con un quattro lenti ed un tripletto, specie se per nulla o poco diaframmato, è molto evidente la differenza in termini di contrasto

Il punto forte dei tripletti sta nel loro bellissimo, progressivo e pittorico fuori fuoco





GUERRRINI2
00domenica 17 febbraio 2013 12:47
Occhio che lo scanner puo' ingannare in questi casi, se un negativo é molto nitido e netto lo scanner lavora bene, mentre se é nitido ma poco contrastato potrebbe impastare i dettagli dando impressione di scarsa nitidezza.

Lo dico perché ricordo che Mauro cercava una Rolleiflex che desse risultati molto morbidi, e scelse la triotar che pero' era ancora troppo nitida!
Senza contare le foto fatte da Pino dove comunque emergeva un'ottima presenza di dettaglio pur avendo quell'ariosità tipica del tripletto.
rolleimax
00domenica 17 febbraio 2013 14:33
Re:
GUERRRINI2, 2/17/2013 12:47 PM:

Occhio che lo scanner puo' ingannare in questi casi, se un negativo é molto nitido e netto lo scanner lavora bene, mentre se é nitido ma poco contrastato potrebbe impastare i dettagli dando impressione di scarsa nitidezza.

Lo dico perché ricordo che Mauro cercava una Rolleiflex che desse risultati molto morbidi, e scelse la triotar che pero' era ancora troppo nitida!
Senza contare le foto fatte da Pino dove comunque emergeva un'ottima presenza di dettaglio pur avendo quell'ariosità tipica del tripletto.




Riccardo, hai ragione nel dire che uno scanner può impastare ulteriormente i dettagli con immagini a basso contrasto e mi fa piacere vedere che queste immagini stiano suscitando curiosità e interesse

Comunque contrasto morbido non vuol necessariamente dire mancanza di dettaglio.
E' quello che succede se si confronta ad esempio un Planar con un Tessar, quest'ultimo ha dalla sua un maggior contrasto ma in termini di risoluzione il Planar è mediamente superiore

Sulla risoluzione sappiamo poi che ha grande impatto il diaframma utilizzato, le foto di Pino sono sempre a diaframmi puttosto chiusi mentre io preferisco utilizzare diaframmi aperti.

Quando stampo in camera oscura, purtroppo molto meno di quel che vorrei...ma il tempo è tiranno, per immagini scattate a diaframi aperti o intermedi vedo differenza tra un Tessar ed un Triotar già a partire dal 30x30, ma la differenza più evidente riguarda il contrasto.


Nelle foto postate a mio avviso si vedono i dettagli sul piano di fuoco, manca forse l'"impressione" del dettaglio, dovuta al basso contrasto, la ripresa è stata fatta in condizioni difficilissime per una lente senza antiriflessi e di certo non tali da favorire l'impressione di nitidezza

Da immagini sul web a bassa risoluzione e compresse penso sia molto difficile fare una valutazione sulla nitidezza di una lente, un tripletto in altre condizioni e con opportuno trattamento, ma sempre senza calcare la mano con contrasto e nitidezza in post, può comunque offrire risultati apprezzabilmente diversi come in questa foto scattata, se ricordo bene a f/5,6 o f/8:

GUERRRINI2
00domenica 17 febbraio 2013 15:27
quest'ultima in effetti da un'altra impressione, un diaframma chiuso ed una condizione di scatto migliore (quindi obiettivo trattato e niente controluce!) hanno dato una mano!
=Tomash=
00domenica 17 febbraio 2013 17:13
Se scannerizzo lo stesso negativo con l'Epson 4490 o il CanoScan FS4000US ottengo risultati completamente diversi.
Ed è proprio la resa del contrasto, la curva per intenderci, quella che differisce maggiormente.
L'Epson mi restituisce file "possibili", quasi pronti, il Canon delle immagini piatte e grigiastre assolutamente da ritoccare.
Basta cambiare un profilo pellicola, un parametro di scansione, il software stesso (quello originale o VueScan) per avere scansioni differenti.

Tutto questo per dire che la scansione introduce troppe variabili per poter giudicare un obiettivo o una pellicola.
Anche perché ci sono materiali che sono particolarmente adatti alla scansione ed altri no, classico esempio le Fujichrome Velvia, bellissime da proiettare ma pessime nella scansione.
softstudio2
00domenica 17 febbraio 2013 17:24
Re: Re:
rolleimax, 17/02/2013 14:33:


come in questa foto ....................




Esempio più esplicativo, non potevi trovarlo
[SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7372]

Ma, hai avuto una "dispensa ferroviaria" speciale per scattarla?

[SM=g7348]
GUERRRINI2
00domenica 17 febbraio 2013 17:27
.
rolleimax
00lunedì 18 febbraio 2013 00:27
Re: Re: Re:
softstudio2, 2/17/2013 5:24 PM:




Esempio più esplicativo, non potevi trovarlo
[SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7372]

Ma, hai avuto una "dispensa ferroviaria" speciale per scattarla?

[SM=g7348]



Nessuna dispensa, trattasi del raccordo ferroviario privato che collega la casa del presidente alla stazione di Venezia S.Lucia

[SM=g7473]


softstudio2
00mercoledì 20 febbraio 2013 19:34
Re:
softstudio2, 17/02/2013 11:38:

Presidente ...

(1) "Gli obiettivi fotografici" di Cesco Ciapanna?

(2) "Il Libro del Fotografo" di GAUNT L.?





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