Testimoni di Geova senza frontiere.

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fr44
00lunedì 21 gennaio 2008 17:48
"In un periodo che vede il mondo sempre più diviso dall’odio razziale,etnico e religioso e che vede le nazioni occidentali guardare ancora con sospetto e timore il fenomeno immigratorio,è emozionante osservare persone di diverse nazioni,culture,età ed estrazione sociale sedere pacificamente l’una accanto all’altra durante i piccoli e i grandi raduni organizzati dai Testimoni di Geova,segno di un’integrazione completa tra culture anche molto distanti le une dalle altre."

Per leggere tutto l'articolo:

www.informazione.it/pressreleasepub.aspx?prid=bf15dd46-3d18-42c8-b39f-61d5...

Grazie per l'attenzione.

Francesco.
renato-c
00lunedì 21 gennaio 2008 19:07
Salve
tengo a precisare che io sono laico e perciò ritengo che tutti siano liberi di credere e seguire il loro cuore.
quello che mi disturba è il fanatismo e l'intolleranza di tutti
Il fatto che bianchi e neri siedano vicini è belissimo,ma non per questo siete meglio degli altri
se vedi in piazza San Pietro e fra preti e cardinali,ci sono bianchi e neri e gialli e tutte le razze che cantano e pregano
poi riguardo invece alla famiglia ,molte famiglie le avete distrutte e amicizie e parentele ,perchè intolleranti verso chi non pensa come voi.
barisea
00lunedì 21 gennaio 2008 19:38
Re:
fr44, 21/01/2008 17.48:

"In un periodo che vede il mondo sempre più diviso dall’odio razziale,etnico e religioso e che vede le nazioni occidentali guardare ancora con sospetto e timore il fenomeno immigratorio,è emozionante osservare persone di diverse nazioni,culture,età ed estrazione sociale sedere pacificamente l’una accanto all’altra durante i piccoli e i grandi raduni organizzati dai Testimoni di Geova,segno di un’integrazione completa tra culture anche molto distanti le une dalle altre."

Per leggere tutto l'articolo:

www.informazione.it/pressreleasepub.aspx?prid=bf15dd46-3d18-42c8-b39f-61d5...

Grazie per l'attenzione.

Francesco.


alcuni parti dal link:
"italiani e stranieri pregano insieme. L'integrazione promossa dai Testimoni di Geova
A S.Benedetto e Centobuchi si radunano comunità di Testimoni di Geova formata da italiani e stranieri.A S.Benedetto testimoni italiani pregano con i loro confratelli rumeni e moldavi.A Centobuchi europei e africani di lingua francese si sono uniti per studiare la Bibbia pacificamente senza divisioni."

" Gli incontri settimanali dei Testimoni di Geova che si svolgono nelle comunità straniere sono caratterizzati da un’ atmosfera di fratellanza tra tutti i presenti.a prescindere dal loro ceto sociale,razza,nazionalità o cultura italiani e stranieri siedono gli uni accanto agli altri pacificamente uniti nel pregare e studiare la Bibbia. "

Cavoli ho pensato ad una rivoluzione nel mondo dei tdg invece la solita storia comunque complimenti come sempre chiari come al solito perchè usano in modo strumentale la parola integrazione infatti
omettono il termine religione infatti leggendo le parti che ho postato del link si capisce poi che sono si da tutto il mondo ma sono solo tdg!!

"In un periodo che vede il mondo sempre più diviso dall’odio razziale,etnico e religioso"
Giusto rimarcarlo i tdg i NON creano divisioni religiose!! [SM=x511447]
rasima
00martedì 22 gennaio 2008 09:02
Re: Re:
barisea, 21/01/2008 19.38:


Giusto rimarcarlo i tdg i NON creano divisioni religiose!! [SM=x511447]




Vorrei rimarcare anche io che i tdg non solo creano divisioni religiose ma divisioni familiari.....e la famiglia, lo sappiamo bene, è la "cellula base" della società.


Sonnyp
00mercoledì 23 gennaio 2008 15:20
Forse ti sfugge, Barisea.....
Davvero strano, Barisea, che i tdg si radunino insieme fra popoli diversi, ma non accettino di radunarsi insieme agli altri fratelli di fedi diverse!!!

Già... con la scusa della contaminazione spirituale, l'hanno studiata proprio bene la motivazione di tanto separatismo!

Sai com'è... non sia mai che in uno di tali raduni possa scambiarsi qualche confronto che possa aprire gli occhi di poveri ingenui che si sono fidati di una società prettamente commerciale e per nulla.... ma proprio per nulla di religiosa!

Separazione? Ma se riescono persino a separara i figli dai genitori, nonni dai loro nipoti, zii e cognati, ecc. ecc!!!


Però si offendono quando li chiami "SFASCIAFAMIGLIE"!!!!!!

Ma andate a raccontarla a qualcun'altro per favore, che a me viene il volta stomaco solo a sentirne parlare!!!!! Blahhhh!!!!!
(emiro)
00mercoledì 23 gennaio 2008 15:37

Non solo a te viene il voltastomaco !!

La mia famiglia è stata divisa e a chi devo dire grazie ??

proprio a loro !!

non è per cattiveria ma non sono la prima nè sarò l'ultima a dire queste cose.

®@ffstef@n
00mercoledì 23 gennaio 2008 15:58
Chissà che non può essere vista anche come una lettera di riappacificazione


La preghiera dell’ignorante
Multatuli (Eduard Douwes Dekker), 1861

Non so se siamo stati creati con uno scopo
o se siamo qui solo per caso. E neppure so se un Dio
o degli Dei si divertano per il nostro dolore e scherniscano
l’imperfezione della nostra esistenza. Se fosse così,
sarebbe terribile! Ma di chi è la colpa
se i deboli sono deboli, i malati sono malati e gli stupidi
sono stupidi?



Se siamo stati creati intenzionalmente, con uno scopo,
e per la nostra imperfezione non lo raggiungiamo,
l’onta di tutte le storture non ricade su di noi,
non sulla creatura, ma sul Creatore! Chiamatelo Zeus
o Giove, Geova, Baal, Jahweh, non importa:
Egli non c’e, o deve essere buono, e perdonarci
che non lo comprendiamo. Toccava a lui
manifestarsi ed Egli non lo fece! Se l’avesse fatto,
l’avrebbe fatto in modo che nessuno potesse dubitare;
che ciascuno dicesse: lo conosco, lo sento e lo capisco.



Ciò che gli altri ora pretendono di sapere di quel Dio
a me non serve. Io non lo capisco! Domando: perché
si è manifestato ad altri e non a me?
Un figlio è più vicino al padre dell’altro figlio?
Finché un solo figlio d’uomo non conosce quel Dio,
fino allora è calunnia credere in quel Dio!
Il figlio che inutilmente lascia chiamare il figlio, agisce
in modo crudele!
Ed è più bello credere che non ci sia nessun padre
anzichè credere che egli sia sordo con suo figlio!



Forse un giorno ne sapremo di più! Forse un giorno
comprenderemo che Egli c’è, ch’Egli ci osservava
e che il suo silenzio aveva una causa, un fondamento. Ebbene,
appena lo sapremo sarà allora tempo di lode,
ma non prima, non ora! Dio proverebbe dispiacere
nello scoprire che lo adoriamo senza fondamento.
Ed è una stoltezza voler illuminare la buia ignoranza di oggi
con una luce che ancora non brilla.



Servirlo? Stoltezza! Se avesse voluto il servizio,
avrebbe manifestato in quale modo.
Ed è assurdo che egli attenda dall’uomo
adorazione, servizio e lode, mentre egli
sul modo in cui farlo ci lascia nell’incertezza.
Se noi non serviamo Dio come gli piace, è colpa sua, non colpa nostra!
Intanto - finché non ne sapremo più - il bene e il male
sono una cosa sola?



Non comprendo a che cosa ci serva un Dio, nel separare
il bene dal male. Chi opera il bene
perché un Dio lo ricompensi, proprio per questo fa che il bene
diventi qualcosa di male, un mercato. E chi fugge la cattiveria
per timore della disgrazia di quel Dio, è un vile!



Non ti conosco, o Dio! Ti ho chiamato, cercato,
supplicato per una risposta e tu taci! Vorrei tanto fare
la tua volontà, non per timore, di castigo o speranza
di ricompensa,
ma come un figlio fa la volontà del padre, per amore!
Tu taci, sempre Tu taci!
Ed io vado errando e anelo
l’ora in cui saprò che tu esisti.
Allora chiederò: «Padre, perché ora per la prima volta
mostri a Tuo figlio che egli aveva un padre
e che non era solo nella battaglia,
la dura battaglia per l’umanità e il diritto?
o eri certo che avrei fatto la sua volontà
anche senza conoscerla? Che, inconsapevole
della tua esistenza, Ti avrei servito come Tu vuoi esserlo?
È vero questo?
Rispondi, Padre, se sei là rispondi,
non far disperare Tuo figlio! Padre non restare muto
al lama sabachtani strappato col sangue!».



Così geme l’ignorante sulla croce che ha scelto volontariamente
e si contorce dal dolore e si lamenta che ha sete.



Il sapiente - lui che sa, lui che conosce Dio - beffeggia lo stolto
e gli offre fiele ed esulta: «Sentite, chiama suo padre!»
e borbotta: «Ti ringrazio, Signore, che non sono come lui!»
e canta un salmo: «Beato colui che non siede nel consesso dei malvagî
e che non calca l’immondo sentiero del peccatore».



Il sapiente striscia in Borsa e mercanteggia titoli di credito.
Il padre tace, O Dio, non c’e nessun Dio!


Ciao
Raffaele
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