Tour 2016 - 13a tappa: Bourg-Saint-Andéol - La Caverne du Pont-d'Arc (cronometro)

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mauro facoltosi
00venerdì 15 luglio 2016 10:46







Previsioni meteo

Bourg-Saint-Andéol – partenza primo corridore: poco nuvoloso, 18.5°C, vento forte da N (33-49 Km/h), umidità al 50%
Bourg-Saint-Andéol – partenza maglia gialla : cielo sereno, 23.1°C, vento forte da N (36-52 Km/h), umidità al 32%
Le Caverne de Pont : previsioni non disponibili

Rampa di lancio



Traguardo: D4, al termine di un rettilineo di 250 metri, largo 5,5 metri.


Ultimo km



Curva a sinistra a 250 metri dall'arrivo



Rettilineo d'arrivo (direzione corsa, la rotatoria non dovrebbe esserci il giorno della corsa)



Rettilineo d'arrivo (direzione telecamera)

mauro facoltosi
00venerdì 15 luglio 2016 10:47
Presentazione della tappa
Sarà una cronometro ancor più impegnativa di quel che suggeriscono le cartine quella che, all’indomani della tappa decurtata del Ventoux, andrà in scena nello spettacolare scenario delle gole dell’Ardèche, nell’omonimo dipartimento francese. Già di suo era (e rimane) una prova atipica che, pur avendo sempre come naturali favoriti i passisti, strizzava un pochino l’occhio agli scalatori consentendo loro di contenere l’inevitabile distacco grazie alla tortuosità del tracciato e alla presenza di 10 Km di salita, suddivisi in due tratti, il primo e più consistente dei quali inizierà 100 metri dopo essere scesi dalla rampa di lancio e misurerà 6,9 Km (media del 4,9%). Dopo lo scollinamento ci rimarrà in quota per una quindicina di chilometri, il tratto più veloce della crono per la presenza di lunghi rettilinei in piano e le rare curve. La discesa dal Col du Serre de Tourre introdurrà i corridori nelle gole dell’Ardèche, scenario del secondo tratto di pianura, 8 Km più tortuosi all’uscita dei quali si attaccherà la salita di 3,3 Km al 4,9% che condurrà al traguardo. Ma, come abbiamo anticipato, questa tappa sarà più dura del previsto perchè anche domani sarà un giornata di grande vento, che spirerà ancor più forte rispetto alle frazioni precedenti. In particolare, ci potrebbero essere folate fino a 50 Km ed oltre, che saranno contrarie proprio nel tratto della prima salita e in quello disegnato nelle gole, che per la loro natura potrebbero incanalare il vento e farlo diventare ancora più violento

(Mauro Facoltosi)

ANTEPRIMA TOUR

Appena prima del terzo week-end di corsa, arriva la prima delle due cronometro individuali. Il chilometraggio non eccessivo e le due salite in programma – una in partenza e una all’arrivo – dovrebbero impedire agli specialisti di guadagnare moltissimo terreno. Più dell’attitudine all’esercizio, potrebbe contare quanto ciascun corridore avrà smaltito le fatiche del Ventoux. Fra il migliore e il peggiore degli uomini di classifica si può ipotizzare un distacco nell’ordine dei due minuti.

Per i papabili vincitori, non si uscirà probabilmente dalla solita cerchia di nomi, a cominciare da Tony Martin, Dumoulin e Cancellara, in quella che sarà per molti una sorta di prova generale per la crono olimpica.

Favoriti: T. Dumoulin, T. Martin, Cancellara

(A cura di Matteo Novarini)
mauro facoltosi
00venerdì 15 luglio 2016 17:31
Vittoria di Dumoulin. Secondo Froome che guadagna quasi 2 minuti su Quintana.

Commenti?
Howling Wolf14
00venerdì 15 luglio 2016 18:15
Come dice il saggio Martinello, nelle cronometro non ci sono inganni e trucchi. Vince chi ha più gambe, chi è più in forma. Poi contano la serietà, il cervello, la concentrazione. Metti le crono piatte o metti le crono con le salite il risultato finale cambia di poco. A parte lo specialista Dumoulin, che da un anno preparava le clm del Giro e del Tour, suoi obiettivi stagionali, la classifica di tappa è dettata più dal livello di preparazione, e quindi dai tempi di recupero sulle giornate precedenti, che dalla specializzazione. Il risultato di Mollema è più che significativo. I nodi vengono sempre al pettine. Le crono non tradiscono mai.
Howling Wolf14
00venerdì 15 luglio 2016 18:17
Come dice il saggio Martinello, nelle cronometro non ci sono inganni e trucchi. Vince chi ha più gambe, chi è più in forma. Poi contano la serietà, il cervello, la concentrazione. Metti le crono piatte o metti le crono con le salite il risultato finale cambia di poco. A parte lo specialista Dumoulin, che da un anno preparava le clm del Giro e del Tour, suoi obiettivi stagionali, la classifica di tappa è dettata più dal livello di preparazione, e quindi dai tempi di recupero sulle giornate precedenti, che dalla specializzazione. Il risultato di Mollema è più che significativo. I nodi vengono sempre al pettine. Le crono non tradiscono mai.
Vittorio P.
00venerdì 15 luglio 2016 23:44
Con tutto l'affetto (sarà anche per colpa di quello che succede nel mondo...) ma è uno dei Tour più tristi e noiosi di tutti i tempi.
Salitepuntocia'
00sabato 16 luglio 2016 02:17
Nonstante tutto e nonostante la crono Aru è 12°, quindi già cosi non è male all'esordio. Per me arriva nei primi 10 . Anche 5°se crolla qualcuno davanti sulle alpine

Tour gia chiuso per la maglia Gialla, Armstrong e la Us Postal, pardon, Froome e la Sky... stanno dominando noiosamente
Vittorio P.
00sabato 16 luglio 2016 11:24
E vogliamo parlare dell'orrore della cronoscalata?, posta a pochi giorni di distanza dalla prima crono. SI tratterà di una prova tutto inutile. Sciatta, priva di valori tecnici.
Non capisco perché il GT si ostinino a inserire cronoscalate nei percorsi. Molto meglio allungare i km di crono in pianura ma poi puntare su tapponi in linea.
Devo dire la verità: fino a questo momento, Tour bocciato su tutta la linea: percorso poco fantasioso, organizzazione peggiorata (traguardi che si sgonfiano, transenne non messe, ecc. ecc.), spettacolo inadeguato (corsa baloccata e pochi spunti degni di nota).
Non è un caso che gli ascolti TV del Tour siano in forte calo per quest'anno un po' in tutta Europa.
Howling Wolf14
00sabato 16 luglio 2016 14:51
Fabio Aru è un lottatore, non lo si può negare., A me piace molto, devo essere sincero, e spero tanto che diventi un campione, uno in grado di difendere con onore i colori italiani al Tour. La sua cronometro, però, mi ha un po' deluso. Non era una crono piatta, aveva due salitelle, era mossa. Se fosse stata piatta, si sarebbe presa la scusa della crono piatta. Ma con un percorso come quello di ieri non ci sono giustificazioni. Riporto, qui sotto, la classifica avulsa degli uomini di classifica nella crono di ieri. Nessuno ha fatto peggio di Aru, fatta eccezione per Purito Rodriguez. Hanno fatto meglio di lui persino Bardet, Daniel Martin e Kreuziger, gente che non è una scheggia a cronometro. Hanno fatto molto ma molto ma molto meglio di lui addirittura Mollema (che gli ha inflitto ben 2'31"!!!) e Yates (1'24").
Tutto sommato il distacco Froome-Aru ci potrebbe anche stare (uso però il condizionale, perché su un percorso così vallonato non ci doveva stare), ma ciò che avvilisce è il distacco che Aru ha preso da gente che a cronometro non è fortissima, anzi non è nemmeno forte, tipo Yates o addirittura Mollema. Ma anche da Quintana, che pur non è andato benissimo, non può prendere più di un minuto.
Ora va benissimo che Aru arrivi 10° nella classifica finale del Tour. Va bene anche che arrivi 14°. Ma tutto è correlato alle aspettative che poniamo in lui. Se abbiamo l'ambizione di vederlo come corridore da Tour non possiamo accettare che non arrivi nei primi 5, se invece mettiamo al ribasso le sue quotazioni allora ci possiamo anche accontentare del 18° posto. Ma forse non è l'Aru che speravamo di trovarci tra le mani. Io voglio essere critico,. non troppo magnanimo, perché un corridore di 26 anni è ormai entrato nella sua fase della maturità e non è ammissibile che altri coetanei, tipo Quintana o Yates, arrivino molto più avanti di lui nella generale del Tour. E non è ammissibile che un buon corridore come Mollema buono ma sempre stato colnsiderato di caratura inferiore lo preceda di così tanto in classifica. Un po' di realismo può anche essere uno stimolo.
Ecco dunque la classifica avulsa della crono:
Froome
Mollema a 51”
Valverde a 1’45”
Van Garderen a 1’47”
Yates a 1’58”
Quintana a 2’05”
Porte a 2’05”
Kreuziger a 2’10”
Bardet a 2’49”
Dan Martin a 3’07”
Meintjes a 3’19”
Aru a 3’22”
Rodriguez a 3’43”
Nebe1980
00domenica 17 luglio 2016 12:22
Re:
Vittorio P., 16/07/2016 11.24:

E vogliamo parlare dell'orrore della cronoscalata?, posta a pochi giorni di distanza dalla prima crono. SI tratterà di una prova tutto inutile. Sciatta, priva di valori tecnici.
Non capisco perché il GT si ostinino a inserire cronoscalate nei percorsi. Molto meglio allungare i km di crono in pianura ma poi puntare su tapponi in linea.
Devo dire la verità: fino a questo momento, Tour bocciato su tutta la linea: percorso poco fantasioso, organizzazione peggiorata (traguardi che si sgonfiano, transenne non messe, ecc. ecc.), spettacolo inadeguato (corsa baloccata e pochi spunti degni di nota).
Non è un caso che gli ascolti TV del Tour siano in forte calo per quest'anno un po' in tutta Europa.



Ma in realtà non è neppure una cronoscalata dato che i primi 4 Km sono in pianura e dal settimo al quattrodicesimo chilometro si supera un dislivello si 200 metri. L'unico tratto di scalata è dal quarto al settimo chilometro. Le cronoscalata le mettono perchè la pensano diversamente da te e comunque i distacchi si fanno nelle cronoscalate, guarda Nibali che ha preso 2 minuti da Kruijswijk in 10 km all'Ape di Siusi. Io preferisco crono più lunghe con una o 2 salite in mezzo.
Al di là delle mancanze organizzative che dimostrano che ASO non è questa ,macchina impeccabile come qualcuno ha voluto dipingere su questo forum (i nomi sono superflui), si conferma come l'anno scorso che il Tour avrà anche i campioni più blasonati al via ma questo non basta, a livello di spettacolo e di emozioni è una corsa inferiore rispetto al Giro. Anche se dovessimo vedere grande spettacolo sulle Alpi questo non basta a compensare un Tour sinora davvero carente. Al giro l'anno scorso avevamo l'ultimo a 3 ore dopo 4 tappe, quest'anno abbiamo avuto distacchi già sull'Aremogna con tentativi di attacchi dei big.
Sinceramente se far venire i big del Tour al giro significa vedere questo scempio mi tengo i miei Kruijswijk, Zakarin, Chaves e i vari giovani promettenti che quando vengono al giro devono mettersi in mostra e inscenano attacchi da lontano mentre quando sono diventati famosi vanno al Tour a stare a ruota

Nebe1980
00domenica 17 luglio 2016 12:25
Re:
Howling Wolf14, 15/07/2016 18.17:

Come dice il saggio Martinello, nelle cronometro non ci sono inganni e trucchi. Vince chi ha più gambe, chi è più in forma. Poi contano la serietà, il cervello, la concentrazione. Metti le crono piatte o metti le crono con le salite il risultato finale cambia di poco. A parte lo specialista Dumoulin, che da un anno preparava le clm del Giro e del Tour, suoi obiettivi stagionali, la classifica di tappa è dettata più dal livello di preparazione, e quindi dai tempi di recupero sulle giornate precedenti, che dalla specializzazione. Il risultato di Mollema è più che significativo. I nodi vengono sempre al pettine. Le crono non tradiscono mai.



Il problema principale delle crono (limitatamente a quelle della prima settimana) è che è possibile che si corra con condizioni meteo diverse. Se uno si fa la crono all'asciutto e l'altro si becca il temporale ecco che c'è il trucco e l'inganno (non voluto si intende).
Tu stesso ha sottolineato che la crono del Chianti è stata vinta da Roglick perchè ha corso all'asciutto. Ora i big partono vicini ma sai con i temporali estivi basta uno scarto di dieci minuti perchè uno becchi la discesa bagnata mentre quello partito 10 minuti prima l'abbia superata primka dello scatenarsi dell'acquazzone.
Nella prima settimana poi i big possono partire anche a distanza di ore.

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