Perdonate la mia scarsa partecipazione alle vicende (sito, forum, chat, avventure varie …) della nostra Crew ma queste ultime due settimane, per me, non sono state per nulla facili da gestire.
Vediamo un po’ se riesco a rimettermi in carreggiata.
Quando ero bambino mi divertivo un mondo a giocare col mio “fortino” di legno: avevo un sacco di “cow boy” e di “indiani”. Quando mi girava “bene” i pellerossa riuscivano ad espugnare il forte e a massacrare gli Yankee … quando mi girava “male” accadeva il contrario.
Di tanto in tanto, quando avevo due spicci in tasca (cosa assai rara, lo confesso) mi divertivo con i cari vecchi videogiochi che stavano al bar sotto casa. Se si escludono le diverse versioni di “soccer” (mondiali, europei, campionati, ecc…) non c’era altro che far picchiare tra di loro due “contendenti”, distruggere varie forme di vita aliene, uccidere, massacrare, annientare, ecc…
A tal proposito ricordo che anche la maggior parte dei giochi per computer (a quei tempi imperversavano i vari “Commodore” e l’Amiga) erano di natura “violenta”.
Per non parlare dei vari film d’avventura (fantascienza e/o horror) con cui sono cresciuto: guai se non ci scappavano almeno una trentina di morti ammazzati, città distrutte, ecc…
In molti libri fantasy (ma non solo) che ho letto la “violenza” ha recitato un ruolo non trascurabile (anche se non di “primaria importanza”).
Negli attuali giochi per PC (o “console” varie) le cose non vanno molto “meglio”.
Allo stadio, in molti anni di “militanza” (pacifica, ovvio), ne ho viste di cotte e di crude.
Potrei continuare su questa scia ma credo che il concetto sia abbastanza chiaro ormai.
Negli ultimi anni, la mia più grande passione ludica (ho smesso da un pezzo con i cow boy e con i giochino per il PC) sono i “gdr” e, come in tutti gli esempi che ho citato, anche in questi c’è una “componente violenta”.
E allora?
Allora se sono uscito “indenne” da tutto ciò con cui ho “giocato” (sottolineo il termine: “giocato”) in questi ultimi anni non c’è (ne mai c’è stato) il pericolo che i miei dadi, le mie schede e la “mia” Terra di Mezzo possano trasformarmi in un serial killer.
Nelle mie avventure inserisco sempre e comunque pochissimi “combattimenti” (nella campagna che sta per terminare, e che va avanti da oltre nove mesi, i miei giocatori avranno fatto non più di due combattimenti): non perché temo che poi, di notte, quando ce ne torniamo a casa, Alex cominci a prendere a mazzate ogni ignaro passante che disgraziatamente gli attraversi la strada oppure
Angel si metta a svuotare le tasche di tutti quelli che gli capitino a “portata di mano”, ecc… semplicemente preferisco la “storia”, la “trama”, l’interpretazione e gli “enigmi” al posto degli “scontri” (che, comunque, non mancano mai).
Ottima, a questo proposito, è l’osservazione del buon Antema (a proposito: chi ti ha fatto uscire da quella meravigliosa “Villa” circondata dal verde in cui ti avevo fatto “rinchiude..” … ehm, in cui eri ospite?)
Scritto da: Antema-Dinwath82 14/06/2004 2.43
Senza contare che in un gdr ( che queste persone sicuramente non conoscono direttamente ) la violenza fine a se stessa è quasi sempre punita, i personaggi interpretati dai giocatori sono sempre inseriti all'interno di comunità in cui vigono leggi non distanti da quelle del mondo reale.
In un gioco di avventura la componente “violenta”, pur non essendo assolutamente indispensabile, è generalmente (in diverse “dosi”) sempre presente.
Ma alla fine, quando la “missione” è finita, e ci si ritrova a scherzare e a chiacchierare di ciò che è stato si ricordano quasi esclusivamente le “battute” più assurde, le situazioni comiche, le “frasi celebri”, la soddisfazione di aver risolto un enigma, la gioia per aver portato a casa la pellaccia del proprio PG, il rammarico di essersi fatti “fregare” da un intreccio (forse un po’ troppo complicato?) del Master …
Come sempre, quindi, il “tarlo” (se mai davvero c’è) è nella mente di quei (rarissimi) giocatori che fanno “cronaca”… e non nelle meccaniche di gioco!
Ci sono tantissimi casi di cronaca (italiana ed estera) a testimoniare come qualsiasi “elemento esterno” possa condizionare in maniera eccessiva gli psicolabili … ma questo è un argomento talmente trito che non è il caso di parlarne più.
A presto.
[Modificato da Admin-Geko 15/06/2004 16.58]