la varietà nella salsa...

pensierino quasi notturno che mi appunto nel forum...

prendo il mio caso ma credo possa essere un po' di tutti i salseri italiani...

sono io che ballo con una prima dama...
mi adatto un po'...
ma si fa quello che dico o che meglio so fare io...

altra dama...
sempre io più pochi ritocchi...

e così via...

a questo punto mi vien da pensare che la salsa sia varia per le salsere visto che provano vari salseri che hanno un parco figure diverso...

mentre per il salsero o ti impari qualcosa di nuovo o sei sempre li che fai le stesse cose...
magari 100000 cose diverse...
ma sei sempre tu costante...

è possibile a questo punto annoiarsi di se stessi???

AIRE, credo che tu sia ad un livello ben superiore al mio quindi non sto certo qui a fare il professore. Però in questi anni di frequentazione di varie scuole e locali ho notato anch'io quello che dici. Mi ricordo di una cosa che mi disse una mestra cubana, Virginia Borroto, la prima che ebbi qui a Roma: dopo aver imparato bene a muovere il corpo e aver archiviato nella memoria le figure fondamentali, sta a voi a legarle armoniosamente creandone di nuove. Ballare la salsa significa aver padronanza del proprio corpo, far divertire la dama sorprendendola e divertirsi.
Per questo, ho capito che fin quando stavo lì a pensare quale figura avrei sfoderato in quel preciso momento non mi stavo divertendo affatto, ero in affanno. Ho imparato e successivamente dimenticato decine di figure semplici o complicatissime, alcune veramente spettacolari. Ma adesso, a prescindere dal mio livello di capacità che ritengo appena sufficiente, quando ballo mi diverto come un pazzo.