Cetta
Quando voglio farmi la pugnetta penso a Cetta
perchè tra le cortigiane lei è la mia prediletta.
Mi immagino lei che entra nella stanza
con la grazia e l'eleganza
e mi sussurra "forza ----- tira fuori la tua lanza".
Non me lo fo ripetere due volte,
mi lancio su di lei e le fo far le giravolte,
mi dice "c'hai dei muscoli possenti, ma ora senti,
quel che voglio è che mi strappi le mutande con i denti.
Ho fatto trentasei in penetrazione,
posso fare un figurone
penso mentre guardo lei che crolla in preda al sonno
"per bacco sono stato troppo lento,
mo' la faccio risvegliare col mio pene aroma tonno".
Cetta apre i suoi occhi verso il mondo circostante,
ora mi dice "io c'ho voglia che mi porti al ristorante".
Prende la sua borsa da cucito e si ricuce le mutande,
io la guardo un pò smarrito,
dall'interno del mio naso io rovisto con il dito...
rit:
io volevo far l'amore, ma pensi solo a....
mangiare il pesce (x2)
tento di sedurti con un piatto di spaghetti
ma tu sei fatta di ghiaccio e le mie avancè le rigetti,
forse avrei dovuto andar da Trolla
ma anche quella non la molla,
ti accarezzo col piedino ma mi guardi e dici:
"smetti!, non vedi brutto culo sto mangiando,
se continui con quel piede a fare in culo ti ci mando!".
Torno mestamente nel mio guscio
più che a te ora penso all'uscio
e il mio pisello torna pastafrolla
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