pregi (?) e difetti dell'ariete

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padova.raytheon
00domenica 13 marzo 2005 19:51
salve,sono nuovo di zecca in questo forum e non sono neanche un grande intenditore di carri (sono un alpino!).Ho letto le caratteristiche del nostro carro nel sito e giustamente non sono tutte rose e fiori.Vorrei sapere quanta differenza ce trà un leopard 2a5 tedesco ed il nostro ariete...per il futuro ci sarà il nuovo motore e nuove protezioni,basteranno a colmare il divario con il 2a6ex....Poi avevo trovato un'intervista di Cossiga che riferendosi al nuovo proggetto italiano di dotarsi di un suo carro,il ministro della difesa tedesco,molto arrabbiato per il cambio di rotta it.rispose"che avrà solamente la retromarcia".Dunque saranno anche bravi i tedeschi a costruire carri,ma non per questo devono imporre con arroganza il loro prodotto....
Mad88
00domenica 13 marzo 2005 21:03
Benvenuto[SM=x75444]

Non sono neanch'io molto esperto sui carri più moderni ma tra poco chi ne sa ti risponderà
30/B
00lunedì 14 marzo 2005 12:40
Bella domanda....

Per prima cosa si dovrebbe dire che ARIETE e Leopard 2 sono carri di due classi diverse.

L'ARIETE pesa 48 ton. e il LEOPARD 2A6 ne pesa 62.

Il nuovo motore dell'ARIETE, se arriva a 1500HP, dovrebbe colmare il divario col carro tedesco in questo senso, mentre per quanto riguarda la corazzatura, credo che di lavoro ce ne sia precchio da fare per raggiungere quella del Leo 2, ma la cosa è spiegata dalla grossa differenza di peso.

Protezione

ARIETE
KE: Turret: 490-500 mm RHAe
Glacis: 470 mm RHAe
CE: Turret: 890-1100 mm RHAe
Glacis: 780 mm RHAe

Leopard 2A4
KE: Turret: 590-690 mm RHAe
Glacis: 600 mm RHAe
CE: Turret: 810-1290 mm RHAe
Glacis: 710 mm RHAe

Leopard 2A6
KE: Turret: 920 - 940 mm RHAe
Glacis: 620 mm RHAe
CE: Turret: 1730 - 1960 mm RHAe
Glacis: 750 mm RHAe



KE: Energia cinetica
CE: Energia Chimica
RHAe: Rolled Homogeneous Armor Equivalent
GBU16
00martedì 15 marzo 2005 15:36
Perchè due carri di classi diverse?[SM=x75460]

[Modificato da GBU16 15/03/2005 15.38]

mikros
00martedì 15 marzo 2005 16:24
Re:

Scritto da: GBU16 15/03/2005 15.36
Perchè due carri di classi diverse?[SM=x75460]

[Modificato da GBU16 15/03/2005 15.38]




Le specifiche di Ariete e Leopard 2 sono simili, ma è la lungimiranza politico-militare che è distante anni luce. C'è anche da considerare il fatto che dalla II GM ad oggi i teteschi ti cermania non hanno sbagliato un carro e quindi c'è da sommare un elevato livello di know-how acquisito in anni e anni di esperienza.

30/B
00martedì 15 marzo 2005 16:52
Re:

Scritto da: GBU16 15/03/2005 15.36
Perchè due carri di classi diverse?[SM=x75460]

[Modificato da GBU16 15/03/2005 15.38]




Per quanto riguarda il peso, ci sono 15 tonnellate di differenza.
padova.raytheon
00venerdì 18 marzo 2005 13:15
innanzitutto un grazie per le vostre informazioni...nei dati che ho letto,vorrei alcune semplificazioni(vogliate perdonarmi):per Glacis cosa si intende? a cosa si riferiscono i mm? Poi una mia piccola considerazione, non vedo il motivo perche E.I. abbia voluto un carro di peso inferiore e dunque con molti svantaggi,visto che il tank dovrebbe essere il massimo della sicurezza e potenza.Mi auguro che questa decisione non sia stata influenzata dai pretesti che in italia ci sono strade e ponti molto fragili....So che tra motrice, rimorchio e Ariete il peso raggiungerebbe le 100t,ma un leopard o challenger con motrice e rimorchio a quanto arriverebbe allora?[SM=x75484]
gvgallo
00venerdì 18 marzo 2005 15:09
Re:
Deutschland, Deutschland uber alles....

La fama di efficienza tecnica tedesca è giustificata: ho avuto occasione di provare un leo 2a6 della Bundeswehr durante un'esercitazione, e vi assicuro che è un gioiello.
All'EI manca comunque un carro pesante in gradodi reggere il passo con Leo, Chieftain, T-82, Abrahams.
Pierantonio
00venerdì 18 marzo 2005 17:10
Presso i reggimenti carri è in voga dire che l'ARIETE è un carro modulare per cui la configurazione di base serve solo come piattaforma per successive aggiunte in base alle necessità.
Tutto sommato la cosa è verosimile anche se è da notare che tali configurazioni sono ben lungi dall'essere definite e realizzate in massa.
Secondo alcuni però il carro sarebbe già troppo grande così com'è dato che fu pensato quando il suo più probabile avversario sarebbe stato un altro carro.
Nel combattimento urbano sarebbe preferibile un carro più piccolo.
gvgallo
00martedì 22 marzo 2005 17:43
Re:
Sì, la faccenda del carro modulare non mi è nuova, anche se mi sembra una boiata: le dotazioni, in un esercito serio, sono fatte in serie, e non ci si affida alla fantasia della gente chiamando la cosa modularità.
A suo tempo mi capitò di sentire dei discorsi pietosi sul fatto che si poteva aggiungere di qui e togliere di là: queste cose possono andare bene in un contesto di emergenza, di guerra, non certo in tempo di pace.
padova.raytheon
00lunedì 28 marzo 2005 17:15
so che in iraq vi sono alcuni ariete,qualcuno sa dirmi se si sono presentati problemi nel deserto....,il loro equipaggio è rimasto soddisfatto?[SM=x75460]
drago3
00martedì 29 marzo 2005 13:29
Carro modulare
Nulla di nuovo sotto il sole: mi sa tanto che il discorso del "carro modulare" sia la cucchiaiata di miele che si da' ai bambini per mandare giù qualche medicina.
Peccato che i "moduli" manchino sempre e siano solo sulla carta, o al massimo negli stand della OTO a quale salone di tecnologia per la difesa, perchè purtroppo mancano cronicamente i soldi.
Se è per questo, anche la mia casa è una villa faraonica "modulare", per adesso mi mancano ancora il modulo piscina olpimpica, il modulo giardino all'inglese, il modulo bagno con idromassaggio, il modulo salotto con TV al plasma, il modulo garage con sotto-modulo Porsche Cayenne, ecc ecc..., però la "struttura base" c'è....
Anche i nostri vecchi Leo1 erano degli A2 "modulari", peccato che gli mancassero tutti i "moduli" essenziali a renderli tali (in primis lo stabilizzatore), e che i moduli stessi li stiamo ancora aspettando adesso....
Scusate lo sfogo ed il sarcasmo, ma rendiamoci conto che in questo modo si manda la gente a rischiare la propria pelle in giro per il mondo, salvo comprare i "moduli mancanti" quando poi ci scappa il morto.
Pierantonio
00mercoledì 30 marzo 2005 21:18

Scritto da: padova.raytheon 28/03/2005 17.15
so che in iraq vi sono alcuni ariete,qualcuno sa dirmi se si sono presentati problemi nel deserto....,il loro equipaggio è rimasto soddisfatto?[SM=x75460]



Per quanto ne so il carro si è comportato bene salvo alcuni problemi legati alle altissime temperatute estive che hanno messo alle corde alcune componenti studiate per l'uso in climi meno caldi.
Teniamo però presente che si parla di oltre 50 °C!
In ogni caso nulla di irrisolvibile sempre che gli organismi tecnici dell'EI non dormano.
La carenza più grave è stata comunque la mancanza di un sistema di condizionamento per il pilota che è poco o nulla assistito da quallo principale.
Un'idea (mia, non dell'EI) sarebbe quella di sbarcare una parte dei contenitori delle munizioni che costituyiscono la riservetta di scafo, posta accanto al pilota, sostituendola con un modulo di condizionamento di piccole dimensioni.
Tanto nelle PSO non serva portarsi dietro tutti i 42 proiettili.
Ciao
drago3
00giovedì 31 marzo 2005 11:23
Maglietta della salute
Il problema del condizionamento dell'aria a bordo non è cosa di poco conto, perchè il rischio di disidratazione e shock termico, a certe temperature, non è affatto da trascurare.
C'è però il fatto che, dovendo operare nella maggior parte dei casi a portelli aperti, si rischia di mandare in tilt il sistema di condizionamento.
Per evitare tale problema, mi risulta che a suo tempo l'US Army, sugli Abrams ai tempi di Desert Storm, avesse adottato degli speciali "corpetti" da indossare sotto la tuta ignifuga, collegati mediante dei "cordoni ombelicali" all'impianto di condizionamento che, anzichè sprecare energia pompando aria fredda nell'abitacolo del carro (da cui si sarebbe immediatamente dispersa all'esterno) ne inviava una più modica quantità direttamente sul corpo dei carristi, creando un "microclima" temperato all'interno della tuta da combattimento, con una soluzione che ricalca quella delle tute degli astronauti (ma credo che qualcosa del genere sia in studio nell'ambito dei vari programmi "Future Warrior" e simili).
Non potrebbe essere una buona soluzione? In fondo dovrebbe bastare qualche adattatore per le bocchette di uscita dell'impianto di condizionamento, oltre a qualche metro di tubazione per i "cordoni ombelicali", mediante i quali ogni membro dell'equipaggio si collegherebbe alle bocchette poste nei pressi della sua postazione, allo stesso modo con cui ci si collega ai cavi dell'interfono....
Mad88
00giovedì 31 marzo 2005 14:33
Secondo me dovranno aspettare un pò per vedere un impianto di condizionamento visto gli € e la burocrazia
GBU16
00giovedì 31 marzo 2005 20:12
Re:

Scritto da: Mad88 31/03/2005 14.33
Secondo me dovranno aspettare un pò per vedere un impianto di condizionamento visto gli € e la burocrazia



Penso proprio che non lo vedranno mai.




Ho sentito parlare molto dell'eseritazione BRIGTH STAR ma non ho mai trovato notizie al riguardo qualcuno potrebbe descrivermi come si sono comportati i nostri carri e i nostri equipaggi nel corso dell'esercitazione???[SM=x75484]

[Modificato da GBU16 31/03/2005 20.13]

The Trooper
00venerdì 1 aprile 2005 10:36
Re: Maglietta della salute

Scritto da: drago3 31/03/2005 11.23
Per evitare tale problema, mi risulta che a suo tempo l'US Army, sugli Abrams ai tempi di Desert Storm, avesse adottato degli speciali "corpetti" da indossare sotto la tuta ignifuga, collegati mediante dei "cordoni ombelicali" all'impianto di condizionamento che, anzichè sprecare energia pompando aria fredda nell'abitacolo del carro (da cui si sarebbe immediatamente dispersa all'esterno) ne inviava una più modica quantità direttamente sul corpo dei carristi, creando un "microclima" temperato all'interno della tuta da combattimento, con una soluzione che ricalca quella delle tute degli astronauti (ma credo che qualcosa del genere sia in studio nell'ambito dei vari programmi "Future Warrior" e simili).
Non potrebbe essere una buona soluzione? In fondo dovrebbe bastare qualche adattatore per le bocchette di uscita dell'impianto di condizionamento, oltre a qualche metro di tubazione per i "cordoni ombelicali", mediante i quali ogni membro dell'equipaggio si collegherebbe alle bocchette poste nei pressi della sua postazione, allo stesso modo con cui ci si collega ai cavi dell'interfono....



Ti dirò di più...ho a casa un catalogo di una società americana che distribuisce attrezzature e materiali per Vigili del Fuoco: hanno in catalogo un corpetto da infilare sotto il completo da intervento che permette di mantenere "fresco" il torso dell'operatore per un certo numero di ore.
Non ha collegamenti di alcun tipo perchè per farlo funzionare basta infilarlo nel frigorifero per qualche ora, dopodichè lo togli e te lo metti...come le scatolette con il gel da infilare nel frigobox portatile, solo che non utilizza lo stesso tipo di gel ma un materiale più avanzato... [SM=x75444] !

Isotherm Vest

Ciaoooo

[Modificato da The Trooper 01/04/2005 10.43]

mikros
00venerdì 1 aprile 2005 12:25
Ma il fatto di portare qualcosa di "fresco" su un colpo "caldo" e sudato (calore esterno, tensione prima della missione) non potrebbe provocare lo stesso uno choc termico o un blocco respiratorio? [SM=x75462] [SM=x75460]

The Trooper
00venerdì 1 aprile 2005 12:44
Re:

Scritto da: mikros 01/04/2005 12.25
Ma il fatto di portare qualcosa di "fresco" su un colpo "caldo" e sudato (calore esterno, tensione prima della missione) non potrebbe provocare lo stesso uno choc termico o un blocco respiratorio? [SM=x75462] [SM=x75460]




Beh, ma qui stiamo parlando di "mantenimento" della temperatura ideale, non di "congelamento"...il vest di cui parlo nel post precedente, per esempio, si indossa sopra la maglietta e sotto il completo da intervento e garantisce una temperatura di circa 15° per 4h...ma la temperatura vera e propria che la persone percepisce è sicuramente maggiore, dato che il corpetto isotermico è cmq influenzato dalla temperatura ambientale e dalla temperatura del corpo stesso della persona, entrambi suscettibili di frequenti variazioni nel tempo.

Ovvio che se ti immergi nudo in una vasca piena di ghiaccio dopo che ti sei fatto 4h di pattuglia con l'Ariete a Nassirya poi ti viene una sincope...[SM=x75446]

Ciao
easyand
00sabato 2 aprile 2005 14:22
Re: Re: Maglietta della salute

Scritto da: The Trooper 01/04/2005 10.36


Ti dirò di più...ho a casa un catalogo di una società americana che distribuisce attrezzature e materiali per Vigili del Fuoco: hanno in catalogo un corpetto da infilare sotto il completo da intervento che permette di mantenere "fresco" il torso dell'operatore per un certo numero di ore.
Non ha collegamenti di alcun tipo perchè per farlo funzionare basta infilarlo nel frigorifero per qualche ora, dopodichè lo togli e te lo metti...come le scatolette con il gel da infilare nel frigobox portatile, solo che non utilizza lo stesso tipo di gel ma un materiale più avanzato... [SM=x75444] !

Isotherm Vest

Ciaoooo

[Modificato da The Trooper 01/04/2005 10.43]




di questo coso qua c'è anche una nuova versione meno ingobrante e anche una versione da inserire nell' elmetto.
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