Un lupo travestito da agnello, ovvero non fidatevi di Barack Obama e della sua presunta fede nella Democrazia. Il duro attacco arriva da un avversario agguerrito come Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, l'organizzazione che grazie alla diffusione di cablati riservati è diventata famosa in tutto il mondo e si è inimicata la maggior parte dei governi. Assange, che è sotto accusa in Svezia per violenza sessuale (o meglio: per non aver indossato il preservativo) ha trovato asilo politico in Ecuador. Ma da giugno vive nell'ambasciata ecuadoriana a Londra, perché se mette piede sul suolo della Gran Bretagna rischia di essere arrestato e estradato.Il fondatore di Wikileaks ritiene che l'inquilino della Casa Bianca continuerà ad attaccare il suo sito a causa delle pubblicazioni dei documenti riservati contenenti rilevazioni contro il governo americano. "Obama sembra essere un buon uomo, e questo è il problema. E' meglio un agnello vestito da lupo che un lupo vestito da agnello", ha aggiunto il 41enne australiano, ricordando che "tutte le attività contro WikiLeaks sono state intraprese durante l'amministrazione Obama".