Officina della poesia "Nicola Imbraguglio" Laboratorio poetico

Inverno

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    istvivaldi
    Sesso: Maschile
    00 18/02/2024 14:49


    Guardo del corbezzolo in fiore
    le campanule grigie rivolte al cielo
    speranzose d'un alito mite
    per ambire a nuove feconde stagioni,

    ma è in questa supplica lieve che sento
    scricchiolare le ossa ed il ghiaccio
    mentre del pettirosso il richiamo
    inonda la terra indurita.

    Le zolle son membra contorte di estati scannate,
    dissanguate carcasse che espiano la colpa
    di avere vissuto senza guardare mai indietro,
    mai così indietro da percepire il senso del tempo

    e mi accorgo di aver superato il mio equinozio
    e che, ritrovando il Cacciatore fra milioni di stelle,
    tutto mi appare più chiaro
    come quando scostando i capelli più radi
    appoggi sul naso gli occhiali per risolvere un rebus.

    Eppure il vociare dei piccoli,
    gli improperi per la catena caduta,
    le dita sporche d'inchiostro sotto i guantini felpati,
    riportano al cadenzare ostinato dei giorni futuri

    e schiocchi i tuoi baci sulle gote rosate,
    assapori la pelle gelata,
    scosti ciocche dorate
    scoprendoti ancora una volta bambino
    seppure non trovi, n fondo alle tasche,
    altri semi d'acacia.

    Sono graditi commenti e critiche.
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    la nonna di pretty woman
    Sesso: Femminile
    00 28/04/2024 14:33
    ..

    Ciao istvivaldi.
    La poesia mi sembra molto gradevole e luminosa e le immagini sono suggestive, anche se la forma arcaicheggiante mi impedisce di apprezzarle appieno.
    Mi sembra però una piccola dissonanza il cambiamento di soggetto, dall'io di "mi accorgo", "mi appare" della quarta strofa al tu di "schiocchi" "scosti" "non trovi" dell'ultima.
    Ma sono dettagli. L'insieme evoca efficacemente (secondo me) un intenerito stupore per il passar del tempo che lascia intatta la meraviglia.
    🙋
    [Modificato da la nonna di pretty woman 28/04/2024 14:34]