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Addio «pugno» per il prelievo sangue

Può alterare i risultati del potassio. Per «aiutare» il medico basta chiudere la mano mentre si infila l'ago

ROMA - «Apra e chiuda il pugno, per favore». Presto potremmo non sentire più questa frase dalla bocca del medico durante un prelievo del sangue. Secondo uno studio inglese pubblicato sugli Annals of Clinical Biochemistry, infatti, questa pratica altererebbe gli esiti degli esami. I ricercatori inglesi hanno vagliato oltre 200 mila analisi del sangue eseguite tra il 2002 e il 2005, e hanno osservato che nei pazienti a cui si chiedeva di stringere e rilasciare il pugno per facilitare il prelievo, si registravano valori di potassio più elevati. Un problema non di poco conto, se si pensa che il medico, ignaro del modo in cui è stato effettuato l'esame, può ricondurre questo valore 'alterato a problemi di cuore o fegato.


LE ALTERNATIVE - Come fare allora con le vene «difficili»? Un suggerimento, come riportato dalla Bbc, arriva dal presidente dei flebotomisti inglesi, Jackie Hough, che ricorda: «Il modo migliore consiste non nel far stringere forte il pugno al paziente, ma nel farlo chiudere gentilmente mentre si infila l'ago e nel farlo rilasciare prima di aspirare il sangue. Anche il laccio emostatico - conclude - non dovrebbe rimanere stretto al braccio per più di 60 secondi o durante lo stesso prelievo».


27 luglio 2008

Da: www.corriere.it/salute/08_luglio_27/pugno_prellievo_9622d130-5be7-11dd-b836-00144f02aa...





[Modificato da .tani. 27/07/2008 17:31]