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Lo sposo addormentato

Mente&Cervello, Dicembre 2008, n. 48

È possibile che uno sposo si addormenti davanti all'altare proprio nel momento in cui il sacerdote recita la formula di rito? Sì, se nel suo cervello i neuroni che provocano le contrazioni dei muscoli mancano all'improvviso di una molecola chiamata orexina: ovvero il carburante fondamentale per rimanere svegli. Di Patrick Verstichel Era un matrimonio stupendo. Erano stati messi i piatti piccoli nei piatti grandi e gli invitati erano arrivati al completo. Daniele, che con il suo vestito sembrava un figurino, stava ai piedi dell'altare e aspettava la fidanzata, che avanzava già nella navata centrale al braccio di suo padre.
Le fedi erano state estratte dal loro astuccio e il sacerdote stava finendo di recitare le formule sacre. Non restava altro da fare che rispondere. «Vuoi tu, Daniele, prendere in sposa la qui presente Maria...». Daniele riflette. Per un istante di troppo.
All'improvviso, crolla. L'assemblea mormora. I suoi amici si precipitano. Si riprende. Presto, bisogna continuare la cerimonia. La sposa, sconvolta, non sa che dire. Si riprende il rito a tamburo battente, e l'unione viene finalmente celebrata.
Qualche ora più tardi, in serata, la festa sarà al suo culmine, l'orchestra suonerà musiche travolgenti e l'incidente sarà soltanto un brutto ricordo.
Ma è proprio in quel momento che, nel mezzo della festa, alcuni bambini gridano e si mettono in cerchio in un angolo della sala. Qualcuno si avvicina e scopre il corpo privo di sensi di Daniele, accasciato su una sedia. Un amico gli prende la mano, gli solleva delicatamente la testa: «Chi l'avrebbe detto? Daniele sta dormendo!».

da: lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Lo_sposo_addormentato...
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