Pesi più di 100 chili? Allora preparati a mettere mano al portafoglio, perché il viaggio in aereo ti costerà di più. E la maggiorazione sarà proporzionale al peso “in eccesso” e al girovita: se la circonferenza della pancia supera i 114 centimetri per gli uomini e 102 per le donne scatta implacabile l’extra.
Nulla a che vedere con i balzelli di Stato a cui ci aveva abituato il governo Prodi. A introdurre la tassa sul grasso è Ryanair, la compagnia aerea low cost di Michael O’Leary. L’irlandese volante, uno degli uomini più ricchi del suo Paese con un patrimonio stimato di 630 milioni di euro, ci ha abituato alle stranezze e agli annunci provocatori. Questa volta però la decisione di O’Leary non si segnala soltanto per l’eccentricità: rischia di rappresentare un pericoloso precedente.
Se lo stesso principio - siamo chiaramente nell’ambito della provocazione - passasse per esempio nei tariffari delle assicurazioni sanitarie, ai grassi si prospetterebbe una ben grama esistenza. E chissà che a qualche ministro delle Finanze in cerca di nuove risorse per far tornare i conti pubblici non venga in mente di istituire una specie di redditometro della pinguedine. Ogni dieci chili in più oltre un certo limite (immaginiamo il via vai in parlamento per decidere dove porre l’asticella) scatterebbe un’imposta progressiva. Al principiò costituzionale più sei ricco più paghi, se ne affiancherebbe un altro: più sei grasso più soldi versi alle casse pubbliche.
In attesa di capire se questo scenario funesto si possa davvero realizzare, i grassi si preparino a mettere mano al portafoglio qualora decidano di viaggiare con Ryanair. A quanto ammonti l’extra per ora non è dato sapere. Di sicuro c’è che il sovrapprezzo scatterà.
Per rendere più digeribile la decisione e darle una parvenza di “democraticità” (mai le virgolette sono state più opportune), il vettore a basso costo ha promosso attraverso il sito Internet (www.ryanair.com) un sondaggio fra i passeggeri. «Oltre 100mila hanno votato», si legge in una nota diffusa ieri, «per decidere quale idea di riduzione dei costi dovesse vincere un premio di mille euro in contanti». I risultati del sondaggio vedono al primo posto la sovrattassa sui grassi, per la quale si sarebbe espresso il 29% dei passeggeri, seguita a breve distanza (25%) da una sorta di gabella-gabinetto, inteso come cesso, toilette: un euro per uno strappo di carta igienica con stampata sopra l’effige di O’Leary. Chissà, viene da chiedersi, cosa potrebbe costare a questo punto compiere la stessa operazione - a pagamento s’intende - su un aeromobile dell’Alitalia e con un rotolo “griffato” Colaninno...
Ma non è finita qui, come informa il portavoce della compagnia, Stephen McNamara: «Stiamo chiedendo ai passeggeri di suggerire come calcolare la tassa sul grasso». Nell’ipotesi peggiore, se la circonferenza del passeggero toccasse entrambi i braccioli della poltrona, potrebbe essergli addebitato un secondo posto a sedere». I ricavi così ottenuti, aggiunge McNamara, «saranno utilizzati per abbassare le tariffe aeree di tutti i passeggeri Ryanair».
http://www.libero-news.it/articles/view/538923