Titolo: Shogun
Autore: James Clavell
Editore: Bompiani
Inizio del 1600. La nave olandese Erasmus, fortunosamente sfuggita ai galeoni spagnoli, fa naufragio in Giappone. Il pilota inglese John Blackthorne, rimasto al comando dopo la morte del capitano olandese, pensava di raggiungere il paese delle favole, ma piomba invece in incubo. La sua nave è stata confiscata, si trova in paese totalmente alieno, abitato da efferrati selvaggi che parlano una lingua incomprensibile.
Gli unici interpreti sono gesuiti, che gli sono ostili in quanto nemico ed eretico ("Gli olandesi, Nobile Yabu? Oh, si tratta di una nazione di pirati in rivolta contro il loro legittimo sovrano...")
Le regole dell'etichetta giapponese sfuggono al pilota eppure...un passo falso può significare la morte per sé e i suoi compagni.
I samurai, dal canto loro , si ritrovano a che fare con uno barbaro con tratti solo vagamente umani, dai capelli e gli occhi di un colore impossibile, un incivile totalmente incapace di stare al suo posto e che per di più...puzza in maniera insopportabile!
(Indimenticabile la scena in cui costringono Blackthorne con la forza a fare il bagno...).
Tra alterne vicende, Blackthorne, che assume il nome di Anjin-san (Signor Pilota), passa sotto la protezione del potentissimo Toranaga, signore del Kanto, che vuole dotarsi di una flotta moderna per la sua prossima guerra contro il signore di Osaka. A Mariko-san, la moglie cattolica di un generale di Toranaga, è affidato il compito di insegnargli il giapponese...
Shogun è un romanzo che si legge di un fiato, soprattutto per il continuo saliscendi delle fortune dei tre protagonisti (Blackthorne, Toranaga e Mariko), che passano attraverso prigionia, lessatura di compagni ancora vivi, tentativi di avvelenamento, attentati, fughe rocambolesche, terremoti, concorsi di poesia, incendi dolosi, seppuku, vicini che protestano per il tanfo di un fagiano arrosto
, mariti cornuti dalla katana facile e via dicendo.
I due temi principali, l'incontro tra due culture (e la "giapponesisazione" di Blackthorne) e la spietata guerra civile giapponese, si fondono abilmente perchè Clavell riesce ad evitare, almeno in una certa misura, gli stereotipi del bianco (un ufficiale di Sua Maestà!) in mezzo ai selvaggi. Ciò è tanto più interessante se consideriamo che Clavell fu effettivamente prigioniero di guerra dei giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Mi piace come il punto di vista cambi continuamente, in modo che sentiamo le ragioni, ad esempio, anche dei feudatari nemici di Toranaga o dei gesuiti.
Shogun si basa, naturalmente romanzandole, sulle figure storiche del pilota William Adams, dello shogun Ieyasu Tokugawa e della nobildonna Hosukawa Gracia. Da esso è stato tratto uno sceneggiato (e poi un film) nei primi anni '80, con attori stellari del calibro di Richard Chamberlain (Blackthorne) e Toshiro Mifune (Toranaga).
[Modificato da Murphy - RA 29/01/2010 16:01]
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-Ho sentito parlare di Phum: si trova nell'Oriente Inesplorato,
oltre il Deserto del Pianto,
oltre il Deserto dei Sospiri, addirittura
oltre Elwher.[...]
-Esatto. Tuttavia contesto che l'oriente sia
inesplorato: lo è soltanto per i selvaggi dell'Occidente