L'Aquila e le tasse, Cialente: è un omicidio sulla città
Il sindaco protesta contro la manovra correttiva che prevede la restituzione dei tributi non versati dagli aquilani nel periodo di sospensione. Il primo cittadino minaccia di lasciare l'incarico di vice-commissario per la ricostruzione.
"La cosa più drammatica in questo momento è dover ripagare le tasse in questo modo. Non ce la facciamo. Tragedie meno gravi delle nostre hanno avuto un trattamento diverso". E ancora: "E' un omicidio sulla nostra città".
E' questa la forte denuncia che Massimo Cialente, sindaco de L'Aquila, lancia dai microfoni di Tg24.
Il primo cittadino della città colpita dal terremoto il 6 aprile dell'anno scorso fa riferimento all'articolo 39 della manovra correttiva che, non contenendo indicazioni sulla restituzione dei tributi non versati nel periodo di sospensione, stabilisce che dal 1 luglio tutti i residenti dell'area del cratere torneranno a restituire il 2009 in sessantesimi e dovranno restituire i primi 6 mesi non versati entro a la fine del 2010.
"Tutto quello che è stato fatto sino ad oggi verrà vanificato - continua Cialente - perché molti cittadini, a questo punto, saranno costretti a trovare un modo per sopravvivere altrove".
L'indignazione è alta. E il sindaco, che ricopre anche il ruolo di vice-commissario per la ricostruzione, minaccia di voler lasciare l'incarico governativo.
www.disabileforum.com